Il bel segnale del fondo “Scena Unita” per i lavoratori della musica e dello spettacolo

Nasce “Scena Unita” dove gli artisti si prendono cura di altri artisti e di tutti coloro che rendono possibile la magia dei live show.


Parliamo oggi dell’iniziativa Scena Unita, nata per sostenere i lavoratori della musica e dello spettacolo che in questo periodo difficile di pandemia hanno subito una pesante battuta d’arresto. Il capitano morale di questo progetto è il rapper Federico Leonardo Lucia in arte Fedez  – che di recente ha vinto il disco d’oro per il singolo Bella storia – che già da tempo proponeva nelle sue storie Instagram di creare un fondo per tutti gli operatori dello spettacolo, cercando sostegno soprattutto nei suoi colleghi.

Sul suo profilo Instagram il rapper scrive: «Sono veramente felice di comunicarvi che abbiamo raccolto 2 milioni di euro per aiutare i lavoratori del mondo della musica e dello spettacolo. Sono state due settimane molto intense, abbiamo lavorato giorno e notte per rendere possibile tutto questo, un fondo che potesse correre in aiuto di tutte le famiglie di un settore tra i più colpiti durante questa emergenza. Ogni artista presente ha partecipato a questa iniziativa donando in prima persona. Grazie a tutti gli artisti e i brand che hanno deciso di supportare questa causa. Estendiamo l’appello a tutti gli artisti che vogliono dare una mano a questo grande progetto. Felice ed orgoglioso di questa Scena Unita!»

Il progetto è venuto fuori in tempi record grazie all’impegno di tutti coloro che hanno fortemente voluto dare una mano in un periodo emergenziale e Fedez non è nuovo nel compiere gesti simili.

Il settore dello spettacolo è uno fra i più colpiti perché vittima dello stop a tutti gli eventi dal vivo; inoltre la categoria non ha ricevuto un vero e proprio aiuto, soprattutto dalle ultime manovre finanziarie anti-crisi, essendo quasi tutti lavoratori autonomi o imprese piccole e fragili. In questo contesto Scena Unita si presenta come un vero e proprio fondo che vuole supportare in modo concreto e diretto «quei lavoratori senza i quali la loro arte non può prendere forma».

Il progetto è stato presentato ufficialmente il 13 novembre tramite una conferenza stampa in cui Fedez ha spiegato obiettivi e intenzioni: «È un’iniziativa di gruppo, senza anche solo uno di loro non ci sarebbe. È partito tutto da un moto spontaneo di senso civico e di responsabilità sociale dell’artista. L’idea aveva una triplice valenza: intanto dare un messaggio di forte coesione, di gruppo che distendesse un clima sempre più divisivo; poi, volevamo recuperare dei fondi per aiutare quei lavoratori che permettono a noi stessi di mettere in scena quello che facciamo. Quello dello spettacolo è un settore frammentato, mai mappato e la pandemia ha solo messo in luce il problema.

Terzo aspetto, la volontà di aiutare anche in questa situazione per aprire un tavolo in cui i lavoratori sono parte integrante. Non avrebbe avuto senso chiedere un ulteriore aiuto alle persone che si sono già largamente spese facendo vedere quanto gli italiani siano sensibili nel momento del bisogno. Aveva senso che gli artisti si spendessero in prima persona: ognuno si spende non solo con la propria immagine, ma con donazioni personali. E questo anche a livello simbolico è importante: far vedere che si scende da una torre di d’avorio».

«Non è elemosina ma un atto dovuto» ribadisce sui social il rapper, che ad oggi è riuscito a raccogliere 2 milioni di euro con il Fondo Scena Unita, grazie alla grossa partecipazione di aziende, enti privati e gli artisti del mondo della musica e dello spettacolo. Patrocinato anche da Mibact e con la gestione del Cesvi – storica organizzazione umanitaria italiana – insieme a La Musica che gira (coordinamento dei lavoratori della musica nato a giugno) e Music Innovation Hub, non si impegna solo a creare un fondo a sostegno delle famiglie dei lavoratori del settore ma anche a creare ed investire su nuovi progetti per far ripartire un settore che era già in crisi prima della pandemia.

