Editoriali

“I falsi democratici di oggi”

Di Francesco Polizzotto – Atteggiandosi da saccenti, dichiarano su tutto lo scibile e hanno un rapporto soggettivo e personale con la verità, in base al quale la verità è solo e soltanto quella che dicono e pensano loro.                                                                                               

Questi benpensanti ostentano sicumera su qualsiasi questione (anche se si tratti del sesso degli angeli) e hanno la pretesa di essere gli unici depositari del Bene e del Giusto.  Tutti quelli che osano avere un’idea, un’opinione diversa dalle loro vengono sic et simpliciter messi dalla parte del torto. I falsi democratici sono abilissimi nel dare etichette a chi dissente dalla loro linea: capra, ignorante, omofobo, medievale, fascista, xenofobo, razzista, islamofobo e via dicendo.

Strenui assertori del pensiero unico, i sedicenti democratici si divertono nel bandire e nel mandare al rogo qualsiasi voce dissonante dalla narrazione dominante, cioè dalla loro.       Si riempiono la bocca di paroloni come libertà e giustizia, onestà e legalità, issano vessilli di pace ed invocano a loro piacimento Costituzioni e Carte dei diritti. Non è però contemplato, nelle menti geniali ed illuminate dei falsi democratici, il diritto di pensarla in maniera differente da tutti loro. Le virtù anzidette vengono cestinate di colpo ed i valori sbandierati con così tanto fervore immediatamente sacrificati proprio sull’altare del pensiero unico.

Eppure una delle differenze fondamentali tra i fascisti e gli antifascisti dovrebbe risiedere nel fatto che i secondi, a differenza dei primi, consentono i dibattiti, le discussioni ed i confronti appunto detti “democratici”. Qualcosa evidentemente non quadra, visto che tra la teoria e la pratica si registra un gap notevole: i falsi democratici predicano bene ma razzolano male, anzi malissimo. A furia di tacciare gli altri come fascisti, finiscono per diventarlo loro. Gridano orrore per le pratiche ed i metodi fascisti, salvo poi appropriarsene con nonchalance ed utilizzarli per mettere alla gogna ogni minima forma di dissenso.

Oggigiorno i falsi democratici sono annidati ovunque, distribuiti in maniera capillare nel variegato mondo del “Potere”: dalla Finanza all’Editoria, dalle Ong ai Social network, dalle Pubbliche amministrazioni alle Università, dai tribunali alle Tv. Se queste sono le collocazioni a livello macro, ancor peggiori sono quelle a livello micro: i falsi democratici infatti li possiamo tranquillamente trovare negli ambienti a noi più vicini, nei contesti quotidiani e nelle semplici relazioni interpersonali. Servirebbero imponenti dosi di vaccino per rendersi immuni, perché il rischio contagio è dietro l’angolo. La paura risiede altresì nella proliferazione dei falsi democratici, dato che le loro madri sono (sfortunatamente) sempre incinte. Toccherà quindi, obtorto collo, convivere ancora a lungo con questi democratici che amano il manganello, anche se giurano di odiarlo!

p.s. La presente riflessione va letta da sinistra a destra, dall’alto in basso e con un accurato uso della punteggiatura. Si consiglia vivamente di ripetere l’operazione per tre volte ed è severamente vietato divulgarne i contenuti senza citarrne la fonte.
p.s. 2 Tenere lontano dalla portata di quanti non masticano il latino, pena l’insorgenza di lievi emicranie.
p.s. 3 Non sono previste altre controindicazioni, per ulteriori chiarimenti contattatemi tramite email; astenersi perditempo.


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Francesco Polizzotto

Direttore editoriale di Eco Internazionale, responsabile "Storie di Sport". Tra le mie passioni segnalo la storia, il giornalismo ed il Milan. Sono strano, sono di destra ma ho anche dei difetti.