Francisco Vera, l’attivista di 11 anni minacciato di morte

La storia di Francisco Vera, un ragazzo colombiano di 11 anni minacciato di morte per il suo attivismo in difesa dell’ambiente e dell’istruzione dei suoi coetanei.


Spesso paragonato a Greta Thunberg, Francisco Vera è un ragazzo colombiano di 11 anni impegnato da tempo nella sensibilizzazione sulla crisi ambientale e climatica. Il 16 gennaio ha ricevuto delle minacce di morte tra i commenti ad un suo video su Twitter. Da lì è nata una vera e propria mobilitazione di solidarietà per supportarlo.

Francisco Vera è ben conosciuto nel suo paese per il suo attivismo ambientale. Dopo aver sposato la causa di Greta Thunberg ed essersi unito al movimento FridaysForFuture (FFF), ha fondato “Guardians for Life”, un gruppo giovanile che condivide gli stessi scopi di FFF, con il quale ha iniziato delle vere e proprie marce per fare informazione sulla crisi climatica nel suo paese.

francisco vera

Nel 2019 è anche intervenuto al Senato colombiano per invitare la classe politica a prendere provvedimenti sulla plastica monouso e contro gli abusi sugli animali. 

“Il mio obiettivo è rendere visibile la grave crisi climatica che sta attraversando il nostro pianeta”: questo è ciò che scrive nella biografia della sua pagina Facebook che conta circa 160.000 sostenitori. Sui social media parla spesso anche di alimentazione sostenibile attraverso dei brevi video in cui esprime la propria opinione o racconta l’attualità, sempre sorridendo. Ha avuto anche la possibilità di discutere di questi temi durante una Ted Talk pubblicata ad inizio 2021.

Il giovane attivista non si occupa solamente di tematiche ambientali ma anche dell’istruzione dei suoi coetanei. Ed è per questo che ha ricevuto minacce di morte. In un video Francisco chiedeva al governo colombiano di supportare i ragazzi senza una connessione internet stabile, poiché non tutti possono permettersi la didattica a distanza. Infatti, da marzo 2020 in Colombia tutte le scuole sono state chiuse, con l’intenzione di riaprire qualche settimana fa. Quando invece non è stato possibile, Francisco ha voluto almeno lanciare un appello per rendere la scuola accessibile a tutti. Ma i soliti leoni da tastiera lo hanno attaccato, accusandolo di non poter parlare di certi argomenti e di smetterla di fare video del genere. 

Ivan Duque, il presidente della Colombia, tramite un tweet ha comunicato di aver ordinato alla polizia di identificare gli autori delle minacce. Ed è anche attraverso quel tweet che questa notizia ha fatto pian piano il giro del mondo. 

La BBC ha intervistato il giovane attivista sulla vicenda. Francisco ha dichiarato di saper accettare le critiche ma che quelle minacce sono inaccettabili. Persino le Nazioni Unite hanno voluto esprimere solidarietà. Michelle Bachelet lo ha ringraziato per il suo ottimo lavoro e ha fatto recapitare una lettera scritta a mano per lui. 

Gli attivisti di tutto il mondo vengono spesso minacciati e ostacolati ma è proprio la Colombia il paese in cui sono morti più ambientalisti. Da anni molte figure di spicco si battono affinchè si scopra e venga punito chiunque uccida o minacci attivisti ed ambientalisti. Anche Francia Marquez, una delle attiviste per i diritti umani più famose della Colombia, ha denunciato ciò che è accaduto a Francisco. Proprio lei che qualche anno fa aveva ricevuto minacce identiche e per le medesime ragioni.

Nonostante tutto, Francisco Vera continua il suo buon operato tramite Twitter. Sul suo account, gestito anche dal padre, sono moltissimi i messaggi di sostegno da parte di altri giovani di tutto il mondo. Quest’ultimi lo hanno incoraggiato usando l’hashtag #FranciscoEstamosContigo (“Francesco siamo con te”). Lui dal canto suo cerca di rispondere a tutti i tweet, soprattutto quelli di altri coetanei che come lui sono impegnati nella lotta per la stessa causa. Si spera che Francisco Vera continuerà a far sentire la sua voce e che si continui a combattere contro il cyberbullismo in tutte le sue forme.