Bonus 200 euro, a chi spetta e i requisiti per richiederlo

Una breve guida sui soggetti beneficiari e sui requisiti per richiedere il bonus di 200 euro previsto dal cosiddetto “Decreto aiuti” (DL 50/2022).


Con il DL 50/2022 il Governo ha disposto il riconoscimento di un bonus una tantum dal valore di 200 euro che interesserà una platea di circa 31 milioni di persone: ne potranno beneficiare lavoratori dipendenti, percettori di pensione, di Reddito di cittadinanza, disoccupati, collaboratori domestici, lavoratori stagionali, lavoratori con contratto intermittente, titolari di rapporti di collaborazione coordinata e continuativa, lavoratori dello spettacolo, lavoratori autonomi ex art. 2222. L’indennità in questione interesserà anche lavoratori autonomi e professionisti, seppur la modalità di fruizione non è ancora chiara e se ne attende il decreto attuativo. 

Precisiamo che l’indennità una tantum non è cedibile, né sequestrabile, né pignorabile e non costituisce reddito ai fini previdenziali o fiscali.

Lavoratori dipendenti

L’indennità una tantum sarà erogata con il cedolino paga di luglio, sia che si tratti di un contratto a tempo pieno sia che si tratti di un contratto a tempo parziale. Con una recente Circolare, l’Inps ha chiarito che il datore dovrà riconoscere il bonus non solo ai lavoratori a tempo indeterminato, ma anche a quelli a tempo determinato in forza nel mese di luglio.

Il requisito per esserne beneficiari è particolare, perché la legge non pone un limite esplicitamente reddituale, bensì previdenziale: per poterlo ricevere, il DL 50/2022 ha disposto che il dipendente deve aver percepito nel primo quadrimestre dell’anno in corso – gennaio, febbraio, marzo, aprile – e almeno per un mese, la riduzione di 0,8 punti percentuali dell’aliquota contributiva a carico del lavoratore. 

Consapevoli però del rischio di lasciare fuori dal beneficio del bonus un buon numero di lavoratori, la circolare Inps n. 73 ha precisato che, a seguito di parere del Ministero del Lavoro e delle politiche sociali, tale periodo di riferimento è esteso fino al giorno precedente alla pubblicazione della suddetta circolare, ovvero fino al 23 giugno 2022.

Il datore di lavoro, mensilmente, trattiene al lavoratore l’aliquota pari al 9,19 per cento (per alcuni lavoratori la percentuale potrebbe essere più alta) dell’imponibile previdenziale ai fini pensionistici e la versa all’Inps tramite il modello delega F24. Per andare incontro alle difficoltà economiche, il Governo ha riconosciuto, solo per il 2022, la riduzione della percentuale di 0,8 punti, facendo sì che il netto in busta paga per il lavoratore sia leggermente più alto. Non tutti, però, possono usufruire di questa riduzione: per semplicità, diremo che l’imponibile previdenziale mensile deve essere di un importo inferiore a 2693,00 euro.

bonus 200 euro

Se dunque il lavoratore ha avuto diritto a tale riduzione almeno in un mese nel periodo di riferimento sopra indicato, potrà beneficiare dell’indennità una tantum di 200 euro. 

Il decreto legge aggiunge, inoltre, che i lavoratori dipendenti non devono essere titolari di altri trattamenti pensionistici né beneficiari del Reddito di cittadinanza. Proprio per tale motivo, il datore di lavoro erogherà automaticamente il bonus in busta paga previa autodichiarazione da parte del lavoratore.

L’autodichiarazione ha una sua finalità ben precisa, cioè quella di evitare di percepire più volte il bonus per poi ritrovarsi a doverlo restituire. L’indennità è erogata una tantum, il che vuol dire che deve essere riconosciuta da un solo soggetto e percepita dal beneficiario una volta soltanto. Per questo si raccomanda ai lavoratori dipendenti di verificare le condizioni richieste. 

L’indennità è riconosciuta anche ai lavoratori che, sussistendo un rapporto di lavoro a tempo determinato o indeterminato, abbiano nel mese di luglio una retribuzione azzerata in virtù di eventi tutelati (maternità, Cigo/Cigs, congedi, CISOA) e ai dipendenti titolari di più rapporti di lavoro. Anche in questo caso, è opportuno che i lavoratori decidano da quale datore di lavoro voler ricevere il bonus, per evitare in un secondo momento di doverlo restituire a seguito di controllo da parte dell’Inps. 

Lavoratori domestici

L’indennità una tantum spetta ai lavoratori domestici a condizione che il rapporto di lavoro risulti in essere alla data del 18 maggio 2022. L’erogazione è effettuata direttamente dall’Inps, previa presentazione della domanda all’Ente previdenziale. I lavoratori domestici, inoltre, all’atto della presentazione della domanda, non devono essere titolari di attività di lavoro dipendente non riconducibile alla gestione del lavoro domestico e di uno o più trattamenti pensionistici. 

Ai fini dell’accoglimento della domanda, il lavoratore domestico deve avere, per l’anno 2021, un reddito personale assoggettabile a Irpef non superiore a 35.000 euro. Ai fini del pagamento, il richiedente dovrà indicare le modalità di accredito selezionando tra codice Iban per bonifico bancario o postale, accredito su libretto postale o bonifico domiciliato o anche il pagamento in contanti presso lo sportello delle Poste. L’Iban deve essere associato a un conto intestato al richiedente l’indennità.

È possibile presentare domanda dal 20 giugno 2022 e fino al 30 settembre 2022. Per tutti coloro che non sono in possesso dello Spid, della Carta d’identità elettronica o della Carta nazionale dei servizi, per accedere al sito dell’Inps per presentare la richiesta, è possibile farsi assistere dagli Istituti di Patronato.

