Diritti umani: Glossario

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A cura di Martina Costa

Diritti umani: Norme internazionali condivise che riconoscono e tutelano la dignità e l’integrità di ogni individuo, senza alcuna distinzione. Quattro caratteristiche: inalienabili, irrinunciabili, imprescrittibili, universali.

Fonte: La tutela internazionale dei diritti umani, Salvatore Zappalà

Onu: L’Organizzazione delle Nazioni Unite, in sigla ONU, è una organizzazione intergovernativa a carattere internazionale. Fondata con la firma dello Statuto delle Nazioni Unite il 26 giugno del 1945, oggi ne fanno parte 193 Paesi. Gli obiettivi dell’Onu sono pace e sicurezza, promozione e tutela dei diritti umani. È composta da: Assemblea generale, Consiglio di sicurezza, Consiglio economico e sociale (Ecosoc), Segretario generale, Corte internazionale di giustizia, Consiglio dei diritti umani, L’Alto Commissario per i diritti umani.

Fonte: La tutela internazionale dei diritti umani, Salvatore Zappalà

Unione europea (UE): è un’unione economica e politica, unica nel suo genere, tra 28 paesiche coprono buona parte del continente. Uno dei principali obiettivi dell’UE è la protezione dei diritti umani, sia al suo interno che nel resto del mondo.

Composta da: Parlmento, Consiglio Europeo, Consiglio dell’Unione Europea (Consiglio d’Europa), Commissione europea, Corte di Giustizia (da non confondere con La Corte Europea dei diritti umani), Banca Centrale Europea (BCE), Corte dei Conti Europea.

Fonte: Unione Europea

Cittadinanza: Specifico vincolo giuridico fra un individuo e il suo Stato di appartenenza, acquisito per nascita o naturalizzazione, tramite dichiarazione, per scelta, matrimonio o altre modalità, a seconda della legislazione nazionale.

Fonte: Articolo 2(d) del Regolamento (CE) 862/2007 (Regolamento sulle statistiche in materia di migra- zione).

Ius sanguinis: Determinazione della nazionalità di una persona sulla base della nazionalità dei suoi genitori (o di un solo genitore o di un genitore in particolare) al momento della nascita o al momento dell’acqui- sizione della nazionalità da parte di quella persona (le due situazioni si verificano in momenti diversi nel caso di acquisizione dopo la nascita).

Fonte: EUDO, Observatory on Citizenship and Nationality. 82

Ius soli: Principio secondo cui la nazionalità di una persona si determina sulla base del Paese di nascita.

Fonte: EUDO, Observatory on Citizenship and Nationality.

Crimine organizzato: Attività illecite complesse e di larga scala svolte da un gruppo di criminalità organizzata.

Fonte: Definizione elaborata da EMN sulla base di IOM, Glossary on Migration, II ed., 2011.

Crimini internazionali: violazioni particolarmente gravi del diritto internazionale alle quali viene ricollegata l’applicazione di sanzioni penali a carico degli individui che le hanno commesse. 

Fonte: La giustizia penale internazionale, Salvatore Zappalà

Crimini di guerra: è la categoria più antica di crimini internazionali. I crimini di guerra sono nati principalmente in relazione ai conflitti armati internazionali, nel conflitto tra due o più Stati. Per i crimini di guerra è necessario che essi siano commessi nel quadro di un conflitto armato e che siano riconducibili all’attività bellica di una delle parti al conflitto. È inoltre necessaria la presenza dell’elemento soggettivo o psicologico, vale a dire il fatto che l’accusato abbia voluto il comportamento criminoso, con conoscenza del quadro in cui si inseriva.

Fonte: La giustizia penale internazionale, Salvatore Zappalà

Crimine contro l’umanità: sono atti inumani commessi in maniera sistematica nel nome di uno Stato che pratica una politica di egemonia. La categoria dei crimini contro l’umanità è molto ampia e ben definita; i suoi tratti essenziali sono i seguenti; A) si tratta di infrazioni che offendono la dignità umana; B) si tratta di atti che fanno parte di una politica di governo, o di una politica tollerata dalle autorità di governo. Al fine di determinare la responsabilità per crimini contro l’umanità, non è necessario che il colpevole voglia contribuire con la sua azione al sistema criminoso; è sufficiente che oggettivamente  vi concorra per contribuirvi.

Fonte: La giustizia penale internazionale, Salvatore Zappalà

Genocidio: atto commesso con l’intenzione di distruggere, in tutto o in parte, un gruppo nazionale, etnico, razziale o religioso

Fonte: Articolo 2 della Convenzione ONU per la prevenzione e la repressione del delitto di genocidio del 1948

Crimini contro la pace: Si tratta dell’uso della forza armata tradizionale da parte di uno Stato nei confronti di un altro ente sovrano. La definizione riafferma che l’aggressione è un “crimine contro la pace internazionale e che ne deriva la responsabilità internazionale”. Nei crimini contro la pace rientra il terrorismo.

