Olga Misik ha 17 anni e ci chiede qualcosa

Di Gaia Garofalo – Ha 17 anni e altrettante speranze. Alza la voce ma con calma, composta sulle sue gambe, davanti ad una carica della polizia allineata e ordinata. Ma cosa fa di così scandaloso la 17enne Olga Misik? Legge. Circondata dallo stormo delle forze dell’ordine lei legge la Costituzione Russa in pubblica piazza, il 27 luglio del 2019: << A ciascuno sarà garantita la libertà di espressione e di parola. I cittadini avranno il diritto di riunirsi pacificamente e senza armi, tenere assemblee, incontri e manifestazioni, marce e picchetti>>.

Ha poi acclamato l’articolo 3, che descrive il popolo come la principale fonte del potere. Per questo, è stata arrestata. Al sito Meduza, la ragazza ha chiarito che il suo intento era <<solo ricordare alla polizia che siamo qui a scopo pacifico e senza armi, a differenza loro>>.

Olga Misik si sente però incompresa anche dalla sua stessa famiglia per questa sua ribellione. Si sente dire di avere torto e che quello in cui lei crede non sarà poi così giusto: <<mia madre è preoccupata per la mia attività, lei crede alla propaganda che le propinano in tv. E mio padre… figuriamoci, è un fan sfegatato di Putin. Non fa che dirmi “ tu non hai vissuto nel caos degli anni Novanta ” >>. 

La polizia avrebbe fermato almeno mille delle circa 3.500 persone che hanno partecipato alle manifestazioni organizzate dall’oppositore Alexei Navalny: un faro di democrazia intollerabile per un paese intollerante come la Russia, dove gli imbrogli elettorali avvengono talmente alla luce del sole che nel 2012 il conteggio finale dei votanti era di gran lunga superiore agli aventi diritto. Le autorità hanno poi bloccato le sei liste indipendenti e arrestato tutti i candidati indipendenti per motivi che stanno al di sotto dei diritti umani.

Alexei Navalny, leader dell’opposizione

Le ingiustizie sociali che attraversano la Russia e che gravano sui suoi abitanti sono ormai incontenibili. La polizia russa ha inoltre  fatto irruzione nelle case dei cittadini sospettati di avere organizzato le proteste. Alexej Navalny è stato incarcerato per 30 giorni con l’accusa di convocazione di «manifestazione illegale».

Dopo anni di soprusi, strette alla gola, restrizioni, si nota nelle grandi e imponenti piazze di Mosca un’irrilevanza, un rimpicciolimento fino a scomparire, davanti alla maestosità di una ragazzina, nemmeno maggiorenne, che smuove coscienze fino ed oltre i confini dei propri luoghi. Olga Misik è l’esempio di una generazione che chiede e non attende: prende e pretende.


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