Pomelia, la pianta regina di Palermo

Pomelia, la pianta regina di Palermo tramandata da madre in figlia

Alzando lo sguardo per le strade di Palermo tutti i balconi erano pieni di pomelie, sia per la loro bellezza ed il profumo inebriante, ma anche perché era assolutamente vietato tenerle in casa. 


Conosciuta anche con il nome di “Frangipani” o “Plumeria”, la pomelia arriva in Sicilia nella seconda metà del Settecento: ad importarla furono gli inglesi, via mare, che la portarono direttamente all’Orto Botanico di Palermo. Nonostante questa pianta richieda un clima discretamente esigente (tendenzialmente tropicale) cede al fascino di Palermo e comincia lentamente la sua diffusione. Ecco quindi che questo fiore seducente e attrattivo viene immediatamente incluso nella tradizione siciliana. 

La pomelia sui balconi siciliani

Dopo la loro importazione, le strade di Palermo erano pervase dal profumo inebriante delle pomelie, presenti in tutti i balconi dei palazzi nobiliari e non. 

Generalmente, ogni famiglia teneva una sola pianta di pomelia, che custodiva gelosamente tramandandola di generazione in generazione: ai tempi, infatti, non era possibile acquistarle, e l’unico esemplare andava curato e conservato il più possibile. 

La pianta doveva rigorosamente stare in balcone perché altrimenti avrebbe portato sventura al matrimonio delle figlie. In realtà questa pianta necessita della luce naturale del sole per crescere rigogliosa, ma l’idea di un futuro matrimonio incerto sembrava funzionare perfettamente da monito.

Pomelia, la pianta regina di Palermo

Da madre in figlia: una tradizione al femminile

Nei momenti importanti di “passaggio”, come un matrimonio o il cambio di una casa, nelle famiglie siciliane c’era una tradizione tutta al femminile: la madre donava una talea alla figlia in segno di fertilità e buon auspicio. In quel momento la pomelia rappresentava il suo nuovo futuro, ed era importante che la piantasse e se ne prendesse cura, per poi tramandarla a sua volta. Un vero e proprio rito di crescita che segnava le giovani donne, introdotte nel mondo adulto (come nel caso della pigna siciliana).

Nelle altre parti del mondo la pomelia ha diversi significati: in Thailandia vengono poste vicino tombe e templi sacri, in Polinesia è un simbolo di immortalità e buon auspicio (per questo vengono realizzate delle collane da regalare ai visitatori).

In Sicilia, soprattutto a Palermo però, la pomelia ha trovato la sua “casa” culturale, e ancora oggi è presente in numerosissimi balconi o in bouquet di giovani spose amanti della tradizione.

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