Frauke Petry: il no ai migranti e il ritorno della destra

Nelle scorse elezioni regionali tenutesi in Meclemburgo-Pomerania, nel Land dell’ex Germania Est in cui si trova il collegio elettorale di Angela Merkel, l’Unione Cristiano Democratica (CDU), partito guidato dalla Cancelliera, ha subito un sorpasso dall’Afd (Alternativa per la Germania).

Il partito populista di destra, si è affermato come secondo partito entrando così nel nono Parlamento regionale ed inoltre, nelle elezioni del 18 settembre, ha conquistato per la prima volta dei seggi nel parlamento locale nella città di Berlino.

A sferrare il doppio schiaffo alla Merkel è stata Frauke Petry, 41 enne, laureata in chimica, sposata e separata,  madre di 4 figli nati dal matrimonio con un pastore protestante di cui porta ancora il cognome, che guida l’Afd dal 2015. Contraria alle quote rosa, sostenendo che non aiutino le promozioni in base al merito, alla vigilia delle elezioni nella capitale ha subito un atto intimidatorio: ignoti hanno incendiato la sua auto a Lipsia.

Il partito dell’Afd è stato fondato tre anni fa da alcuni economisti contrari alle politiche troppo accomodanti nei confronti dei paesi più indebitati della zona euro, con l’obiettivo di mettere in discussione la moneta unica europea e l’adesione della Germania ad essa. Da quando la Petry ha messo alla porta Bernd Lucke, fondatore dell’Afd, le posizioni del partito sono passate dall’essere liberali a essere xenofobe, illiberali e populiste. La nuova leader dice no all’immigrazione di massa e all’islamizzazione della Germania. Nel programma del partito c’è divieto di indossare in pubblico niqab o burqa, il no ai minareti, il carcere già a 12 anni, il no alle adozioni per gli omosessuali.

Tutta la campagna elettorale è stata improntata su questo e sul fatto che la Merkel dovesse andarsene (“Merkel muss weg”).

La valida avversaria della Merkel ha auspicato che i profughi cui viene negato il diritto di asilo vengano portati su due isole fuori dall’Europa protette dall’Onu sulla falsariga di quanto fa l’Australia in Micronesia. Per fermare i clandestini, la polizia di frontiera dovrebbe usare le armi e fra le sue dichiarazioni che hanno avuto più risalto nell’ultimo periodo c’è la comprensione espressa per i tedeschi che vogliono armarsi per autodifesa: in maniera indiretta ha sottolineato che la politica in favore dei migranti ha come conseguenze criminalità e terrorismo.

Poco diplomatica e convinta delle sue idee, in pochissimo tempo si è affermata nella scena politica tedesca ed oggi fa tremare il trono “europeo” dell’attuale Cancelliera.

Il suo obiettivo principale è quello di rendere l’Afd un grande partito di massa, rompendo cosi gli equilibri delle coalizioni nate negli ultimi anni.

Tra le sue idee? L’abolizione delle quote rosa e la limitazione del diritto all’aborto, tanto che nel 2014 fu proprio lei a chiedere un referendum sull’aborto sperando che ogni famiglia avesse tre figli.

Femministe in terra tedesca… occhio!

Francesca Rao


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