Paralimpiadi Dubai: Assunta Legnante trionfa sia nel lancio del peso che del disco

Di Sabrina Longi – «Nel disco ho fatto il personale, nel peso lo stagionale, posso solo dire che il lavoro è stato ottimale. Ora penso alle Paralimpiadi di Tokyo». Nasce sotto una buona stella, la nuova avventura dell’atleta partenopea paralimpica non vedente Assunta Legnante, pluricampionessa nella specialità del getto del peso (categoria F11-12 – non vedenti) e vincitrice anche dell’oro iridato nel lancio del disco ai Campionati Mondiali Paralimpici attualmente in corso a Dubai.

Una carriera di successo sportivo, che la vedeva letteralmente “lanciata” verso i giochi Olimpici, che ha, però, subito una battuta d’arresto improvviso nel 2009 a causa dell’aggravarsi di un problema alla vista: un glaucoma congenito. Grazie alla sua tenacia e alla sua forza sia fisica che interiore, Assunta non si è arresa annunciando di voler partecipare alle paralimpiadi di Londra 2012: «Se ti fai prendere per mano dal buio puoi riscoprire un altro sole», ha detto. Partecipa, quindi, ai Campionati Italiani Assoluti Paralimpici di atletica leggera battendo il record mondiale nel getto del peso, garantendosi l’accesso ai Giochi.

Assunta Legnante – Rai Sport

Da lì, è iniziata la sua nuova vita, che, in pochi anni, le ha permesso di raggiungere il gradino più alto del podio nella sua specialità, il lancio del peso, stabilendo il primato mondiale con la misura di 16 metri e 74: primato che migliorerà a Lione, nel 2013, con una misura di 16,79. Un dominio assoluto, quello di Assunta Legnante, nel settore dei lanci fra chi ha disabilità visiva, e i Mondiali di Dubai lo hanno confermato ancora una volta.

Infatti, dopo l’oro vinto nel getto del peso, la vittoria è arrivata anche nel lancio del disco (cat F11, ciechi), trionfo che le ha permesso di stabilire anche il nuovo record europeo con l’ottima misura di 37,89. Risultato, questo, che ha migliorato di ben 15 cm il suo primato continentale stabilito un mese fa, e le ha dato le chiavi d’accesso alle Paralimpiadi di Tokyo 2020.


Foto in copertina di Marco Mantovani