Wimbledon, vincono Novak Djokovic e Ashleigh Barty

Si è concluso ieri pomeriggio il prestigioso torneo di Wimbledon che ha visto trionfare Novak Djokovic nel circuito maschile e Ashleigh Barty in quello femminile.


Alla fine Novak Djokovic è riuscito nell’impresa e ha vinto per la sesta volta il torneo di Wimbledon, il più antico torneo di tennis al mondo. Il numero 1 ATP ha sconfitto in quattro set Matteo Berrettini, primo tennista italiano nella storia a raggiungere la finale del torneo. Djokovic si è imposto in quattro set (6-7, 6-4, 6-4, 6-3) e ha vinto così il ventesimo torneo del Grande Slam della sua carriera, eguagliando Roger Federer e Rafael Nadal. Per il campione  è anche record di vittorie di grandi Slam nel corso dello stesso anno, ben tre; l’ultimo a centrare questo traguardo era stato Rod Laver nel 1969.

Nella finale di ieri, Matteo Berrettini ha provato a ostacolarlo, uscendo vittorioso al primo set, ma l’esperienza, la tecnica e la costanza di Djokovic non hanno dato chance al tennista romano. Il prossimo appuntamento – prima del meritato riposo per entrambi – sarà alle Olimpiadi di Tokyo. Curiosità: la quarantatreenne croata Maria Cicak è stata la prima donna ad arbitrare la finale maschile nella storia del torneo di Wimbledon.

Matteo Berrettini da record

Matteo Berrettini, a Wimbledon, ha frantumato i record del tennis italiano. Battendo Hurkacz in semifinale e qualificandosi per la finale del torneo, ha raggiunto infatti un risultato straordinario e storico, perché mai un tennista italiano era riuscito a disputare una finale nel torneo più antico e più prestigioso al mondo. Berrettini è inoltre il primo italiano a giocare una finale Slam dal 1976. Semifinale abbastanza tosta per il romano, che ha sconfitto in quattro set il polacco Hurkacz, che a sua volta era arrivato fin lì facendo fuori giocatori del calibro di Medvedev (numero 2 al mondo), Federer e, all’inizio del torneo, il nostro Musetti.

Berrettini, numero 9 ATP, nel giro di pochi giorni ha fatto crollare una serie di tabù italiani: dal 1998 nessun italiano era arrivato ai quarti di finale a Wimbledon, dal 1960 nessuno aveva raggiunto una semifinale a Wimbledon (ci era riuscito solo il mitico Nicola Pietrangeli) e soprattutto era dal 1976 che l’Italia non portava un giocatore in finale in un torneo dello Slam, l’ultimo era stato un altro grande del nostro tennis, Adriano Panatta.

Lo stesso Berrettini, a fine partita, era quasi incredulo del risultato raggiunto: «Non avrei mai sognato qualcosa del genere. E’ un sogno troppo grande, invece ci sono. Io cerco sempre di essere al meglio dal punto di vista mentale, tattico e tecnico. Al terzo set ero convinto di vincere e invece ho perso, così mi sono detto che dovevo reagire. Ricordo quando entrai qui per la prima volta due anni fa contro Federer, una partita che ho perso, ma che mi ha aiutato tanto a crescere e ad essere qui oggi».

Da Federer agli altri tennisti italiani

Quando si parla del torneo di Wimbledon, il primo tennista a cui si pensa non può che essere “The King”, Roger Federer, che può vantare ventidue partecipazioni complessive, otto delle quali culminate con un trionfo. Quella di Federer a Wimbledon è stata una vera e propria epopea, chiusa in maniera forse definitiva quest’anno, con la sconfitta per 3 set a 0 nei quarti di finale contro Hurkacz (proprio il polacco che ha perso contro Berrettini). Questo torneo ha rappresentato la conclusione di un percorso lunghissimo per Roger Federer, un percorso cominciato con il primo intervento chirurgico al ginocchio a febbraio dello scorso anno, che ha costretto lo svizzero a rinunciare a tanti grandi Slam della stagione.

Nonostante tutto, Federer è riuscito a centrare i quarti di finale e per il campione svizzero è stato un grande passo in avanti, vista l’incertezza sia sulla sua partecipazione alle imminenti Olimpiadi di Tokyo sia ai prossimi grandi Slam: «Il mio obiettivo era tornare per Wimbledon 2020, e sono riuscito a malapena a tornare per Wimbledon 2021. Si tratta di un percorso lungo e difficile che bisogna affrontare a tappe. Prima si cerca di camminare senza stampelle, poi di correre, poi di tornare in campo. Ci sono alti e bassi, rallentamenti. Ma sono arrivato fino qui. Non so davvero se questo è stato l’ultimo. Sono felice di averlo giocato, era il mio obiettivo. Tokyo? A breve l’annuncio».

Le sorprese a Londra non sono comunque mancate: il greco Tsitsipas, numero 4 del ranking, è uscito al primo turno contro l’americano Tiafoe (uscito poi al turno successivo). Analogo discorso per i “nostri ragazzi” Jannik Sinner e Lorenzo Musetti, usciti al primo turno rispettivamente contro l’ungherese Fucsovics e contro il polacco Hurkacz. Decisamente meglio è andata all’altro tennista azzurro, Lorenzo Sonego, uscito agli ottavi proprio contro Federer (3-0). Non ha invece preso parte al torneo, Rafa Nadal, out per problemi fisici.

Torneo Femminile

La numero uno del ranking Wta femminile, Ashleigh Barty si è imposta (6-3, 6-7, 6-3) sulla ceca Karolina Pliskova, conquistando il secondo Slam della sua carriera. La tennista australiana si è aggiudicata già dodici titoli WTA, tra cui le WTA Finals 2019 e due prove del Grande Slam: il Roland Garros 2019 e appunto Wimbledon 2021, riportando degli Slam in Australia dopo piú di 40 anni. La finale, disputata sabato pomeriggio, è stata la prima dal 1977 con due giocatrici debuttanti: l’ultima era stata quella vinta da Virginia Wade su Betty Stove, con la Regina Elisabetta II nel Royal Box.