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Bilancio UE 2024, il Consiglio e il Parlamento europeo trovano l’accordo

Lo scorso 11 novembre, il Consiglio dell’UE e il Parlamento europeo hanno raggiunto l’accordo sul Bilancio annuale 2024. Analizziamo i dettagli.


L’elaborazione del bilancio annuale dell’Unione Europea (UE) costituisce una tappa fondamentale per il corretto finanziamento delle politiche e dei programmi comunitari, poiché stabilisce tutte le entrate e le spese che l’UE dovrà affrontare in un determinato esercizio. Si tratta di una funzione – quella di bilancio – che trova la sua disciplina nel Trattato sul Funzionamento dell’Unione Europea (TFUE), il cui art. 314 statuisce che «il Parlamento europeo e il Consiglio, deliberando secondo una procedura legislativa speciale, stabiliscono il bilancio annuale dell’Unione in conformità delle disposizioni in appresso».

Quali sono le caratteristiche del bilancio annuale?

Come anticipato in precedenza, il bilancio annuale dell’UE indica le voci di spesa e di entrata che riguardano un singolo esercizio. Tali voci vengono individuate entro i limiti – definiti “massimali” – previsti nell’ambito del Quadro Finanziario Pluriennale (QFP o bilancio a lungo termine), anche se, per prassi, le Istituzioni comunitarie tendono a stabilire un ammontare inferiore, così da avere un margine di azione in ipotesi di emergenza o necessità impreviste.

La conformità del bilancio annuale con il QFP risulta di notevole importanza, poiché quest’ultimo allinea le spese con le priorità politiche dell’UE, accresce la prevedibilità delle finanze dell’Unione per i cofinanziatori e i beneficiari, nonché fissa i massimali delle uscite da effettuare ogni anno. In altri termini, nell’ottica di assicurare la disciplina di bilancio, il QFP ha l’obiettivo di fornire un quadro stabile e sano dell’UE in chiave finanziaria di lungo termine.

Nell’ambito dei massimali di spesa, un ruolo importante è assunto dagli impegni e dai pagamenti. Per quanto concerne i primi, si fa riferimento agli obblighi giuridici — come contratti o sovvenzioni — che l’UE può contrarre in un determinato anno e il cui totale degli importi non deve necessariamente essere versato lo stesso anno, potendo essere soggetto a dilazione negli esercizi successivi. I pagamenti, invece, rappresentano quelle spese effettivamente realizzate dall’Unione, al fine di rispettare proprio gli impegni assunti nello stesso anno o in anni precedenti.

Nonostante le indicazioni dei massimali di spesa, il QFP – e, di conseguenza, il bilancio annuale – richiede un certo grado di flessibilità per il suo corretto funzionamento, tale da renderlo il più possibile resiliente nei confronti delle crisi impreviste. Ciò può realizzarsi attraverso la predisposizione di strumenti di emergenza, per consentire l’uso del denaro nei settori in difficoltà. Basti pensare, a titolo di esempio, alla riserva di adeguamento alla Brexit, introdotta per sostenere gli Stati membri e i settori economici maggiormente colpiti dall’uscita del Regno Unito dall’UE.

Come viene adottato il bilancio annuale dell’UE?

Per quanto concerne la procedura di adozione del bilancio annuale dell’Unione, disciplinata dall’art. 314 TFUE, il primo passo riguarda la presentazione di una proposta da parte della Commissione europea. Ai sensi della predetta disposizione, l’Istituzione comunitaria sopra richiamata deve assolvere a tale compito entro e non oltre «il 1° settembre dell’anno che precede quello dell’esecuzione del bilancio».

La proposta va presentata al Consiglio dell’UE e al Parlamento europeo, i quali – nell’ambito di tale procedura – agiscono su un piano di parità. Nel dettaglio, ricevuto il progetto di bilancio annuale dalla Commissione, il Consiglio adotta la propria posizione nel merito, comunicandola all’Europarlamento, il quale potrà aderire alla suddetta posizione o non deliberare e, allora, il bilancio risulterà adottato; oppure, proporre degli emendamenti. 

Nell’ipotesi in cui sussistano opinioni divergenti tra le due Istituzioni comunitarie, viene convocato un comitato di conciliazione, composto dai «membri del Consiglio o i loro rappresentanti ed altrettanti membri rappresentanti il Parlamento europeo», con il compito di raggiungere un accordo su un progetto comune di bilancio, entro il termine di 21 giorni dalla convocazione. In tale contesto, la Commissione prende parte ai lavori del comitato e assume «ogni iniziativa necessaria per favorire un ravvicinamento fra la posizione» delle Istituzioni coinvolte nella procedura.

Nell’ipotesi in cui il compromesso venga raggiunto, il Consiglio e l’Europarlamento dovranno procedere all’approvazione formale del bilancio annuale entro il termine di 14 giorni; in assenza di un accordo, invece, la Commissione europea viene chiamata a presentare un nuovo progetto. Nel caso in cui il bilancio non risulta adottato entro l’inizio dell’anno di riferimento, entra in vigore il regime dei dodicesimi provvisori: in particolare, le spese effettuate mensilmente per capitolo di bilancio non possono superare un dodicesimo degli stanziamenti aperti nel bilancio dell’esercizio precedente o nel progetto di bilancio proposto dalla Commissione, a seconda dell’importo meno elevato.

Il bilancio UE per il 2024

Lo scorso 11 novembre, il Consiglio dell’UE e il Parlamento europeo hanno raggiunto un accordo sul bilancio annuale dell’Unione per il 2024. Nel dettaglio, le predette Istituzioni comunitarie hanno previsto un ammontare di spesa relativo agli impegni pari ad 189.385,4 milioni di euro e un totale di pagamenti di 142.630,3 milioni, divisi secondo lo schema che si riporta di seguito:

Fonte: Consiglio dell’Unione Europea, www.consilium.europa.eu

Come spiegato nel paragrafo precedente, spetta adesso al Consiglio dell’UE e al Parlamento europeo approvare il compromesso raggiunto entro il termine di 14 giorni. Il progetto comune di bilancio tiene in debito conto delle azioni promosse al fine di favorire la ripresa dalla pandemia da COVID-19 nel quadro del Next Generation EU e si inserisce nell’ambito del QFP 2021-2027.


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