«Da 35 anni lavoriamo in giro per il mondo dove ci sono emergenze, abbiamo 120 progetti in corso per fornire aiuti immediati e affiancare e sostenere lo sviluppo e la ripresa» ha spiegato la presidente del Cesvi, Gloria Zavatta.

Il fondo segue precise linee guida messe a punto da una squadra di esperti e di vari comitati tecnico-scientifici di cui fanno parte la Fondazione Centro Studi Doc, Fondazione Fitzcarraldo, cheFare, #chiamateNoi, Squadra Live, 42 Law Firm, Associazione Unita, Prof. Stefano Baia Curioni (Università Bocconi), Prof.ssa Dubini (Università Bocconi), Prof. Gianluca Scarchillo (Università Sapienza), Prof. Fabio Dell’Aversana (Università Federico II), Maurizio Roi (Mediartecultura e Art-booking) e Andrea Marco Ricci (CAM/Note Legali/Nuovo IMAIE).

Tra le grandi aziende che hanno partecipato a Scena Unita troviamo Amazon Prime Video, che ha donato la metà dei soldi fino ad ora raccolti. Fra le altre aziende sostenitrici troviamo: Intesa Sanpaolo, Fendi, Layla Cosmetics, Estetica cinica. Ma anche case discografiche come Sony Music Italia, Warner Musica, Universal Music Italia, e ancora promotori di concerti come Friends & Partners, Vivo Concerti, Magellano Concert, Live Nation.

Alla lista si aggiungono numerosi artisti della scena musicale e non: da Fedez a Carlo Verdone, Achille Lauro, Claudio Baglioni, Paolo Bonolis, Gianna Nannini, Calcutta, Sabrina Ferilli, Maria de Filippi, Alessandra Amoroso, Amadeus, Fiorello, Chiara Ferragni e tanti altri. Tra gli ultimi, ha recentemente aderito con entusiasmo Vasco Rossi.

Anche la Dream Hit supporterà il progetto con “The Social Concert”, un live streaming totalmente gratuito sul canale Youtube di Intesa Sanpaolo, che andrà in onda domenica 22 novembre: gli artisti coinvolti hanno deciso di devolvere il compenso per il Fondo Scena Unita. Al concerto in streaming prenderanno parte Achille Lauro, Mahmood, M¥Ss Keta, Carl Brave e Beba, Fedez, Elodie, Ernia e Cara.

Il concerto ha inoltre un importante extra: è previsto l’accesso “Premium Experience” a contenuti e, appunto, una speciale “experience” per chi vorrà fare una donazione di almeno 10 euro a favore di Scena Unita, grazie al crowdfunding messo a disposizione da Intesa SanPaolo su ForFunding.it.

For Funding è la piattaforma digitale di raccolta fondi, messa a disposizione appunto dalla banca sopra citata, che fin dall’inizio della pandemia si è messa subito in azione per raccolte a sostegno delle categorie autonome in difficoltà riservando sempre un occhio più attento al mondo dei giovani nel settore musicale e culturale. 

Il format Dream Hit racconta cosa significa fare della propria passione il proprio lavoro, e fa capire quante figure ci sono dietro il lavoro finale dell’artista sul palcoscenico; come ricorda Achille Lauro «le persone che lavorano con noi, e non sono sotto i riflettori, non vuol dire che non siano importanti. Io sono loro, e Scena Unita vuole essere un sostegno concreto per non lasciare indietro nessuno». Ancor prima delle note, degli effetti visivi e dei giochi di luci, ci sono tanti protagonisti dei loro settori che lavorando in sinergia, rendono possibile la grande magia dei Live Show.


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Virginia Monteleone

Responsabile "Eco Culturale". Credo che l’arte sia una scelta di vita, e che la si sceglie in vari modi: la si fa, la si spiega, la si vende o la si compra. Io la svelo nella sua semplicità.

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