La flotta americana si rinnova; consegnata la super-portaerei USS Ford

Di Marco Tronci – «L’acciaio e le mani americane hanno costruito questo messaggio da 100.000 tonnellate rivolto al mondo». Sono queste le ferme parole del presidente statunitense Donald J. Trump, durante la cerimonia per la consegna della portaerei USS Gerald R. Ford alla Marina militare degli Stati Uniti tenutasi il 22 luglio. 

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Gerald R. Ford durante il suo servizio militare

Si intensifica così la flotta americana, da anni ormai impiegata in più teatri di guerra. La superportaerei – che prende il nome dal 38° presidente degli Stati Uniti – appartiene alla nuova classe Ford CVN-21 insieme alla USS Kennedy e la USS Enterprise.

La nave è dotata di due reattori a propulsione nucleare A1B, progettati per sostituire gradualmente i reattori A4W, presenti sulla “antiquata” classe Nimitz. Partendo proprio dai limiti di questa classe cominciarono gli studi per lo sviluppo e la realizzazione della classe Ford.

Un ponte di volo più largo, una maggior capienza per ospitare più caccia e i miglioramenti in campo tecnologico rientrano fra i principali ammodernamenti che consentiranno alla portaerei una migliore capacità di lancio oltre l’aumento di produzione energetica per alimentarla.

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I lavori per la sua costruzione furono affidati nel 2005 alla Northrop Grumman Shipbuilding, multinazionale nel campo aerospaziale e della difesa con sede in Virginia, con un primo contratto da 2,7 miliardi, destinato a lievitare nel corso del tempo. Si tratta della nave più tecnologica che la flotta americana può attualmente disporre. Merito anche dei suoi sistemi di comunicazione all’avanguardia e della tecnologia stealth che ne diminuisce la visibilità ai radar nemici.

Dopo 12 anni dalla sua progettazione, la nave è stata consegnata formalmente alla Marina degli Stati Uniti. La USS Gerald R. Ford verrà sottoposta a ulteriori test per provarne l’efficienza e soltanto nel 2020 entrerà in servizio a pieno regime.