Soldati di ieri, soldati di oggi

Di Francesco Polizzotto e Marco Tronci Il termine soldato deriva da una parola del francese antico, essa stessa una derivazione di Solidarius, latino per indicare qualcuno che ha operato per denaro. Solidare in latino significa appunto “pagare” e i soldati romani erano pagati in “solidi”. L’origine comune per le parole soldato e pagamento rimane non solo in francese (soldat e solde) ma anche in altre lingue, come il tedesco (soldat e sold), lo spagnolo (soldado e soldada), l’olandese (soldaat e soldij) e l’inglese (soldier e sold) nel senso più ampio di “venduto”.

Il servizio militare (o coscrizione militare, servizio di leva, leva militare, leva obbligatoria) indica il servizio, obbligatorio o volontario, che un cittadino di uno Stato svolge, in modo coattivo o meno, per un periodo di tempo prestabilito, presso le forze armate del Paese nel quale risiede, tramite l’istituto della coscrizione. L’obbligatorietà del servizio in molti Stati generalmente ricade solo sui cittadini di sesso maschile (con alcune eccezioni, come ad esempio Israele e Corea del Nord, dove tale obbligo è stabilito anche per le donne).

Niccolò Machiavelli in una delle sue opere più famose, Il Principe (1513), sottolineava l’importanza per ogni Stato di costituire delle milizie proprie, cioè formate da cittadini che combattono per la propria patria. Da qui la critica a quelle città, come Firenze, che ricorrevano sempre più spesso all’impiego di truppe mercenarie, spinte dal denaro e poco motivate. L’inadeguatezza di questi eserciti fu la causa principale della sottomissione del nostro paese ai popoli stranieri.

Con l’avvento dell’età moderna, parallelamente alla nascita degli Stati nazionali, gradualmente si cominciò ad introdurre il servizio militare obbligatorio di massa. Il primo caso fu quello della Francia durante la guerra dei cent’anni. Successivamente esempi famosi di eserciti composti da coscritti furono quelli del Regno di Prussia all’inizio del XVIII secolo e della Prima Repubblica francese, sorta a seguito della Rivoluzione.

Questo modello fu riconfermato anche nel Primo Impero francese e fu alla base del reclutamento in tutta Europa della Grande Armée napoleonica; tale soluzione, che aveva il vantaggio di poter disporre di un numero molto alto di soldati, venne esportata da Napoleone ed in seguito utilizzata da tutti gli altri Stati europei. Nell’età contemporanea si è progressivamente affermata la tendenza a privilegiare il servizio volontario, di tipo professionale, rispetto a quello obbligatorio, spesso noto come servizio di leva.

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Il servizio militare in Italia

Grazie all’influenza dell’impero francese la coscrizione obbligatoria, o semplicemente servizio militare di leva, fu introdotta prima nella Repubblica italiana napoleonica (1802-1805), poi mantenuta nel successivo Regno d’Italia napoleonico (1805-1814) e adottata anche dal Regno di Sardegna. Con l’unificazione del 1861, l’arruolamento obbligatorio di massa fu esteso in tutto il paese, causando un malcontento generale, principalmente nel meridione, che portò a casi di brigantaggio postunitario.

Durante il periodo delle due guerre mondiali cominciarono a verificarsi i primi casi di obiezione di coscienza, vale a dire il rifiuto di imbracciare un fucile per motivi etici, morali e religiosi. L’obiezione di coscienza, in assenza di legislazione (si dovrà aspettare il 1972), era giudicata come atto di diserzione. Per questo crimine era prevista la prigionia e in certi casi la fucilazione.

In questi anni si diffuse il termine “naja”, dal significato ancora non ben chiaro. Questo termine ha accompagnato per oltre 140 anni l’esperienza della leva in Italia fino alla sua sospensione, avvenuta nel 2005 per mezzo della Legge Martino (legge 23 agosto 2004, n. 226). L’ultima classe chiamata alle armi è stata quella dei nati entro il 1985 e con la legge 20 ottobre 1999 n. 380 l’arruolamento, divenuto su base volontaria, è stato esteso anche alle donne.

La situazione odierna – A fronte dei notevoli progressi della scienza e della tecnica, ed in generale dello sviluppo della tecnologia e il superamento del concetto dello scontro frontale tra masse di soldati, molti Stati oggi hanno abolito il servizio militare anche a causa di pesanti prese di posizione da parte dell’opinione pubblica, come nel caso degli Stati Uniti d’America, dove la coscrizione è stata sospesa subito dopo la conclusione della guerra in Vietnam.

Infatti la tendenza, soprattutto in molti Stati appartenenti all’Unione europea è stata quella del passaggio da un servizio obbligatorio ad uno su base volontaria, anche se permangono episodi di coscrizione legati ad esigenze di tipo tattico (politica di neutralità armata, posizione strategica e/o vicinanze ad aree calde del mondo) od organizzative. Generalmente l’obbligo di leva permane nei Paesi a regime dittatoriale (Corea del Nord, Cuba), ed in Paesi quasi perennemente in stato di crisi (Israele).

Il servizio militare nel mondo

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In Francia esso è stato abolito durante la presidenza di Jacques Chirac con la legge 97-1019 del 28 ottobre 1997, avente efficacia dal 1998.