Fonte: Diritto Internazionale

Terrorismo: L’uso di violenza illegittima, finalizzata a incutere terrore nei membri di una collettività organizzata e a destabilizzarne o restaurarne l’ordine, mediante azioni quali attentati, rapimenti, dirottamenti di aerei e simili.

Fonte: Treccani

Principio del non refoulement: “Nessuno Stato Contraente espellerà o respingerà, in qualsiasi modo, un rifugiato verso i confini di territori in cui la sua vita o la sua libertà sarebbero minacciate a motivo della sua razza, della sua religione, della sua cittadinanza, della sua appartenenza a un gruppo sociale o delle sue opinioni politiche”.

Fonte: Convenzione di Ginevra sullo status dei rifugiati, all’art.33

Emigrante: un residente (cittadino o straniero), in partenza o in uscita da uno Stato, che intende rimanere all’estero per un periodo superiore a un anno.

Fonte: Contesto generale: UN, Recommendations on Statistics of International Migration, New York, 1998. Contesto UE: articolo 2(c) e (g) del Regolamento (CE) 862/2007 (Regolamento sulle statistiche in materia di migrazione).

Migrante: È una persona che lascia il proprio Paese per trasferirsi altrove per motivi familiari, o di studio, o di lavoro. Alcuni migranti si trasferiscono volontariamente, mentre altri sono costretti a lasciare il proprio Paese a causa di difficoltà economiche o per altri problemi. Il MIGRANTE REGOLARE è autorizzato alla permanenza in un Paese, ad esempio possiede un visto o un permesso di soggiorno valido. Al contrario il MIGRANTE sarà IRREGOLARE

Fonte: Le parole sono importanti, Amnesty International

Migrante economico: Persona che lascia il proprio Paese di origine per ragioni puramente economiche che non sono in alcun modo collegate alla definizione di rifugiato, al fine di cercare di migliorare i propri mezzi di sostentamento.

Fonte: UNHCR, Status Determination and Protection Information Section, Master Glossary of Terms, giu- gno 2006.

Overstayer: In termini generali, persona che rimane in un Paese al di là del periodo per il quale le è stato con- cesso l’ingresso. 
Nel contesto dell’Unione Europea, persona che è entrata regolarmente e si è poi trattenuta in uno Stato membro al di là del periodo permesso per restarvi senza bisogno di un visto (in genere no- vanta giorni o sei mesi), o al di là della scadenza del visto e/o del permesso di soggiorno.

Fonte: Contesto generale: IOM, Glossary on Migration, II ed., 2011. Contesto UE: definizione elaborata da EMN.

Rifugiato: Persona che ha lasciato il proprio Paese a causa di un fondato timore di persecuzione o perché ha già subito una violazione dei propri diritti o è stata vittima di violenza per motivi di razza, religione, opinione politica o appartenenza ad un determinato gruppo sociale e il suo governo non vuole/può proteggerlo.
 La convenzione di Ginevra garantisce diritti economici e sociali, culturali e civili (lavoro, istruzione, residenza, assistenza sanitaria, ecc.) a chi ha ricevuto lo status di rifugiato; tale Convenzione, inoltre, disciplina la concessione dei documenti di viaggio e di identità e protegge contro l’espulsione e il respingimento. Attualmente ci sono oltre 21 milioni di rifugiati nel mondo e l’86% vive in paesi in via di sviluppo.

Fonte: Le parole sono importanti, Amnesty International

Richiedente asilo: persona che ha lasciato il proprio Paese per cercare di protezione, ma non ha ancora ottenuto lo status di rifugiato. Durante il periodo di esame di tale richiesta d’asilo, i richiedenti non possono essere costretti al rientro nel Paese d’origine.

Fonte: Le parole sono importanti, Amnesty International

Sfollato: persona che lascia il proprio territorio a causa di guerre, persecuzioni o calamità naturali, ma rimane all’interno del proprio Paese senza varcarne i confini. Nel diritto internazionale si parla di IDP (Internally Displaced Persons).

Fonte: Le parole sono importanti, Amnesty International

Apolide: letteralmente che non ha uno Stato, è un individuo che non è considerato cittadino di alcuno stato; senza patria. Alcune persone nascono apolidi, mentre altri lo diventano.

Fonte: Le parole sono importanti, Amnesty International

Protezione internazionale: azioni della comunità internazionale basate sul diritto internazionale, volte a tutelare i diritti fondamentali di una determinata categoria di persone, fuori dal proprio Paese di origine. Essa comprende lo status di rifugiato e lo status di protezione sussidiaria.

