In Sicilia nasce il progetto “l’accademia del gestore”

Oggi, il trading online è una realtà economico-finanziaria che sempre più si va affermando nel mondo, pur non avendo una definizione univoca e oscillando tra varie branche della finanza. Sicuramente la relativa base è da rintracciarsi nella compravendita di strumenti finanziari tramite internet. Questo servizio consente proprio l’acquisto e la vendita online di strumenti finanziari, come azioni, obbligazioni, futures, titoli di stato, e così via.

Vi sono alcuni vantaggi nell’uso di servizi di questo tipo: innanzitutto, sono minori i costi di commissione richiesti all’investitore; vi è, poi, la possibilità per quest’ultimo di potersi ben informare sull’andamento di un particolare titolo o della borsa in generale, al fine di poter effettuare con maggiori dati le scelte d’investimento.

A seconda dei vari modi di operare da parte degli investitori e del tipo di operatività, si possono individuare: i trader discrezionali, capaci di prendere decisioni operative senza l’ausilio di sistemi automatici, facendo affidamento quasi esclusivamente sulle proprie capacità di analisi; i trader semi-discrezionali (o semi-automatici), che utilizzano elementi automatici nel processo di analisi; infine, il quant trader (o quantitative o trader automatico), le cui strategie si basano su analisi quantitative derivate da computazioni matematiche.

Esiste anche una terza classificazione che distingue gli speculatori e gli investitori a seconda dell’orizzonte temporale delle proprie operazioni. Fra questi, rientrano gli scalper, le cui posizioni vengono aperte e chiuse in un lasso di tempo che può variare di pochi secondi o minuti; poi vi sono i day trader, che si differenziano dai primi per il minor numero di operazioni e anche per il tempo medio a mercato (per singolo trade), che solitamente è più ampio; i multiday trader (o swing trader), con un orizzonte temporale superiore alle 24 ore; infine, i trader di posizione, le cui strategie contemplano un tempo a mercato per singola operazione tendenzialmente superiore ai 30 giorni.

Con l’evento organizzato dalla Giordano Istruzione Trading in collaborazione con il CEO di Pure Market Broker, Daniele Casamassima, si è cercato di porre l’accento sul fatto che il trading può essere sia un gioco d’azzardo, sia un lavoro, qualora però ci sia alla base lo studio, la consapevolezza e una buona gestione del tempo.

La differenza tra l’essere un gioco d’azzardo e una professione, come detto da Cristoforo Giordano, «dipende da noi». «Esiste il professionista e il giocatore d’azzardo» prosegue il giovane imprenditore «e ciò che li differenzia è lo studio, la pazienza e la preparazione. Nel trading online si perde nell’87% delle volte se non sei preparato e non hai alla base una buona formazione che, in questo campo come in ogni altra professione richiede studio, impegno ma soprattutto la pratica. Così come il medico prima di operare un paziente assiste e fa apprendistato, anche nel trading prima di operare nel mercato è utile un periodo di affiancamento e delle prove su delle demo, al fine di acquisire la giusta consapevolezza e conoscenza».

Sulla destra Daniele Casamassima

Questo è ciò che serve per fare del trading una professione, secondo Giordano. La formazione in tale campo, inoltre, sta dando risultati più che positivi: «sapere ciò che si fa nel trading, anche se oggi questo sapere è aumentato, risulta sempre limitato, motivo per cui alcuni trader perdono. Noi adesso siamo al quarto anno di attività con la Giordano Istruzione Trading e stiamo notando come tantissime persone sono grate del lavoro che stiamo svolgendo in aula, perché stanno ricevendo profitti interessanti».

Ciò che sorprende è come la realtà di Palermo, una città non di tipo finanziario come Milano data la sua vocazione, stia rispondendo a questo nuovo settore in modo più che positivo: «Ero un po’ scettico all’inizio se aprire a Palermo, avevo pensato di aprire a Londra, a Milano, a Roma ma Palermo è stata la scelta migliore perché, oltre ad amare la mia città, mi ha permesso di fare una scelta imprenditoriale: aprire qui ha significato essere il primo. Se dovessimo ricordare chi è stato il primo a sbarcare sulla luna, tutti si ricorderebbero di Armstrong mentre del secondo non ne ha memoria nessuno. Adesso andrò a Milano avendo un nome».

Proprio in relazione alla formazione, l’opportunità di lanciare un contest per diventare gestori può dare una grande opportunità alle nuove leve in questo settore: «Il problema di molte persone che provano a fare trading è quello che non hanno il capitale adatto. Noi gli diamo la migliore formazione che possa esistere a livello nazionale in questo campo ed in più gli diamo un buono, per chi supererà il percorso formativo, un ottimo capitale per iniziare. Quando ho iniziato avevo poco meno di mille euro, oggi noi offriamo questa grande opportunità: una base di diecimila euro a salire fino a sfociare ad un milione di euro a conto, per tutti coloro i quali siano veramente in grado di saper gestire tale cifra».

(Video realizzato con la collaborazione di Enrico Parisi e Ester Di Bona)

Dello stesso parere Daniele Casamassima: «L’obiettivo di questa collaborazione con Giordano Istruzione Trading è quella di formare i trader da un lato ma dall’altro dare dei capitali da poter gestire. Se vengo formato ma ho solo 500 euro, sempre con 500 euro rimango, potrei anche convertirli in 1000 euro (che sarebbe un rendimento altissimo) ma rimarrei sempre su quelle cifre. Per questo, se sei veramente bravo nel fare trading, dopo un periodo di formazione noi mettiamo a disposizione i capitali».

In questo modo sarebbe possibile raggiungere l’obiettivo di formare dei broker e dei trader esperti in grado di muoversi nell’ottica della trasparenza, che secondo Daniele Casamassima, a prescindere dal tipo di regolamentazione, deve riguardare ogni aspetto: «trasparenza nelle operazioni, trasparenza in dove sono effettivamente depositati i soldi. È questa è la vera sfida dei broker del 2020».


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