Lu Ballu di li Diavoli a Prizzi, cos'è la manifestazione pasquale in provincia di Palermo

Lu Ballu di li Diavoli a Prizzi, cos’è la manifestazione pasquale in provincia di Palermo

Un connubio tra sacro e profano in cui le forze del bene e del male di scontrano: il Ballo dei Diavoli di Prizzi è uno dei momenti più attesi nell’Isola. Una rappresentazione di fede e folklore che richiama migliaia di curiosi da tutto il mondo per la sua particolarità. 


Le origini de lu ballu di li diavoli sono avvolte nel mistero e nella leggenda. Nasce a Prizzi, antico borgo di montagna caratterizzato da un’atmosfera suggestiva e da una storia ricca di tradizioni, nel cuore dei Monti Sicani. 

Il Ballo dei Diavoli si inserisce nel contesto della Settimana Santa, il periodo liturgico che precede la Pasqua e che commemora la Passione, la Morte e la Resurrezione di Gesù Cristo. È durante questo periodo che si svolgono numerosi riti e celebrazioni in tutta la Sicilia, ognuno con le proprie caratteristiche e peculiarità.

Nel caso di Prizzi, Lu Ballu di li Diavoli rappresenta una peculiare fusione tra antichi rituali pagani e la liturgia cristiana. Le maschere spaventose dei Diavoli e la figura sinistra della Morte evocano antiche credenze legate al trionfo della vita sulla morte, un tema centrale nelle festività pagane legate alla primavera e al risveglio della natura.

Tuttavia, con l’avvento del Cristianesimo, questi antichi riti sono stati reinterpretati in chiave cristiana, assumendo un significato simbolico più profondo. Il Ballo dei Diavoli diventa quindi un’opportunità per riflettere sulla lotta tra il bene e il male, sulla vittoria di Cristo sulla morte e sulla redenzione dell’umanità attraverso il suo sacrificio.

Il ballo dei diavoli di Prizzi nell’epoca contemporanea

Nel corso dei secoli, il Ballo dei Diavoli di Prizzi è diventato un evento fondamentale per la comunità locale, un momento di aggregazione e di identità condivisa. Le generazioni si tramandano questa antica tradizione, preservando e arricchendo il suo significato attraverso la partecipazione attiva e il coinvolgimento emotivo.

La manifestazione prende vita con la figura sinistra della Morte, vestita con un abito giallo e una balestra in mano, mentre due Diavoli, con tute rosse e maschere paurose, la affiancano. Questi tre personaggi si aggirano per le strade del paese, importunando gli abitanti e catturando le anime, che possono essere riscattate solo con un obolo.

Il clou dello spettacolo avviene nel pomeriggio, con “lu ‘ncontru” (l’incontro) nella piazza principale del paese. Qui, la Morte e i Diavoli si frappongono tra la Madonna addolorata e il Cristo Risorto, portati in spalla sulle vare e scortati dagli angeli. Si scatena così una lotta tra le forze del bene e del male, con gli Angeli che vedono vanificarsi i primi due tentativi di incontro a causa dei Diavoli e della loro danza demoniaca.

Ma al terzo tentativo, gli Angeli, con le loro spade benedette, scacciano i Diavoli, e la Vergine perde il velo nero del lutto, mostrando la sua veste azzurra, simbolo della vittoria del bene sulla morte. La gioia si diffonde tra la folla, incitata dalla banda musicale e dalle campane festose che suonano a festa.

Oggi, il Ballo dei Diavoli continua a essere celebrato con fervore e devozione a Prizzi, attirando visitatori da ogni parte della Sicilia e oltre. È un’occasione unica per immergersi nella storia e nella cultura di questa affascinante Regione italiana, unendo passato e presente in un’esperienza indimenticabile.

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