Task Force 45: il romanzo dei militari italiani in Medio Oriente

Di Marco TronciLa lotta al terrorismo, il senso del dovere ma anche tanta azione e adrenalina. Il tutto in una cornice medio orientale, tra Afghanistan e altri teatri operativi molto caldi. Sono queste le premesse del romanzo “Task Force 45, Scacco al Califfo” del giornalista palermitano Giampiero Cannella che narra le vicende delle Forze Armate impegnate da anni in quei territori.

Il romanzo, la cui prefazione è affidata a Gian Micalessin – noto reporter di guerra – riporta in pieno stile Tom Clancy (Uragano Rosso, Jack Ryan) ed Andy McNabb (Azione Immediata, Plotone Sette) le operazioni militari italiane di contrasto al fondamentalismo islamico, argomento quasi del tutto ignorato nella narrativa del nostro Paese.

L’autore racchiude in 18 capitoli le avventure del Maggiore Mirko Venturi, incursore del 9° Reggimento Col Moschin e membro della Task Force 45, unità speciale nata nel 2006 e che racchiude al suo interno l’élite delle Forze Armate italiane. 

Venturi e i suoi uomini, a seguito di un rapporto intelligence della Nato, tenteranno di sventare un summit fra il capo dell’Isis al-Baghdadi e tre leader talebani: Sayed Hashami, Ramzi Mujahid e Qasim Abdullah. L’alleanza garantirebbe agli antagonisti il controllo totale di un Paese pieno di coltivazioni di oppio e ricco di risorse naturali, dove poter reclutare nuovi terroristi pronti a combattere e morire in nome dell’Islam.

Il summit che darà il via libera all’alleanza, si dovrà svolgere entro pochi giorni in una parte di territorio ricadente sotto il controllo del contingente italiano. A complicare la vicenda, la cattura in Iraq di Tom Brannock, operatore dei Navy Seals caduto nelle mani dei militanti dell’Isis. Toccherà dunque al Maggiore Venturi, su incarico del Colonnello Claudio Mariani, guidare l’unità in questa missione dall’esito incerto, supportato da alcuni personaggi che si aggiungeranno in corso d’opera, come Corrado Grande e Daniele Mosti, entrambi incursori della Marina Militare.

Dalla lettura si possono percepire a pieno il contesto ambientale, morfologico, economico e sociale del territorio nonché gli aspetti religiosi, con grande accuratezza, frutto di ricerche da parte dell’autore che ha voluto documentarsi attingendo a fonti aperte ma anche intervistando alcuni veterani delle missioni fuori area. Questo ha consentito di descrivere nel modo più fedele possibile tratti caratteriali, emozioni e psicologie dei militari italiani, con una panoramica ampia sulle diverse regioni di provenienza.

Il romanzo – andato recentemente in ristampa – fa i conti con la dura realtà dei fatti; una guerra spietata, logorante, a volte dimenticata.