Metti le cuffie, scegli un podcast: l’intrattenimento in movimento

Immersi e presenti nella traccia audio, senza distrazioni, in uno spazio mentale dove essere completamente concentrati è conditio sine qua non: questa è la dimensione di coloro che ascoltano un podcast.


I podcast sono una consolidata forma di intrattenimento audio digitale che ha recentemente sperimentato un boom inimmaginabile. Si possono ascoltare durante una passeggiata o dentro le mura di casa mentre si svolgono le faccende domestiche, mentre si guida per andare a lavoro o la mattina mentre ci si prepara. C’è chi  li ascolta mentre fa colazione e chi prima di addormentarsi. I podcast sono entrati a far parte della vita di ognuno di noi avendo un successo mai visto e soprattutto generando un livello di attenzione e un coinvolgimento difficilmente riscontrabili in altri contesti. 

Studi dimostrano, infatti, che niente genera attenzione tanto quanto i podcast: Neuro-Insight ha misurato l’attività cerebrale degli utenti che ascoltano diversi tipi di audio, ed è risultato che con l’ascolto di podcast l’impegno aumenta del 27 per cento rispetto ai social media, del 23 per cento rispetto alla TV e del 9 per cento rispetto ai video digitali e ai media audio tradizionali. 

I podcast guidano, dunque, quello che si può definire intrattenimento digitale, con numeri in crescita che non possono lasciare indifferenti brand e aziende. Si pensi che l’audio digitale è l’attività al primo posto su mobile per tempo trascorso superando i social media, i video e i videogiochi (fonte eMarketer, aprile 2021). Secondo la ricerca di Sonic Science, la potenza unica dell’audio digitale è data dall’interattività e dalla personalizzazione e questo significa un’enorme opportunità per attirare l’attenzione di potenziali consumatori. A differenza della radio tradizionale, l’audio digitale consente di personalizzare ciò che si sta ascoltando affinché sia collegato a interessi specifici. 

Il podcast è uno strumento super potente che permette di raggiungere tutti coloro che non possono (o non vogliono) restare incollati a uno schermo e intrattenerli per un tempo decisamente più lungo di un contenuto video. Chi ascolta il contenuto lo fa quando vuole, quando è pronto, quando è rilassato o quando fa altro.

È questo il vero successo dei podcast: contenuti personalizzati e ascoltabili quando si è  predisposti all’ascolto. Ascoltare podcast è facilissimo. Ogni smartphone possiede un’applicazione. I migliori contenuti trovano orecchie nei canali più cool come Spotify, Itunes, Spreaker, Soundcloud e sono ripresi dai media, consigliati dai siti, diffusi attraverso i social network grazie ai relativi “tag” che li accompagnano, in pratica basta guardarsi attorno… con orecchie attente!

Podcast per tutti i gusti

Quale podcast fa per me? Ne esistono davvero tantissimi e per tutti i gusti. La crescente attenzione verso i podcast ha fatto sì che l’offerta sia davvero infinita riguardo i più svariati argomenti: dalla storia al cinema, dall’editoria ai fumetti, dalla filosofia al true crime.

Tra i più famigerati troviamo Veleno un reportage in sette puntate (più extra) di Pablo Trincia e Alessia Rafanelli che racconta l’agghiacciante caso di alcuni bambini sottratti alle rispettive famiglie una ventina di anni fa, nella provincia di Modena. Per gli amanti della cultura pop troviamo Wired Play, una finestra su tutte le novità della cultura pop, dai libri ai fumetti, dai film alle serie TV. Per chi ama il cinema non può perdersi Ricciotto, prodotto dal network Querty, che ormai vola verso le quattrocento puntate e non accenna a fermarsi. Per chi cerca qualcosa di più impegnativo con un focus sulla storia c’è Bistory.

Tra i podcast più interessanti segnaliamo: #100cosebelle, che tenta la coraggiosa impresa di trovare almeno dieci cose belle in cose brutte assortite, tipo i coinquilini molesti, gli appuntamenti combinati, l’inferno e “gli adolescenti saputi”; Daily Cogito è ai primi posti di tutte le classifiche, un progetto molto interessante che si serve della filosofia per indagare l’attualità; Abisso editoriale, il podcast sull’editoria un ottimo ascolto per chiunque ami leggere, in qualsiasi forma, e voglia saperne di più del meraviglioso e inquietante mondo dei libri; RetroWired il podcast che racconta il passato di internet, ma con lo sguardo rivolto al presente; Quasidì che racconta le difficoltà di crescere e vivere in modo responsabile; Vita tra i paperi, condotto da  Valentina De Poli, storica direttrice di Topolino ci parla di questo personaggio così amato e speciale; Morgana sulle le donne anticonvenzionali “un po’ fate e un po’ streghe”.

