franchino DJ

Franchino e la magia dei clubbing nell’Italia di fine anni ‘90

Franchino, un vocalist, un cantastorie, un druido: ha portato la magia nelle serate club di fine anni ‘90, rivoluzionando il mondo delle serate di musica house. 


Lo scorso 19 maggio ci ha lasciati lo storico vocalist Franchino, la cui voce ha segnato in maniera indelebile la storia della cultura clubbing in Italia. Si è spento all’età di 71 anni dopo una malattia che lo ha tenuto in ospedale per molti giorni. L’annuncio è apparso sulla pagina Instagram: “Con immensa tristezza e profondo dolore, la famiglia e gli amici più stretti comunicano la scomparsa dell’amato Franchino, che si è spento oggi, dopo alcune settimane di ricovero in ospedale”.

Un annuncio che ha lasciato un’intera generazione con il cuore spezzato: è doveroso per le generazioni più recenti conoscere questo pezzo di storia.

Il mondo del clubbing e le novità in Italia

La cultura clubbing è quella legata alle serate in discoteca che nel periodo tra la metà degli anni ‘90 e Duemila erano delle vere maratone musicali danzanti: mezzanotte/mezzogiorno, 12 ore continuative di musica. Ed è in queste serate che nasce la Magia di Franchino. In un panorama dove in Italia arrivava lo scenario musicale dal Regno Unito, la magia di Franchino ne restituiva una sfumatura più mediterranea, ridonando una seconda vita a questo genere musicale ballabile.

Lo storico vocalist, dopo aver lasciato la sua Sicilia, cresce musicalmente in Toscana: di notte fa il dj e lo speaker e di giorno il parrucchiere. Sono gli anni ‘80 e, assecondando il suo amore per la musica, parte per il Brasile dove mette su una band blues, a sud di Bahia. La sua curiosità lo porta a conoscere ed esplorare altri campi musicali ed è ad Ibiza, l’isola che non dorme mai, che conosce l’House Music, fra Pacha e Amnesia, le due discoteche più popolari di allora.

Questa nuova visione lo porta ad abbandonare il ruolo di dj, ma a mantenere il suo amore per il canto, dunque è lì che arriva il primo flash (come ha sempre amato definirlo). Sarebbe entrato nel mondo della musica elettronica, ma a modo suo.

Il microfono la bacchetta magica di Franchino

Ci sono incontri che ti cambiano la vita, ed è quello che succede a Franchino quando incontra il popolare dj Miky “il Delfino” nel 1992, che lo porta con sé alla discoteca Imperiale di Tirrenia. Franchino prenderò il microfono in mano senza timore ed il resto è “Magia”. Questa parola diventa un vero e proprio marchio di fabbrica del vocalist che lo porta a cambiare la narrazione del mondo dell’elettronica.

In quegli anni Franchino lavora a stretto contatto con Joy Kitikonti, Zicky, Leonardo Brogi, Ricky Le Roy e Mario Più, tutti dj portati dall’Imperiale, all’Insomnia Disco Acropoli d’Italia in provincia di Pisa. Inoltre con loro fonda nel 1997 un’etichetta discografica: la Metempsicosi.

Franchino era una luce, una guida durante le serate clubbing, il narratore del mondo notturno, il druido. Aveva una capacità incredibile di creare mondi fantastici tramite le sue parole che accompagnavano quella musica martellante, quell’innalzarsi incontrollato dei bpm che si fondevano perfettamente con le sue storie creando dei veri e propri scenari psichedelici: “Amalgamare la musica con le parole: questo è il compito di un vocalist. Il vocalist non deve rompere le palle, il vocalist deve raccontare una filosofia di vita e di musica”, queste le parole di Franchino stesso ad un’intervista a RVT2.

La malattia, la ripresa e il declino del clubbing

Nel bel mezzo del sogno del vocalist Franchino arriva purtroppo una malattia che lo segnerà per tutta la vita, nonostante la ripresa. Un brutto carcinoma che lo mette KO per qualche tempo, ma da cui riuscirà a risollevarsi se pur molto cambiato. Una delle sue cure fu tornare a prendere il microfono in mano: più debole, più provato, ma pur sempre con le sue storie da raccontare.

Tra il 2009 e il 2014 comincia un periodo difficile per le serate da club, per via della diffusa concorrenza di grandi e piccoli festival. 

Franchino e la cultura clubbing rimangono un’eredità trasmessa anche alle generazioni postume che comunque sono venute a conoscenza della sua creatività, pur non avendola vissuta. Cosa rimane di tutto questo? Rimarranno eterne alcune delle sue storie come Pollicino che era tra le più popolari. Anche se il suo corpo non è più tra noi, ci ha lasciato per sempre oltre al suo ricordo, la sua Magia.

... ...