Hamilton e Nadal nella leggenda

 
 

Lewis Hamilton e Rafael Nadal hanno raggiunto ieri dei risultati di portata storica. Il primo ha eguagliato Schumacher per numero di gran premi vinti, il secondo ha eguagliato Federer per numero di Slam vinti. 


Nonostante la rivoluzione nei calendari e le numerose misure restrittive per società, atleti e spettatori, anche nel 2020 lo sport sta regalando emozioni forti, grazie a protagonisti vecchi e nuovi nelle diverse discipline. Il weekend appena concluso concentrava, tra i tanti eventi, gli appuntamenti motoristici (Formula Uno e MotoGP), le finali del Roland Garros di tennis, la terza giornata di Nations League e uno degli arrivi in salita al Giro d’Italia. 

Partendo dal campionato di Formula Uno, il gran premio dell’Eifel, sul circuito di Nurburgring, ha confermato lo strapotere Mercedes e soprattutto ha visto Lewis Hamilton eguagliare il record di successi di Michael Schumacher (91).

«È un momento meraviglioso. Quando cresci, guardi quelli che diventano i tuoi idoli. Io ricordo quando giocavo con Michael Schumacher nei videogiochi di F1, non avrei mai pensato di avvicinarlo, figurarsi di eguagliarlo. Mi sono reso conto di quanto fatto solo quando sono arrivato nella pit lane. Ho il massimo rispetto per Michael Schumacher. Ricordo che da bambino lo guardavo andare in fuga con le sue macchine e un giorno sognavo di vincere come lui, ma raggiungerlo proprio no, nemmeno nei sogni più sfrenati». 

Queste le parole del pilota inglese della Mercedes, dopo aver vinto la sua novantunesima gara in Formula Uno. Ad attenderlo giù dal podio c’era Mick Schumacher, figlio del campionissimo tedesco. In quello che rappresenta un simbolico passaggio di consegne, Schumi Jr ha consegnato un casco del padre al sei volte campione del mondo, sempre più lanciato verso il suo settimo titolo. La gara di ieri ha avuto poco da raccontare, con le due frecce d’argento scattate subito via e con Hamilton abile ad approfittare del ritiro del compagno di scuderia Valtteri Bottas. Con sette successi in 11 gare e 69 punti di vantaggio in classifica proprio su Bottas, tra Hamilton e il mondiale ormai c’è soltanto l’aritmetica. 

Per la cronaca, da segnalare l’ennesima disfatta delle Ferrari, giunte al traguardo al settimo posto con Charles Leclerc e all’undicesimo posto con Sebastian Vettel. 

Se Lewis Hamilton entra a far parte della leggenda della Formula Uno, Rafael Nadal entra di diritto in quella del tennis. L’atleta maiorchino ha vinto ieri – per la tredicesima volta in carriera – il Roland Garros, battendo nettamente in finale il serbo Novak Djokovic (6-0, 6-2, 7-5). Con questo trionfo, Nadal raggiunge quota 20 vittorie nei tornei del Grande Slam, agganciando al primo posto assoluto lo svizzero Roger Federer.

Proprio quest’ultimo ha voluto subito complimentarsi col rivale tramite questo tweet: «ho sempre avuto un enorme rispetto per il mio amico Rafa, come persona e come campione. È stato il mio più grande rivale, per anni: e credo che ci siamo spinti a vicenda a diventare migliori. È semplicemente incredibile che abbia vinto il Roland Garros per tredici volte, uno dei più formidabili risultati raggiunti nello sport. Spero che la vittoria numero venti sia soltanto l’ennesimo gradino di un percorso destinato a proseguire, per entrambi. Ben fatto, Rafa, te lo sei meritato».

La finalissima di ieri ha dimostrato ancora una volta quanto lo spagnolo sia imbattibile sulla terra rossa di Parigi, dove in questi anni nessun avversario ha saputo mai metterlo davvero in difficoltà: lo score di Nadal al Roland Garros è di 100 vittorie su 102 incontri disputati! Al cospetto di questa manifesta superiorità risalta ancor di più l’ottima prestazione di Jacob Sinner, giovane stella del tennis italiano, eliminato proprio dal fenomeno spagnolo ai quarti di finale. Il torneo femminile è stato invece vinto dalla polacca Iga Swiatek, che si è imposta nella finale di sabato scorso sulla statunitense Sofia Kenin (6-4, 6-1).

Trentacinque anni Hamilton, trentaquattro anni Nadal, con i trionfi di ieri entrambi gli atleti scrivono delle pagine stupende nella storia dello sport, entrando rispettivamente nella leggenda della Formula Uno e del tennis. 

(Foto di Copertina: http://www.messengernewspapers.co.uk)


 
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Francesco Polizzotto

Direttore editoriale di Eco Internazionale, responsabile "Storie di Sport". Tra le mie passioni segnalo la storia, il giornalismo ed il Milan. Sono strano, sono di destra ma ho anche dei difetti.

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