Ana Brnabic: la sorprendente Premier della Serbia

La Serbia, paese patriarcale, omofobo, nazionalista e conservatore, ha dato una svolta alla sua storia.

Dopo che lo scorso agosto per la prima volta nel governo era entrata una ministra omosessuale, ora per la prima volta quella ministra è stata designata alla carica di Premier. Ana Brnabic, 42 anni, a capo del ministero della Pubblica amministrazione, lesbica dichiarata e prima donna nella storia del Paese ex jugoslavo a diventare primo ministro, ha ricevuto l’incarico di formare il nuovo governo dal neopresidente Aleksandar Vučić, premier uscente e leader dello Sns, il partito riformista-europeista di maggioranza . “Non è stata una decisione facile, ma sono convinto che Ana Brnabic abbia le qualità e la preparazione per portare avanti il programma di governo, proseguire nelle riforme, progredire sulla strada dell’integrazione del nostro paese nell’Unione europea e continuare a migliorare l’immagine internazionale della Serbia”; queste le parole del Presidente  Vučić nella conferenza stampa in cui ha annunciato la sua scelta. L’annuncio della scelta della Brnabic alla guida del governo, non è ovviamente passato inosservato: hanno esultato le organizzazioni che si battono per i diritti delle persone omosessuali in Serbia, “il Presidente ha scritto una nuova pagina nella storia della democrazia serba”, hanno spiegato dopo la notizia.

Nativa di Belgrado, Ana Brnabic è un’esperta di economia e management con un master in marketing conseguito alla Hull University nel Regno Unito. Alle spalle ha un’esperienza di oltre dieci anni in attività con organizzazioni internazionali, fondi di investimento stranieri, enti locali, operando sia nel settore pubblico che nel privato. Nel 2013 le è stato assegnato il Premio “Business Lady of the Year”, mentre nel Maggio scorso ha ricevuto, per il suo impegno a favore delle persone Lgbt nella lotta contro omofobia e discriminazioni, il riconoscimento “Duga” (Arcobaleno), un premio istituito cinque anni fa dal Gay Strait Alliance con l’obiettivo di difendere e promuovere i diritti della popolazione Lgbt in Serbia, un Paese dove, al pari del resto dei Balcani, gli omosessuali trovano quotidianamente molte difficoltà a vivere liberamente la propria identità sessuale. Dal 2010 e per tre anni consecutivi a Belgrado è stato vietato il Gay Pride, dopo che le forze di estrema destra attaccarono duramente i manifestanti. Dal 2014 la parata ha avuto luogo nuovamente, sotto il controllo delle forze dell’ordine.

Nonostante la sua nomina non arrivi come risultato di elezioni parlamentari ma in virtù del necessario passaggio di consegne dopo le presidenziali, si tratta di un evento di straordinaria importanza. “Sarà un onore servire il mio paese e guiderò il governo in modo corretto e responsabile, lavorando con rispetto e amore” ha dichiarato Ana Brnabić subito dopo essere stata nominata, aggiungendo “lavorerò insieme agli altri ministri per ottenere un obiettivo più grande delle singole individualità”. La Brnabić aveva ricevuto il sostegno della Chiesa Ortodossa Serba, che è invece solitamente caratterizzata da un approccio conservativo e in favore della “famiglia tradizionale”.

Dal punto di vista politico, Ana Brnabić si è sempre contraddistinta come tecnico e non come espressione politica del partito di Vučić. Inoltre, ha un forte orientamento pro EU, elemento fondamentale per guidare il governo di Belgrado e i negoziati di adesione con Bruxelles.

La nomina di Ana Brnabic incrementa il numero di Premier omosessuali in Europa, infatti il suo nome si aggiunge a quello di Leo Varadkar nella Repubblica d’Irlanda e Xavier Bettel in Lussemburgo.

E’ il segnale che qualcosa stia cambiando nel vecchio continente? Speriamo di si.

D’altronde, se è vero che la politica muove il mondo, può essere la giusta via per realizzare un mondo meno razzista e omofobo.

Francesca Rao


1 commento

I commenti sono chiusi

... ...