La lotta alla mafia nigeriana inizia da Castel Volturno

Di Redazione – Un contingente di circa 200 militari sarà inviato nel casertano al fine di contrastare la mafia nigeriana, insediatasi nei dintorni del comune di Castel Volturno. La decisione è stata presa di comune accordo tra il ministro della Difesa, Elisabetta Trenta, e il ministro dell’Interno, Matteo Salvini.

La vicenda dell’insediamento della mafia nigeriana a Castel Volturno ha avuto parecchio risalto nelle ultime settimane, anche in virtù dell’arrivo nella zona di una task force dell’FBI.

Il recente dibattito parlamentare ha visto in particolare l’insistente richiesta di attenzione sui fatti da parte del gruppo di Fratelli d’Italia. La scorsa settimana, durante il question time alla Camera dei deputati, l’onorevole Giorgia Meloni ha chiesto l’invio di militari nelle zone interessate dallo sfruttamento della prostituzione minorile e dal traffico di organi.

image«L’indagine dell’FBI ha fatto emergere inquietanti risvolti a Castel Volturno, un comune ostaggio della mafia nigeriana, tra spaccio, armi, prostituzione e traffico di organi umani. Mandiamo l’esercito per fermare questa autentica macelleria dell’orrore: uomini, donne e bambini squartati e i loro organi venduti!».

«Fratelli d’Italia chiede al ministro della Difesa Trenta e al ministro dell’Interno Salvini l’invio dell’esercito a Castel Volturno, per combattere un’organizzazione criminale che si è impadronita di quel territorio allo scopo di farne la capitale dello sfruttamento di esseri umani, traffico di organi, prostituzione e spaccio di droga. Chiediamo al governo una legge speciale e l’invio dell’esercito con i blindati per bloccare questa pericolosa deriva!»

Il governo ha manifestato la sua disponibilità in merito all’invio di un contingente militare a Castel Volturno, a supporto delle forze di polizia impiegate nella lotta alla mafia nigeriana.

«Per ciò che attiene all’area di Caserta-Castel Volturno, inclusa la ‘Terra dei Fuochi’, sono già impiegate oltre 200 unità dell’esercito. Ferma restando la competenza primaria del ministero dell’Interno, confermo la disponibilità del mio dicastero a supportare rimodulazioni anche incrementali in quell’area».

Dopo queste parole di apertura da parte del ministro della Difesa, presente alla Camera dei deputati, è toccato quindi al ministro dell’Interno fare chiarezza, nel corso del question time al Senato.

«Sull’utilizzo dell’esercito a sostegno delle attività di controllo del territorio nella zona di Castel Volturno è già attivo il piano nazionale di impegno dell’operazione strade sicure, che assegna al prefetto di Caserta un’aliquota complessiva di 230 militari già impiegati in servizi di vigilanza a obiettivi sensibili, che possono essere rimodulati e potenziati sulla base di valutazioni tecnico-operative. La disponibilità a incrementare la difesa del territorio è assolutamente totale».

1518947535-migIl ministro Salvini ha quindi parlato dei rapporti che intercorrono tra le diverse organizzazioni criminali: «la mafia nigeriana ha mostrato estrema versatilità e capacità di penetrazione in diverse regioni, anche dove sono già presenti organizzazioni criminali autoctone. In particolare nell’area domiziana e nella provincia di Caserta questi gruppi criminali hanno acquisito da tempo posizione competitiva in molte attività illegali.

A Castel Volturno è stata accertata l’esistenza di rapporti strutturati tra gruppi criminali nigeriani e criminalità camorristica italiana, soprattutto nella gestione del traffico di droga. Negli ultimi mesi diverse operazioni di polizia giudiziaria hanno riguardato tale zona e il prefetto di Caserta sta coordinando uno specifico progetto che prevede numerosi interventi di riqualificazione dell’area interessata».