Fonte: Contesto generale: UNHCR, Status Determination and Protection Information Section, Master Glossary of Terms, giugno 2006.
Contesto UE: definizione elaborata da EMN sulla base dell’articolo 2(a) della Direttiva 2011/95/UE (Direttiva sulle qualifiche – rifusione).

Fonte: Diritto Internazionale, Benedetto Conforti

Diritto di asilo politico: “Lo straniero, al quale sia impedito nel suo Paese l’effettivo esercizio delle libertà democratiche garantite dalla Costituzione italiana, ha diritto d’asilo nel territorio della Repubblica, secondo le condizioni stabilite dalla legge.” La giurisprudenza ritiene che il diritto di asilo vada inteso come il diritto dello straniero di accedere allo Stato al fine di essere ammesso alla procedura di riconoscimento dello status di rifugiato politico.

Fonte: Diritto Internazionale, Benedetto Conforti

Status di rifugiato è riconosciuto a colui abbia il fondato timore di subire atti di persecuzione se facesse ritorno al proprio Paese di origine. Elementi essenziali: il fondato timore di essere perseguitato, i motivi della persecuzione, il cittadino si trova fuori dal territorio dello stato di cui possiede la cittadinanza e, per il timore di persecuzione, non può o vuole porsi sotto la protezione di detto stato. Viene dato un permesso di soggiorno quinquennale rinnovabile, senza ulteriore verifica delle condizioni. È difficile da ottenere perché per lo straniero è difficile dimostrare il pericolo che corre nel suo Paese d`origine.

Fonte: Diritto Internazionale, Benedetto Conforti

Protezione sussidiaria, è persona ammissibile alla protezione sussidiaria colui per i quale non ci sono i requisiti per essere riconosciuto rifugiato ma sussistono fondati motivi di ritenere che, se ritornasse nel Paese di origine correrebbe un rischio effettivo di subire un danno grave. Viene dato un permesso di soggiorno di durata triennale rinnovabile previa verifica della permanenza delle condizioni che hanno consentito il riconoscimento della protezione sussidiaria.

Fonte: Diritto Internazionale, Benedetto Conforti

Protezione umanitaria viene garantita dalla Commissione se non ci sono i presupposti per la protezione internazionale e se ritenga che possano sussistere gravi motivi di carattere umanitario.

Fonte: Diritto Internazionale, Benedetto Conforti

Tortura: Qualsiasi atto con il quale sono inflitti a una persona dolore o sofferenze acute, fisiche o psichiche, segnatamente al fine di ottenere da questa o da una terza persona informazioni o confessioni, di punirla per un atto che ella o una terza persona ha commesso o è sospettata di aver commesso, di intimidirla o esercitare pressioni su di lei o di intimidire o esercitare pressioni su una terza persona, o per qualunque altro motivo basato su una qualsiasi forma di discriminazione, qualora tale dolo- re o tali sofferenze siano inflitti da un funzionario pubblico o da qualsiasi altra persona che agisca a titolo ufficiale, o sotto sua istigazione, oppure con il suo consenso espresso o tacito. Tale termine non si estende al dolore o alle sofferenze derivanti unicamente da sanzioni legittime, ad esse ine – renti o da esse provocate.

Fonte: Articolo 1 della Convenzione ONU contro la tortura e altre pene o trattamenti crudeli, inumani o degradanti.

Xenofobia: Atteggiamenti, pregiudizi e comportamenti che rifiutano, escludono e spesso diffamano altri indivi – dui, basati sulla percezione che essi siano stranieri o estranei alla comunità, alla società o all’iden – tità nazionale. 

Fonte: UNESCO, Online Glossary of Migration Related Terms.

Razzismo: Idee o teorie di superiorità di una razza o di un gruppo di persone di un determinato colore della pelle o origine etnica.

Fonte: Articolo 4 della Convenzione ONU sull’eliminazione di tutte le forme di discriminazione razziale.

Segregazione: Atto con cui una persona (fisica o giuridica) separa le altre persone sulla base della razza, del colo- re, della lingua, della religione, della nazionalità o dell’origine nazionale o etnica, senza una giusti- ficazione oggettiva e ragionevole.

Fonte: ECRI, General Policy Recommendation No 7 on National legislation to combat racism and racial discrimi- nation, dicembre 2002.

LGB(Ti): Acronimo utilizzato per riferirsi a persone lesbiche, gay, bisessuali (transessuali e intersessuali).

Fonte: Definizione elaborata da EMN sulla base di EASO, Researching the situation of lesbian, gay and bi- sexual persons (LGB) in countries of origin, 2015.

Mutilazione genitale femminile: Tutte le procedure che comportano la parziale o totale rimozione dei genitali esterni o altre lesioni agli organi genitali femminili per ragioni culturali od ogni altra ragione non di tipo medico.

Fonte: Sito web dell’Organizzazione Mondiale della Sanità.