Wimbledon 2019: trionfano Djokovic e Halep
Di Daniele Compagno – Un torneo quello di Wimbledon che come ogni anno ha regalato non poche emozioni, sia nel tabellone maschile che in quello femminile. Basti pensare alle quasi 5 ore della finale di ieri fra Djoovic e Federer, o all’impresa dell’italiano Berrettini arrivato sino agli ottavi ed eliminato poi dallo svizzero, alla 40esima sfida tra Rafa Nadal e lo stesso Federer in semifinale, alla sconfitta della “leggendaria” Serena Williams in finale contro Simona Halep o all’impresa fino agli ottavi della giovanissima Coco Gauff sconfitta poi proprio da Simona Halep.
Ma cominciamo appunto a rivivere la lunga maratona di ieri fra Djokovic e Federer. Un’altra finale che finisce nella lista dei match di sempre da ricordare, e non perché è stata quella più lunga di sempre dell’All England Club. Wimbledon 2019 incorona il serbo, al quinto set (7-6, 1-6, 7-6, 4-6, 13-12), che nega a Roger Federer di diventare il più anziano vincitore di uno Slam nell’Era Open, a 37 anni e 340 giorni, più di Ken Rosewall nel ’72 agli Australian Open (37 anni e 62 giorni).
Novak Djokovic si conferma dunque campione a Wimbledon, vincendo per il secondo anno consecutivo sull’erba di Londra. Per vincere il suo quinto titolo di campione di Wimbledon, infatti, il serbo ha dovuto piegare un Roger Federer che a quasi 38 anni dà vita a una partita splendida, tesissima, equilibratissima, estenuante e quasi commovente: finisce infatti dopo cinque set, tre tie-break di cui l’ultimo dopo l’eterno long set finale.
E a dimostrazione dell’impresa di Djokovic basta aggiungere che tutti e tre i tie-break corrispondono ai set andati proprio a Nole. Un altro piccolo record in una partita da tramandare ai posteri per sempre.

Complimenti a Novak per il suo quinto Wimbledon, ma onore anche allo sconfitto, che a fine gara commenta: “Spero di avere dato ad altri la possibilità di credere che a 37 anni non è tutto finito. “Adesso devo recuperare fisicamente – ha proseguito Roger – non potevo dare di più ma sono ancora in piedi. La mia famiglia è orgogliosa? Non saranno contenti magari del piatto…”. Federer ha disputato infatti ieri la sua 12esima finale ai Championships, bilancio che recita 8 trionfi e 4 sconfitte (una con Nadal e tre con Djokovic) per lo svizzero che vanta 101 vittorie nello Slam londinese.
Perché alla fine, a pensarci bene, è stata davvero una finale equilibrata, in cui nessuno dei due è riuscito davvero a far prevalere il suo gioco, al termine di una giornata in cui entrambi meritano un’ovazione da record da parte di tutti.
Nel tabellone femminile invece, la campionessa di Wimbledon 2019 è Simona Halep che nella finale contro Serena Williams gioca una partita solida ed efficace, sconfiggendo l’americana in due set con il punteggio di 6-2, 6-2. Per la Halep è la prima gioia nel torneo inglese e questo successo le vale il ritorno tra le prime quattro al mondo. Troppi errori gratuiti e tensione per Serena, sotto gli occhi della duchessa Meghan, sua grande amica, presente in tribuna.

Quando c’è di mezzo Serena Williams e si legge di una sua partita terminata con un doppio 6-2 in 57 minuti si tende a pensare che a vincere sia stata la campionessa americana. Non è stato così nella finale appunto di Wimbledon.
Cori “Coco” Gauff è stata l’altra personaggio femminile al torneo di Wimbledon. La quindicenne che dopo aver battuto Venus Williams all’esordio (39 anni per la sorella di Serena), idolo e modello della sua infanzia insieme appunto alla Serena, la giovane americana ha vinto il secondo match dello Slam contro la Rybarikova. La straordinaria avventura di Coco Gauff a Wimbledon si chiude però agli ottavi di finale contro colei che poi trionferà – Simona Halep, ma certa che d’ora in avanti e per i prossimi anni, ci sarà anche lei a dar battaglia per i prossimi titoli.

Per quanto riguarda invece i “nostri ragazzi”, uno dei maggiori rappresentanti è stato Matteo Berrettini che è riuscito ad arrivare alla seconda settimana, partendo dal primo turno ed arrivando sino agli ottavi dove purtroppo per lui incontra Roger Federer che lo schianta per 3-0 – troppo il divario tra i due tennisti e l’emozione per l’italiano che non riesce a giocare il tennis che lo aveva portato sin qui.

Ma insieme a Berrettini un altro grande protagonista del nostro Wimbledon è stato anche Thomas Fabbiano: il 30enne pugliese si è confermato un giocatore con grandi attitudini all’erba che ha battuto prima il super talento greco Stefanos Tsitsipas, che lo aveva umiliato l’anno scorso al terzo turno, e poi il gigante croato Ivo Karlovic, per poi fermarsi al terzo contro il veterano spagnolo Fernando Verdasco.
Anche se il conto finale delle partite dell’Italia nel singolare maschile parla di 8 vittorie e 9 sconfitte, il bilancio dei nostri rappresentanti al torneo di Wimbledon 2019 è da considerare tutto sommato positivo.
Foto copertina da www.independent.co.uk