Il trionfo di Charles Leclerc

Di Francesco Polizzotto – Tredicesima prova del campionato mondiale di Formula 1, gran premio del Belgio, circuito di Spa-Francorchamps. Torna al successo la Ferrari, a quasi un anno di distanza dall’ultima vittoria, ottenuta da Kimi Raikkonen nel gran premio degli Usa 2018. A trionfare è Charles Leclerc, che diventa così il pilota più giovane di sempre a vincere una gara con la scuderia di Maranello (21 anni e 10 mesi).

È il giorno della consacrazione per il campione monegasco. Un week-end dominato sin dalle prove libere del venerdì, scandito dalla super pole-position ottenuta il sabato e concluso con una prestazione impeccabile in gara.

Il campioncino cresciuto tra i kart, di strada ne ha fatta parecchia. Campione della GP3 nel 2016, poi della Formula 2 nel 2017, Leclerc ha sempre mostrato di essere un pilota talentuoso. I modi e i tempi con i quali ha bruciato le tappe in Formula 1 non fanno che confermare i tanti giudizi positivi sul suo conto. La stagione 2018, quella dell’esordio nel grande circus dei campioni, ha visto Leclerc al volante del team Sauber: qualche piazzamento dignitoso e una classifica finale chiusa al 13° posto con un bottino di 39 punti.

La svolta della carriera arriva l’11 settembre, con l’annuncio del passaggio ufficiale alla Ferrari, in vista della stagione 2019: Leclerc sostituirà Raikkonen e affiancherà Vettel. In un contesto particolarmente critico, segnato dallo stradominio Mercedes, guidare una monoposto Ferrari rappresenta comunque una grandissima occasione e Charles cerca di sfruttarla in pieno.

Già alla seconda gara mondiale, in Bahrain, diventa il secondo pilota più giovane nella storia della Formula 1, dopo il compagno di scuderia Vettel, a ottenere la pole-position, all’età di 21 anni e 165 giorni. Una monoposto nettamente inferiore a quella della concorrenza e alcune strategie di gara errate penalizzano Leclerc, ma la sensazione di trovarsi al cospetto di un potenziale fenomeno continua a diffondersi, non solo tra i tifosi della Ferrari.

Ieri finalmente l’apoteosi: Charles Leclerc trionfa nel gran premio del Belgio, precedendo sul traguardo di Spa le due Mercedes, guidate da Hamilton e Bottas; giù dal podio l’altro pilota Ferrari, Sebastian Vettel. Per la prima volta in stagione le due monoposto della scuderia di Maranello si dimostrano performanti per l’intero week-end, garantendo prestazioni di qualità sia sul giro veloce che sul passo di gara. La velocità di punta sui rettilinei è servita spesso a contenere gli attacchi delle due Mercedes e inoltre un’oculata tattica di gara, con un chiaro ordine di scuderia, ha fatto la differenza.

Leclerc dopo la vittoria ottenuta ieri in Belgio

Ovviamente la stagione 2019 risulta ormai compromessa dal punto di vista delle classifiche mondiali. Troppo evidente il gap nei confronti delle “frecce d’argento”, che si avviano a conquistare anche quest’anno entrambi i titoli: Lewis Hamilton quello dei piloti e la Mercedes quello dei costruttori. La Ferrari però è chiamata a trarre dal successo di Spa almeno due lezioni in vista della prossima stagione e nell’ottica di un percorso che la possa riportare a competere davvero per il campionato.

Intanto occorre prendere atto del fatto che Leclerc abbia sopravanzato Vettel e che si debba quindi puntare su di lui come prima guida. Il gran premio del Belgio ha inoltre evidenziato come con alcuni accorgimenti sulla macchina e soprattutto con una tattica oculata dai box, sia possibile su determinati circuiti mettere in chiara difficoltà e avere la meglio anche di avversari di grande caratura come Hamilton e le Mercedes. Quella di ieri, in sintesi, può rappresentare una gara di svolta, per Charles Leclerc perché si afferma quale astro nascente della Formula 1, per la Ferrari affinché getti le basi di una rinascita già dalla stagione 2020.

In questo quadro positivo, tocca purtroppo menzionare l’episodio che smorza i toni di gioia e che ha rattristato tutti nel corso del week-end di Spa. Sabato, durante la gara di Formula 2, il giovane pilota Antoine Hubert ha perso la vita, a seguito di un terribile incidente, che ha coinvolto diverse autovetture. Hubert era stato collega di Leclerc nella categorie inferiori e tra i due c’era uno stretto rapporto di amicizia.

Il trionfo del monegasco proprio in questo gran premio assume un sapore particolare, quasi simbolico nella sua tristezza. Lo sport in generale, la Formula 1 nella fattispecie, determina a volte delle coincidenze incredibili, nel bene e nel male. Quella relativa a Hubert e Leclerc, a Spa 2019, resterà incisa nella storia di questo sport.

Leclerc mentre dedica la vittoria al suo amico e collega scomparso, Antoine Hubert

«È molto difficile oggi. Non ce la faccio a godermi pienamente questa prima vittoria ad essere sincero, con tutto quello che è successo ieri. Faccio fatica. Con Antoine abbiamo iniziato il karting nel 2005, abbiamo fatto la nostra prima gara insieme. Con Pierre (Gasly) ed Esteban (Ocon) eravamo una banda di amici che ha iniziato insieme. È molto difficile. Sono felice da una parte di vincere in un giorno così per ricordarlo ancora di più. Sì, questa vittoria è per lui, come ho detto in macchina». Con queste parole, di gioia e commozione, Charles ha voluto ricordare l’amico Antoine, dedicandogli il suo primo trionfo in Formula 1.


Foto copertina da Bandiera a scacchi

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