Pensionati

Il Bonus 200 euro è riconosciuto con la mensilità di luglio 2022 a tutti i soggetti che presentano congiuntamente i seguenti requisiti:
– essere residenti in Italia alla data del 1° luglio 2022;
– essere titolari di almeno un trattamento pensionistico con decorrenza entro il mese di giugno 2022;
– avere avuto nel 2021 un reddito ai fini Irpef non superiore a 35.000 euro.

Dal reddito sono esclusi: i trattamenti di fine rapporto comunque denominati, il reddito della casa di abitazione e le competenze arretrate sottoposte a tassazione separata. Almeno un trattamento pensionistico vuol dire che i soggetti devono essere titolari di pensione o assegno sociale, pensione o assegno per invalidi civili, ciechi e sordomuti, trattamenti di accompagnamento alla pensione. Anche in questo caso, l’indennità sarà erogata direttamente dall’Inps o dall’Ente che eroga la pensione senza necessità che i soggetti debbano presentare alcuna domanda. 

Percettori di Naspi, Dis-coll e disoccupazione agricola

Il DL 50/2022 prevede l’erogazione d’ufficio da parte dell’Inps del bonus nel mese di giugno 2022 per i percettori di Naspi, Dis-coll, di disoccupazione agricola di competenza dell’anno 2021, nonché a favore dei lavoratori che hanno beneficiato dell’indennità Covid-19 di cui al DL 41/2021 e al DL 73/2021.

Per i percettori di Naspi, Dis-coll e disoccupazione agricola l’unico requisito richiesto è di essere titolari del trattamento di disoccupazione nel mese di giugno 2022. L’Inps precisa che l’indennità una tantum non è invece riconosciuta ai percettori della Naspi in forma anticipata. Il bonus è erogato d’ufficio nella mensilità di riferimento.

Per i beneficiari dell’indennità Covid-19, l’indennità è riconosciuta ai lavoratori appartenenti alle categorie di seguito riportate, qualora siano stati beneficiari dell’indennità di cui al DL 41/2021 e al DL 73/2021:

– lavoratori dipendenti stagionali e lavoratori in somministrazione dei settori del turismo e degli stabilimenti termali; 
– lavoratori dipendenti stagionali e lavoratori in somministrazione appartenenti a settori diversi da quelli del turismo e degli stabilimenti termali;
– lavoratori intermittenti;
– lavoratori autonomi occasionali;
– lavoratori incaricati alle vendite a domicilio; 
– lavoratori dipendenti a tempo determinato dei settori del turismo e degli stabilimenti termali;
– lavoratori dello spettacolo.

Per fruire del beneficio non deve essere presentata alcuna domanda, ma lo stesso sarà erogato d’ufficio dall’Inps e con le stesse modalità di pagamento dell’indennità Covid-19 già riconosciuta.

Lavoratori titolari di contratti di collaborazione coordinata e continuativa

Il bonus spetta ai rapporti di co.co.co. il cui contratto sia attivo alla data del 18 maggio 2022. A questo devono essere aggiunti altri requisiti: iscrizione alla gestione separata Inps, non essere titolari di altri trattamenti pensionistici, non essere iscritti ad altre forme di previdenza obbligatoria e avere un reddito nel 2021 derivante da rapporti di lavoro con collaborazione coordinata e continuativa non superiore a 35.000 euro.

L’indennità è erogata dall’Inps previa presentazione della domanda on line sul sito dell’ente previdenziale da parte dell’interessato a partire dal 20 giugno 2022 e fino al 31 ottobre 2021.

Lavoratori stagionali, a tempo determinato e intermittenti

Il comma 13 dell’art. 32 del decreto legge dispone l’indennità anche per stagionali, a tempo determinato – anche del settore agricolo – e intermittenti, a patto che nel 2021 possano far valere almeno 50 giornate lavorative. Anche in questo caso, vale il limite reddituale ai fini Irpef per l’anno precedente non superiore a 35.000 euro. Il bonus è erogato dall’Inps previa presentazione della domanda da parte dell’interessato sul sito dell’ente previdenziale dal 20 giugno 2022 al 31 ottobre 2022.

Lavoratori dello spettacolo

Il bonus è pensato anche per i lavoratori dello spettacolo iscritti al proprio Fondo pensione. L’indennità è erogata dall’Inps, previa domanda da parte dell’interessato, a condizione che il lavoratore possa far valere almeno 50 giornate di contribuzione versata e un reddito ai fini Irpef per l’anno 2021 non superiore a 35.000 euro.

Lavoratori autonomi occasionali

Per i lavoratori autonomi occasionali, senza partita IVA e non iscritti ad altre forme previdenziali obbligatorie, il bonus spetta a condizione che nel 2021 siano stati titolari di contratti di lavoro autonomo occasionale ai sensi dell’art. 2222 c.c. Per poterne fare richiesta, i soggetti devono poter far valere almeno un contributo mensile nel 2021 e devono essere iscritti alla Gestione separata Inps. Il bonus è erogato direttamente dall’Istituto previdenziale previa presentazione della domanda tramite il sito dell’ente.

Titolari di reddito di cittadinanza

I beneficiari della misura riceveranno l’importo di 200 euro nella competenza di luglio, unitamente alla rata mensile. Il decreto legge sottolinea, tuttavia, che l’indennità non sarà riconosciuta se all’interno del nucleo familiare è presente almeno un componente beneficiario dell’indennità per il tramite di altra erogazione di cui sopra.


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Mariangela Pullara

Agrigentina, ma palermitana di adozione. Cresciuta a pasta e libri: la Fenomenologia dello Spirito di Hegel e lo Statuto dei lavoratori sono i miei romanzi preferiti.