Nuova vita per la serra abbandonata del Giardino Inglese: via al progetto “La casa delle ninfee”
Via libera al restauro della serra ottocentesca del Giardino Inglese a Palermo, abbandonata all’incuria da anni, e presa in carico per la riqualifica dall’associazione Vivi Sano Onlus.
Dopo anni di incuria e abbandono, la fatiscente serra del Giardino Inglese avrà finalmente una nuova vita grazie al progetto “La casa delle ninfee”.
L’idea nasce dall’associazione di promozione sociale “Vivi Sano Onlus” guidata da Daniele Giliberti, che da diversi anni si occupa della riqualificazione e gestione dei beni comuni della città di Palermo, e con questa proposta da’ luce al suo terzo intervento sul territorio, dopo il Parco della Salute e il Parco dei Suoni.
L’associazione infatti, si muove da anni su diversi piani legati alla ripresa non solo culturale, ma anche urbana e sociale della città, ponendo una particolare attenzione all’importanza di una vita sana, dell’inclusività delle persone diversamente abili e di un approccio ecosostenibile all’ambiente.
Il progetto
La casa delle ninfee è un progetto di utilità sociale, pensata dai cittadini per i cittadini, in cui un bene comune viene riportato al suo splendore storico e reso fruibile a tutti.
Nello scenario del Giardino Inglese, progettato da Basile e dedicato nel 2020 alla memoria di Piersanti Mattarella, l’associazione Vivi Sano si occuperà del restauro della serra storica abbandonata da anni.
Nel percorso di riqualifica non sarà solo: il progetto vanta, infatti, una fitta rete di partner volontari, quali Vivi Sano Ets, Orto Botanico di Palermo, Provenzano Architetti Associati, Comune di Palermo, Fondazione Sicilia, Ance Palermo, Planeta Winery, Rotary Club Palermo, Rotary Club Palermo est, Rotary Club Palermo Agorà, Fortezzza, Tecnotel Energy srl, Vivaio Iris, Beca Box, Yellow, School Palermo, Retake Palermo, Tu Sei La Città, Associazione INCONTROSENSO, Glifo Edizioni, Comitato XIII vittime, VediPalermo e Maltese Srl, oltre a un’intensa collaborazione con 11 scuole diverse.
Il progetto, nello specifico, vede la realizzazione di una “serra fredda”, quindi non riscaldata artificialmente, che sfrutterà il calore del sole per ricreare la temperatura ideale per le piante, e verrà gestita da giovani con disabilità che se ne prenderanno cura. Grazie al contributo dell’Orto Botanico dell’Università degli Studi di Palermo e allo Studio Provenzano Architetti Associati, la vecchia serra diventerà una piccola oasi piena di verde, inclusività e bellezza storica, ma anche sede di numerose attività ludiche e didattiche.
La rinascita della serra e la burocrazia siciliana
Il progetto (inizialmente “casa delle orchidee” ) è stato presentato nel febbraio 2020, ma a causa della pandemia ha visto un periodo di pausa in attesa della concessione del bene architettonico da parte del Comune di Palermo.
Nel 2021, infatti, nonostante avesse già ottenuto il nullaosta da parte della Sovrintendenza dei Beni Culturali e fossero già partiti i corsi di formazione per i ragazzi diversamente abili coinvolti nel progetto, il progetto subì un’ulteriore ritardo a causa di un “rimbalzo burocratico” in quanto necessario, da parte degli uffici del patrimonio, avviare una verifica di interesse culturale sul Giardino Inglese.
Nell’attesa di una risposta da parte dell’amministrazione, il progetto ha continuato ad evolversi e migliorarsi, tanto che nel novembre 2021, dopo un confronto con l’Orto Botanico, il progetto cambia nome in “La casa delle ninfee”, così da rispettare sia il carattere storico/artistico della serra, ma anche e soprattutto quello legato alla sostenibilità ambientale (risparmio energetico, contenimento e abbassamento emissioni Co2).
Il 23 maggio 2022, in occasione dei 30 anni dalla strage di Capaci, arriva finalmente il via libera comunale e la concessione del bene, e nel mese di settembre anche l’autorizzazione per l’intervento di riqualifica e restauro sulla serra del Giardino Inglese.
Intanto il comitato “Illuminiamo il Giardino Inglese Mattarella” ha inserito il progetto nella campagna dei Luoghi del Cuore del FAI, raccogliendo già allora un numero considerevole di firme e confermando l’acceso interesse pubblico. Ancora oggi è tra le proposte del concorso, ed è possibile esprimere la propria preferenza a questo link entro dicembre 2022.
Come sostenere il progetto
La casa delle ninfee si sostiene autonomamente con donazioni. Attualmente è in atto una campagna di crowdfunding su GoFundMe per cofinanziare il restauro e le borse lavoro per i giovani. È inoltre possibile acquistare dei prodotti nello store del sito www.casadelleninfee.it o chiedere maggiori informazioni all’indirizzo [email protected].