Una particolarità costituita dalle forze militari francesi è la Legione Straniera. Questa è sempre stata un corpo militare a sé stante l’interno dell’esercito Francese, sebbene soldati provenienti da diverse nazioni abbiano fatto parte dell’esercito transalpino,  solo la Legione Straniera è sempre stata un corpo formato esclusivamente da soldati non Francesi. 

Le sue origini risalgono al 9 marzo 1831, quando il Re Luigi Filippo d’Orleans, ultimo sovrano Francese, riunì in un unico corpo tutti i militari “stranieri” facenti parte del suo esercito. Per facilitare l’ingaggio in questo corpo, bastava recarsi al reclutamento fornendo nome e cognome, questo per molti rappresentava una nuova opportunità di rifarsi una vita. 

Il fascino della Legione Straniera, grazie anche alla vicinanza del nostro paese con la Francia, ha determinato la presenza di un grande numero di Italiani in questo corpo militare. Tra i nomi noti che hanno militato nella Legione straniera, ci sono stati: Ricciotti Peppino nipote di Garibaldi, Giuseppe Bottai, ministro dell’istruzione durante il fascismo, e lo scrittore Curzio Malaparte. Rispetto al passato non sono più ammesse persone che si sono macchiate di reati gravi. 

Anche i francesi possono farne parte, purché dichiarino una nazionalità diversa. L’età anagrafica è compresa tra i 17 anni e i 40, ma bisogna superare l’ammissione, consistente in prove fisiche e psicologiche.  Il centro preposto all’arruolamento  si trova ad Aubagne, non distante da Marsiglia.  Se la prova è superata, si è inviati a Castelnaudary, sempre in Francia, per l’addestramento. Dopo quattro settimane  di tirocinio, finalmente l’aspirante Legionario riceve il Kepi nel corso di una cerimonia notturna.

L’addestramento prosegue per altri tre mesi, prima di cominciare la fase operativa. In seguito i Legionari possono essere dislocati nella stessa Francia, oppure in Corsica (reparto di paracadutisti), in Guyana per la sicurezza del centro Spaziale,  a Gibuti, oppure nell’oceano Indiano.

In Germania la durata della leva militare è stata progressivamente ridotta a partire dal 1945. La coscrizione obbligatoria, dalla durata di 6 mesi, è stata ufficialmente abolita nel 2011.

Nel Regno Unito il servizio di leva era chiamato National Service, ma dopo la fine della seconda guerra mondiale la durata del servizio di leva è stata progressivamente ridotta anche a causa della decolonizzazione e della fine dell’impero britannico. Alla fine degli anni ‘50 si decise di abolire il servizio militare e l’ultimo coscritto britannico venne congedato nel maggio del 1963. Da questa data, le forze armate britanniche sono composte solo da volontari.

In Spagna il parlamento ha abolito il servizio militare obbligatorio con una legge del 1999, avente efficacia dal 2002.

E’ curioso il modello svizzero, dove ogni cittadino è un soldato a tutti gli effetti. Oltre la ferma obbligatoria dalla durata di 300 giorni, i ragazzi e le ragazze, se dichiarati abili al servizio, possono scegliere la formula della scuola reclute che vanno dalle 18 alle 21 settimane. Circa 6-7 volte l’anno i cittadini, fino ai 30 anni, vengono convocati per dei corsi di ripetizione dalla durata di 3 settimane. Nonostante la possibilità del servizio civile, il 95% degli svizzeri sceglie di assolvere il servizio militare.

Negli Stati Uniti d’America il servizio di leva obbligatorio è stato abolito nel 1973. Il 2 luglio del 1980 l’ordine presidenziale 4771, emanato dal presidente Jimmy Carter, ha sancito l’obbligo per i cittadini di sesso maschile di iscriversi presso gli elenchi del selective service system. La legge ad oggi prevede che tutti i cittadini statunitensi di sesso maschile tra i 18 ed i 25 anni di età si iscrivano alle liste tenute dall’agenzia governativa, ed i trasgressori sono puniti con una multa fino a $ 250,000 o 4 anni di reclusione in carcere.

Il servizio militare è tuttora obbligatorio in Brasile (1 anno), in Corea del Nord (sia per uomini sia per donne, 5-8 anni nell’Esercito, 5-10 anni in Marina, 3-4 anni in aviazione; è seguito da un servizio part-time obbligatorio fino a 40 anni), in Corea del Sud (21 mesi), in Iran (18 mesi), in Israele (sia per uomini sia per donne, dura 3 anni per gli uomini e 2 per le donne), in Russia (1 anno), in Ucraina (1 anno).

Vige invece il servizio militare volontario, tra gli altri, nei seguenti Paesi: Argentina, Australia, Belgio, Canada, Cina, Croazia, Giappone, India, Polonia, Portogallo, Sudafrica. Interessante evidenziare come un gruppo di Stati non sia dotato di forze armate: Andorra, Costa Rica, Grenada, Islanda, Kiribati, Liechtenstein, Isole Marshall, Mauritius, Micronesia, Monaco, Nauru, Palau, Panamà, Samoa, Isole Salomone, Tuvalu.

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