Tania Cagnotto, una vita da medaglia d’oro

 

Tania Cagnotto, la tuffatrice europea con il maggior numero di podi, ha deciso di concludere la propria carriera.


Nata a Bolzano il 15 maggio 1985, Tania Cagnotto è alta 160 cm e pesa 54 kg. Figlia d’arte, dato che entrambi i genitori hanno un passato nel mondo dei tuffi: il padre, Giorgio Cagnotto, conquistò due volte la medaglia d’argento alle olimpiadi (Monaco ’72 e Mosca’ 80); la madre, Carmen Casteiner, è stata per otto volte campionessa dalla piattaforma.

Il talento di Tania per i tuffi inizia a emergere già alla tenera età di sette anni, fin dalle primissime gare disputate. Il debutto avviene nel 2000, agli europei di Helsinki, dove si aggiudica il settimo posto dal trampolino 3m. Sempre nel 2000, appena quindicenne si posiziona diciottesima durante le Olimpiadi di Sydney, non riuscendo ad accedere alla finale a causa di un unico tuffo.

Nel 2002, in occasione degli europei di Berlino, conquista la prima medaglia da senior e quella di bronzo in coppia con Maria Marconi. L’anno successivo ottiene l’oro durante la Coppa Europa tenutasi a Stoccolma. Nel 2004 si qualifica alle Olimpiadi per aver occupato l’undicesima posizione nella piattaforma e la tredicesima nel trampolino; nello stesso anno consegue il diploma presso il Liceo della Comunicazione “G.Toniolo” in ambito sportivo.

Nel 2005, presso Montreal, passa alla storia come l’unica donna italiana ad essersi aggiudicata il bronzo dal trampolino 3m. Nel 2006 conquista il quarto posto durante gli europei di Budapest in occasione della disputa dei 3 m, mentre nel 2007 ottiene nuovamente il bronzo nel trampolino dei 3 m.

Nel 2008 ad Eindhoven riguadagna l’oro nella piattaforma e in occasione delle Olimpiadi di Pechino si aggiudica il quinto posto nel trampolino 3 m, un altro traguardo mai raggiunto prima da atlete italiane.

Al fine di perfezionare i risultati nel trampolino, sceglie di lasciare la piattaforma e di fare coppia con Francesca Dallapé per i tuffi sincronizzati dal trampolino di 3m. Nel 2009, in occasione degli europei di tuffi disputati per la prima volta a Torino, la fuoriclasse si aggiudica tre medaglie d’oro dal trampolino 1m, 3m e 3m sincronizzato. Questa “tripletta” d’oro verrà ottenuta successivamente anche a Rostock nel 2015 e a Londra nel 2016, risultato quest’ultimo che le darà l’accesso alle olimpiadi di Rio de Janeiro.

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Nel 2017, dopo aver partecipato ai campionati assoluti a Torino, in un’intervista rilasciata a Fabio Fazio durante il programma “Che fuori che tempo che fa”, ribadisce l’intenzione, già dichiarata dopo le Olimpiadi 2016, di ritirarsi. Allora trentaduenne, la Cagnotto riteneva di non sentirsi più idonea a proseguire la carriera agonistica e di voler continuare in ambito sportivo, ma allenando come aveva fatto con lei il padre.

In realtà, prima del lockdown si stava preparando alle olimpiadi di Tokyo ma il rinvio dei Giochi al 2021 è stato decisivo per le sue scelte: «Il rinvio delle Olimpiadi era inevitabile, ma per me è stata una batosta; ho sentito la luce spegnersi. Difficile, a quel punto, ritrovare la voglia di fare sacrifici per un altro anno e senza garanzie: si faranno i Giochi in Giappone? Così sono partiti certi pensieri: se aspetto, poi a 36 anni il secondo figlio arriverà? La pausa del lockdown mi ha fatto riflettere su valori e priorità».

La Cagnotto è passata quindi dalla possibilità di fare da portabandiera dell’Italia a Tokyo 2020 alla decisione di concludere la propria carriera. La notizia della sua seconda gravidanza ha infatti posto la fuoriclasse dei tuffi al cospetto di un cambiamento radicale di vita: «Un bel messaggio da passare. Tra carriera e famiglia, scelgo la vita. Il futuro vince sempre su qualsiasi paura».

Nella speranza che possa essere anche di sostegno a tante altre donne, facciamo a Tania Cagnotto un grande in bocca al lupo per un nuovo e splendido futuro.