E ancora, Caffé Design dove tre amici parlano di design in tutte le sue varianti, forme e misure, facendo tra l’altro ridere un sacco; Ti mando la posizione, il podcast che in ogni puntata parte da un indirizzo per raccontare, una storia; infine, per chi vuole guardare lontano c’è Wired Future un podcast incentrato sulle smart city trattando vantaggi, sfide e insidie che il futuro riserva alle nostre città.

Insomma, questi sono solo alcuni esempi di cosa potete trovare cercando di ascoltare un podcast. Impossibile non trovarne uno in linea con i vostri interessi.

Repubblica ci parla dei podcast

«I prodotti di audio entertainment, ovvero podcast, audiolibri, serie audio, piacciono sempre di più agli italiani. In modo particolare i podcast nel nostro paese nel 2020 sono stati ascoltati almeno una volta da quasi 14 milioni di persone. Ben 1,8 milioni in più rispetto all’anno scorso e quasi 4 milioni in più rispetto al 2018. A dirlo è una recente ricerca Nielsen commissionata da Audible, società di Amazon che li produce e li distribuisce. Uno studio che spiega come in parte anche il lockdown della scorsa primavera ha contribuito a far crescere l’apprezzamento nei loro confronti da parte di un connazionale su quattro.“L’industria del podcast sta migliorando in qualità e quantità di offerta», racconta Francesco Bono, content director di Audible per l’Italia. 

«Analizzando i social, ascoltando le richieste dei nostri clienti che ci segnalano un autore o un esperto, – spiega – abbiamo individuato personaggi apprezzati dal nostro pubblico, e storie coinvolgenti raccontate attraverso le voci dei nostri circa 300 narratori, ma anche personaggi che avevano cose interessanti da dire». 

Qualità è la parola d’ordine per avere successo. «Fare un podcast non significa mettersi a registrare un file audio. Quelli su cui abbiamo investito di più – afferma Bono – sono quelli che funzionano meglio, quelli più ascoltati». 

Ed ecco che tra i prodotti di solito più apprezzati e ricercati dagli utenti ci sono i contenuti originali. «Su Audible – commenta il manager – proponiamo per esempio podcast sulle storie di vite straordinarie come quella di Gianfranco Franciosi, ‘Il meccanico dei narcos’, o di Karim Franceschi, italiano che ha combattuto l’Isis a Kobane, e ancora storie di persone comuni sopravvissute a terribili tragedie che hanno avuto la forza di rialzarsi e ritrovare la voglia di continuare a vivere la propria vita raccontate come in ‘Buio’ di Pablo Trincia. […] Anche i contenuti per bambini, utilizzati come intrattenimento dalle famiglie in questo particolare momento storico – assicura Bono – hanno incrementato i risultati positivi».

Elisa True Crime: se tuo marito non ti ascolta, puoi fare dei podcast

Nasce proprio così per caso, la storia di Elisa che, ad oggi, ha portato a un podcast e un canale YouTube dedicati ai fatti di cronaca nera con ascolti da record. Elisa De Marco, in arte Elisa True Crime, studia la mente dei criminali anche per cogliere segnali utili alle potenziali vittime.

Elisa De Marco, 33 anni di origini torinesi, come l’accento denuncia nitidamente, su YouTube ha raggiunto i 650 mila iscritti, il suo podcast è riuscito a svettare in tutte le classifiche di streaming, superando voci ben più popolari. Un successo clamoroso, acciuffato in un paio di anni, da quando nel 2020, in pieno lockdown, ha aperto un canale di video nel quale raccontava storie di nera dal suo appartamento di Shanghai.

