Stefano Baldini, l’atletica come ragione di vita

Alla vigilia dei suoi 50 anni, abbiamo intervistato Stefano Baldini, medaglia d’oro nella maratona ai Giochi olimpici di Atene nel 2004.


Il campione olimpico di maratona, Stefano Baldini, nasce il 25 maggio 1971, a Castelnovo di Sotto, in provincia di Reggio Emilia. Ottavo di undici figli, Stefano è cresciuto, come lui stesso dichiara, in un ambiente sano, che senza dubbio ha influito positivamente sul suo percorso di vita. I genitori si erano trasferiti nel reggiano nel 1962, prima della nascita di Stefano, per rilevare un’azienda che fornisce latte ancora oggi e che collabora col consorzio del Parmigiano Reggiano. 

La sua carriera sportiva inizia nel 1992. Dopo aver svolto il Servizio Militare di Leva nel corpo di Polizia, militando nel Gruppo Sportivo Fiamme Oro di Padova, Baldini trova lavoro nel settore amministrativo della “Calcestruzzi Corradini S.P.A”. 

Nonostante non venisse considerato fra gli atleti più promettenti della sua generazione (i cosiddetti fenomeni del ’71) di cui facevano parte Christian Leuprecht, Francesco Bennici, Vincenzo Modica e Giacomo Leone, nella prima parte della sua carriera è stato allenato da Emilio Benati. Lo stesso Stefano lo ricorda come un grande allenatore e un vero e proprio maestro che gli ha permesso di sfruttare e fare emergere pienamente il proprio talento. 

La professionalità di Benati viene ripagata da Baldini già nel 1996, con la vittoria del campionato mondiale di mezza maratona a Palma di Majorca. Questo è solo il primo di una lunga serie di successi prestigiosi, culminata nell’oro olimpico conquistato ai Giochi di Atene 2004, col tempo di 2h 10′ 55″.

Attualmente, come lui stesso riporta sul suo sito stefanobaldini.net, vanta «13 titoli italiani tra 10000 e mezza maratona (ultimo titolo a Pordenone nel settembre 2010 sui 10km su strada), una vittoria in Coppa Europa sui 10000 (1995), 2 titoli Europei di maratona, 1 titolo Mondiale di mezza maratona, 2 bronzi Mondiali in maratona e l’oro Olimpico di Atene 2004, grazie al quale il Presidente della Repubblica Ciampi mi ha fatto Commendatore».

Stefano ha concluso la sua attività agonistica nel 2010, ma in realtà non ha mai smesso di correre. Il fuoriclasse, infatti, è diventato subito collaboratore del settore mezzofondo/maratona e tutor delle squadre giovanili presso la Federazione Mondiale di Atletica leggera, incarichi che ha svolto dal 2010 al 2012. 

Sempre nel 2012 ha iniziato una collaborazione anche con Sky Sport come «talent alle Olimpiadi di Londra, commentatore di eventi di atletica per Fox Sports e, dal 2018, come Talent degli eventi di atletica per Sky Sport». Dal 2014, partecipa come ospite alla trasmissione radiofonica domenicale “Deejay Training Center”, su Radio Deejay, condotta da Linus.

Dal 2019 è anche «Coach personale di Valeria Straneo, Lorenzo e Samuele Dini e Pietro Riva e Docente di “Teoria, tecnica e didattica degli sport individuali e di squadra” nel corso di Scienze Motorie e dello Sport dell’Università Cattolica e del Sacro Cuore di Milano». 

Per quanto riguarda la sua vita privata, nel 1999 Baldini si è sposato con la primatista italiana dei 400 metri e vice campionessa mondiale juniores dei 400 ostacoli, Virna De Angeli. Oggi i due campioni sono genitori di tre splendidi bambini: Alessia, (nata nel 2001), Laura (nata nel 2012) e Lorenzo (nato nel 2015). 


Giulia Montalto: Gentile Stefano Baldini, innanzitutto grazie per avermi rilasciato questa intervista per la rubrica sportiva della nostra testata giornalistica. Prima curiosità: nella home page del sito ufficiale stefanobaldini.net, Lei afferma giustamente di aver trascorso “una vita di corsa, prima come atleta, oggi come uomo di sport che si occupa di running e atletica leggera, con la stessa passione e divertimento di sempre”. Oggi, alla vigilia dei Suoi 50 anni, può asserire che vi sia stata una vittoria più importante e perché eventualmente?

Stefano Baldini: La vittoria più importante è stata quella di vivere quotidianamente e a tempo pieno della mia passione più forte: lo sport. Ovviamente da atleta è stato bellissimo ma anche oggi, tra l’allenare e fare commento televisivo di gare, mi permette di frequentare quotidianamente un mondo giovane e in forma. Non potrei davvero desiderare di meglio.

Giulia Montalto: In un’intervista rilasciata alla Gazzetta dello Sport afferma che avrebbe voluto che la maratona di Atene non finisse mai e che i sogni devono essere coltivati. Cosa suggerisce ai giovani che oggi si trovano a dover affrontare un momento storico così delicato e difficile, quasi senza precedenti? 

Stefano Baldini: Consiglio di non mollare e anzi di utilizzare l’attività sportiva come valvola di sfogo, come sfida con se stessi prima che con un avversario. L’atletica in questo è perfetta: sport individuale ma nell’allenamento quotidiano al campo in grado di fare squadra, scegliendo tra diverse discipline peraltro funzionali a tutti gli altri sport.

Giulia Montalto: Lei, all’inizio della Sua carriera, è stato allenato da Emilio Benati e oggi risulta essere a sua volta allenatore della fuoriclasse Valeria Straneo. Quali sono, secondo Baldini, le qualità che un buon allenatore e maestro deve necessariamente possedere, affinchè l’atleta possa raggiungere i risultati ambiti e sfruttare pienamente le proprie potenzialità (come verificatosi nel Suo caso e della Straneo)?

Stefano Baldini: Ho avuto ottimi maestri, dai quali ho cercato di assorbire il meglio. Un buon allenatore è quello capace di insegnarti autogestione e a interiorizzare quello che stai facendo. Se un atleta sa perché sta facendo un certo esercizio, sa gestire uno skill tecnico e dove porterà quella particolare abilità, i risultati in gara arriveranno più velocemente.

Giulia Montalto: Come precedentemente ricordato, Lei allena la celebre podista Valeria Straneo. A suo avviso tra i runner, e in generale nel mondo dello sport, ancora oggi è possibile riscontrare disparità di genere? Uomini e donne riescono ad avere le stesse opportunità di successo in gara?

Stefano Baldini: Oggi in atletica, uomini e donne hanno le stesse opportunità, lo stesso programma gare, gli stessi montepremi e addirittura più margini di miglioramento. Le donne nello sport sono molto più determinate, soprattutto dopo essere diventate mamme.

Giulia Montalto: Il 25 maggio compirà 50 anni. Quali sono i progetti futuri di Stefano Baldini e le nuove “vittorie” a cui aspira in futuro?

Stefano Baldini: Spero di continuare a restituire la mia esperienza all’atletica e allo sport in generale, dopo che gli stessi mi hanno regalato tanto. Una sorta di gratitudine eterna.

Ringraziandolo ancora per la disponibilità e per l’attenzione che ci ha concesso, gli auguriamo vivamente di continuare a restituire la sua esperienza all’atletica e allo sport in generale. Auguri Stefano!

(Foto di copertina tratta da azzurridigloria.com)


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