Gregorio Paltrinieri, un futuro in “stile libero”
In occasione del suo ventisettesimo compleanno, proponiamo un ritratto di Gregorio Paltrinieri, medaglia d’argento negli 800 stile libero e di bronzo nella 10 km di nuoto in acque libere ai recenti Giochi olimpici di Tokyo 2020.
Gregorio Paltrinieri, classe ’94, è l’unico figlio di Lorena e Luca, gestore di una piscina presso Novellara, in provincia di Reggio Emilia. Probabilmente per tale motivo la relazione di Gregorio con l’acqua inizia nei primissimi mesi di vita. Il talento come nuotatore emerge subito e le prime competizioni agonistiche non si fanno attendere: a sei anni, infatti, specializzato già nello stile rana, arriva il suo debutto.
A soli dodici anni, avendo raggiunto anche una statura non indifferente in relazione all’età ma mantenendo un fisico troppo esile per la velocità, inizia a dedicarsi alle lunghe distanze in stile libero. A sedici anni Gregorio è già alto 1 metro e 90 e nel 2011 è quindi idoneo a prendere parte ai campionati europei giovanili di Belgrado, in Serbia, «dove ottiene il bronzo negli 800 stile libero con il tempo di 8’01”31 e l’oro nei 1500 stile libero con una prestazione cronometrica di 15’12”16; qualificatosi per i mondiali di Shanghai, non riesce a superare le batterie», come riportato nella sua stessa biografia.
Nel 2012, in occasione dei campionati europei in vasca corta di Chartres (Francia), si aggiudica la vittoria nei 1500 metri, col tempo di 14’27”78. Il 25 maggio dello stesso anno Paltrinieri porta a casa un’altra medaglia d’oro ai campionati europei di Debrecen (Ungheria), percorrendo i 1500 in stile libero in 14’48”94, regolando gli atleti ungheresi Gergo Kis e Gergely Gyurta. Ai medesimi campionati disputa pure la gara degli 800, dove ottiene la medaglia d’argento. Tutto questo avviene a soli due mesi dal conseguimento del titolo di campione italiano sempre negli 800.
Ai Giochi Olimpici di Londra, Gregorio realizza la sua seconda migliore prestazione in assoluto negli 800 stile libero, vincendo la propria batteria col tempo di 14’50”11. Nonostante questo sia il quarto tempo di qualificazione per la finale, non ottiene la medaglia sperata, giungendo solamente quinto.
Il 2012 riserva ancora una medaglia d’argento al nuotatore, durante i Campionati mondiali in vasca corta a Istanbul. Giunto secondo nella gara dei 1500 metri stile libero, Paltrinieri vince a tavolino dopo la squalifica per doping del danese Mads Glaesner. Nel febbraio 2013 però il Tribunale Arbitrale dello Sport di Losanna revoca la squalifica del nuotatore danese, riassegnandogli di fatto la medaglia d’oro, con conseguente retrocessione di Gregorio al secondo posto.
Nel corso del 2013 il medagliere di Paltrinieri continua ad arricchirsi con la medaglia di bronzo nei 1500 metri stile libero ai Campionati mondiali in vasca lunga a Barcellona, con il tempo di 14’45”37 (la sua prestazione migliore e record italiano sulla distanza).
L’anno seguente si aggiudica il nuovo record italiano sulla distanza, percorrendo i 1500 metri stile libero in 14’44”50, quindi stabilisce il nuovo record europeo in 14’39”93, migliorando quello precedente che apparteneva al russo Jurij Prilukov e posizionandosi tra i cinque nuotatori con un tempo inferiore ai 14’40”. Il 2014 si conclude col titolo di campione del mondo a Doha (Qatar), sempre nei 1500 stile libero, in vasca corta, percorsi in 14’16”10.
Nel 2015 prende parte ai Campionati europei di nuoto in vasca corta di Netanya (Israele) e si aggiudica l’oro, stabilendo anche il nuovo record mondiale nei 1500 stile libero con il tempo di 14’08”06.
Nel 2016 l’appuntamento principale è quello dei Giochi olimpici di Rio de Janeiro. Paltrinieri affronta da favorito la gara dei 1500 metri stile libero e non delude le aspettative, trionfando col tempo di 14’34″57. Ai Mondiali di Budapest 2017 arrivano altre due medaglie: quella di bronzo negli 800 e quella d’oro nei 1500, dove si conferma campione di specialità.
In occasione dei Campionati mondiali del 2019, svolti in Corea del Sud, Paltrinieri vince la medaglia d’oro negli 800 stile libero (stabilendo il nuovo record europeo) e quella d’argento nella staffetta mista. Inoltre, grazie alla sesta posizione nella gara di 10 km in acque libere, ottiene il pass per le Olimpiadi di Tokyo 2020.

Lo slittamento di un anno dei Giochi olimpici di Tokyo 2020, a causa della pandemia, ha condizionato la preparazione di Paltrinieri. A rendere più ardua, anche dal punto di vista psicologico, la sua partecipazione all’evento è stato l’aver contratto la mononucleosi qualche mese prima l’inizio delle competizioni, con la conseguente sospensione (doverosa) degli allenamenti. Il nuotatore è riuscito comunque a stupire tutti, appassionati e non, aggiudicandosi la medaglia d’argento negli 800 stile libero e la medaglia di bronzo nella 10 km in acque libere.
Come riportato da Vanity Fair: «sono le medaglie della motivazione. La prima vinta con il cuore, lo ha detto lui stesso. La seconda è quella dell’esempio e della sofferenza». Un messaggio sicuramente di speranza, quello di Gregorio, che incoraggia a non abbattersi davanti ai numerosi imprevisti che la vita può riservarci, che ci suggerisce di non mollare mai e di lottare nonostante la sofferenza.
Attualmente Gregorio ha una relazione con la spadista siciliana Rossella Fiamingo, con la quale ha trascorso le vacanze al mare in Sicilia; entrambi i fuoriclasse risultano essere tra gli atleti più amati nel panorama nazionale. È doveroso ricordare che i traguardi più importanti ma anche i periodi maggiormente critici della sua carriera, compreso quello attraversato prima dei Giochi Olimpici di Tokyo 2020, Gregorio li ha affrontati insieme a Letizia Ruoli, specializzanda in Radiodiagnostica presso La Sapienza di Roma. Ancora una volta, è possibile affermare che dietro a un grande uomo ci sia stata una grande donna.
Come dichiarato dallo stesso campione: «Le gare non si affrontano con la testa ma con il cuore, è l’unico modo per uscire soddisfatto». Tra le odierne consapevolezze di Paltrinieri, c’è sicuramente anche quella di essere «caduto troppe volte nella mia vita nell’errore di voler programmare tutto». Non possiamo quindi che augurare al fuoriclasse modenese un futuro in “stile libero”, anch’esso degno di record.