emergenza siccità in Sicilia

Stato di emergenza per la siccità in Sicilia, la situazione è grave

La Sicilia sta soffrendo una delle peggiori siccità degli ultimi 20 anni. Più di 800 mila famiglie potrebbero rimanere senza acqua nei prossimi mesi, con grossi danni nel settore agroalimentare, produzione di energia idroelettrica e per le operazioni antincendio.


Un livello di siccità tale in Sicilia non si vedeva da oltre dieci anni, tanto che qui si parla già della terza crisi idrica più grave mai registrata. Lo stato di emergenza dichiarato qualche settimana fa è solo la fase finale di una situazione ormai in caduta libera negli ultimi anni. Per la prima volta il razionamento obbligatorio dell’acqua potabile interesserà quasi tutta la Regione, non solo alcune città.

A causa delle scarse precipitazioni il livello dell’acqua nel lago di Rosamarina, poco fuori Palermo, è diminuito drasticamente. Gravi gli effetti sul settore agricolo, con il rischio che per la mancanza di piogge si arrivi a una ridotta produzione di grano e frutta più piccola. Una parte delle dighe della regione viene utilizzata anche per l’irrigazione agricola e infatti la scarsa disponibilità rischia di non accontentare tutti.

Per le autorità locali la situazione è grave. Senza interventi tempestivi, il rischio concreto è che in poche settimane i cittadini rimangano senza acqua. A partire da lunedì 4 marzo, il razionamento dell’acqua è attuato in oltre 93 comuni, interessando 850mila residenti. In alcuni casi, il razionamento potrebbe raggiungere il 45%. Ma le ragioni di tale crisi però non sono solo climatiche. 

 “I consorzi di gestione delle acque in Sicilia, le uniche organizzazioni responsabili della gestione dell’acqua a fini irrigui, sono commissariati da oltre trent’anni. Per tre decenni, la Regione è stata priva di un’adeguata struttura di gestione, senza nuovi progetti, e la manutenzione non è stata effettuata in modo adeguato”, ha commentato Massimo Gargano, Direttore Generale “Anbi”, ai microfoni di Euronews

“La situazione siciliana è drammatica sul fronte siccità dopo un’estate ed un autunno quasi completamente privi di piogge.” Lo afferma Giuseppe Amato, Responsabile politiche delle zone idriche, fiumi, laghi, zone umide di Legambiente Sicilia in una video intervista su Local Team.

emergenza siccità in Sicilia

Secondo Amato, la siccità sta mettendo in crisi il settore agroalimentare e rischia di colpire anche l’approvvigionamento di acqua potabile, le operazioni antincendio e la produzione di energia idroelettrica. “I nostri elicotteri e canadair, senza più acque nei bacini, per lo spegnimento degli incendi, non saprebbero più dove prendere l’acqua se non direttamente dal mare, quindi con tempi e con costi di gran lunga superiori a quelli che possono essere quelli determinati dall’uso dei nostri laghi.

Servono micro bacini diffusi sul territorio, piccoli laghi ‘collinari’ che possano comunque mantenere l’acqua nella parte interna dell’isola, senza bisogno di andare a fare enormi infrastrutturazioni”.

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