Torre Ingastone, quello che doveva essere un simbolo di integrazione urbana

Torre Ingastone, quello che doveva essere un simbolo di integrazione urbana

La Torre Ingastone, il rudere abbandonato vicino il centro commerciale “La Torre”, a Palermo, doveva essere un esempio di integrazione urbana: ecco la sua storia.


Difficile non notarla andando in direzione del Centro Commerciale “La Torre”, a Palermo: Torre Ingastone, il rudere situato nella stradina omonima che stona nettamente con il design moderno del forum adiacente, è stato un importante edificio nei secoli passati, al centro di un interessante progetto moderno probabilmente non riuscito. 

Storia e origini della Torre Ingastone

Il nome “Ingastone” fa riferimento a Francesco Ingastone, uno dei più illustri giudici della Gran Corte di Palermo che abitava la piazza. Durante il periodo noto come la “controversia liparitana”, in cui furono contrapposte la Chiesa e il Tribunale della Monarchia, Ingastone si distinse per le sue decisioni coraggiose, tra cui l’esilio di numerosi ecclesiastici.

La storia della Torre Ingastone risale all’epoca normanna, quando la zona faceva parte del feudo di Bellolampo, di proprietà dell’Arcivescovo di Palermo: le torri e i bastioni eretti nel XVI secolo dai concessionari del feudo difendevano le terre circostanti. 

La posizione strategica della torre era volta a proteggere il passo Celona, che conduceva alla cava del monte Billiemi, famosa per l’estrazione dei marmi grigi (il celebre grigio di Billiemi). Questa pietra, nota per la sua somiglianza al marmo, ha ornato molti palazzi e ville palermitani nel corso dei secoli.

Torre Ingastone, quello che doveva essere un simbolo di integrazione urbana

La torre come (tentato) modello di integrazione urbana

Nonostante il suo stato di degrado evidente, la Torre Ingastone è stata recentemente al centro di un dibattito sulla conservazione storica e lo sviluppo urbano sostenibile. Tuttavia, il progetto ha integrato la conservazione del sito storico, creando un’ampia area verde intorno alla torre e mimetizzando gli edifici moderni con il paesaggio circostante.

La Torre Ingastone poteva essere un perfetto modello di come la conservazione del patrimonio storico possa coesistere con lo sviluppo urbano. L’idea base infatti della sua integrazione nel complesso del centro commerciale “La Torre” (da cui prende il nome) rappresenta un esempio di come le città possono preservare il loro passato mentre abbracciano il futuro. Un’idea davvero interessante se adottata su scala più ampia per proteggere altri monumenti storici minacciati dall’espansione urbana.

Peccato che, nonostante le premesse iniziali, quella torre continua a stare in uno stato di abbandono e degrado, passando invisibile ai più che passano per quella strada andando a fare compere.

Foto in copertina: Emanuela Vassallo (Google Maps)

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