«Ci siamo trasferiti lì da Hong Kong per il lavoro di mio marito, che faceva il direttore commerciale per una catena d’abbigliamento. Una settimana dopo il nostro arrivo è scoppiato il covid. Per me era impossibile lavorare: già normalmente, lì, è complicato per i visti, si figuri durante la pandemia. Non sono una abituata a stare con le mani in mano: seguivo molti canali americani di storie criminali, ma quando volevo raccontare a mio marito le vicende che mi avevano colpito di più, lui non ne voleva sapere. Gli mettevano troppa ansia, diceva. Ho pensato: “Sai che c’è? Mi troverò un pubblico che voglia ascoltarle”. E così è stato. Mi è sempre piaciuto, fin da piccola, raccontare storie. Per me tutto può essere una storia».

Le storie raccontate da Elisa De Marco nel suo canale Elisa True Crime sono ormai diventate un appuntamento imperdibile per centinaia di migliaia di persone, per questo ha deciso di raccogliere le storie non trattate in un libro, il suo primo libro. 

Elisa ha inoltre deciso di raccogliere vicende di cronaca nera da lei mai indagate prima d’ora: dalla Corea di Yoo Young-Chul, il killer dall’impermeabile giallo, all’omicidio di Katarzyna Zowada, di cui fu ritrovato soltanto un brandello di pelle tra le acque della Vistola, in una storia che sembrava uscita direttamente dalle pagine del Silenzio degli innocenti. Dal caso dei McStay, un’intera famiglia scomparsa improvvisamente nel nulla, a quello di Danilo Restivo, rimasto in libertà per diciotto anni prima di essere condannato a trent’anni di reclusione per l’omicidio di Elisa Claps. Un’antologia da brivido raccolta e narrata dalla signora del crime italiano che non si potrà fare a meno di leggere.

Spotify cosa consiglia?

La podcastmania è esplosa ovviamente anche in Italia ma come navigare nell’infinità di proposte? Tra segnalazioni di utenti e classifiche su Spotify emergono otto migliori podcast di questo periodo.

La Zanzara condotto da Giuseppe Cruciani e David Parenzo racconta l’attualità senza filtri, senza censure, senza tagli alle opinioni; 

Muschio Selvaggio il podcast dedicato a temi di cultura e società, con ospiti diversi ad ogni puntata e prodotto da Fedez e Luis Sal; 

Lezioni e conferenze sulla Storia a lezione di storia con il professor Alessandro Barbero dal Medioevo all’Età Contemporanea, un podcast che raccoglie interventi e conferenze del professore più amato d’Italia; 

Profondo nero che ha per protagonisti tutti assassini italiani; 

Mi fido di lei – Le parole di Giovanni Falcone. A trent’anni dalla strage di Capaci, il Corriere della Sera ha realizzato un podcast in cinque puntate scritto da Alessandra Coppola e Luca Lancise con Fondazione con il Sud. Partendo dal dattiloscritto originale dei 22 pranzi tra Giovanni Falcone e Marcelle Padovani (autrice di Cose di cosa nostra), il podcast ricostruisce, con le parole stesse di Falcone, la sua capacità di decifrare la mafia, di comprenderla a fondo come uomo e siciliano per poterla lucidamente combattere. Racconta la sua eredità, per lo Stato e le nuove generazioni, attraverso il riutilizzo sociale dei beni confiscati ai mafiosi.

L’Allena-Mente un podcast-viaggio attraverso tecniche e benefici di una buona comunicazione con gli altri e con sé stessi. In ognuna delle puntate Laura Antonini e Alessandro Mora guidano gli ascoltatori, attraverso aneddoti, esperimenti ed esercizi pratici, per imparare le più efficaci strategie per gestire al meglio i propri stati d’animo e allenare l’atteggiamento mentale più utile per raggiungere gli obiettivi che ci si è prefissati e vivere (o quantomeno tentare) nel benessere.

Al settimo posto, tra i podcast più ascoltati del periodo, troviamo Indagini, il cui nome riassume perfettamente il contenuto del podcast.

Infine, da non perdersi, Fottuti Geni, il podcast irriverente ma rispettoso che racconta le grandi figure che hanno cambiato la nostra evoluzione, la storia dei talenti che hanno incontrato l’ambiente culturale perfetto per poter modificare la traiettoria della nostra cultura e della nostra civiltà.

Vi è venuta voglia di ascoltare un podcast? Non perdete tempo e mettete le cuffiette.


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