Il Caffè e l’Opinione | Che è successo in Iran?

Di Simone Bonzano – «State sicuri che i vostri compagni dell’esercito della Repubblica Islamica saranno sempre pronti a combattere i raggiri del Grande Satana [gli Stati Uniti]». Così il generale iraniano Abdolrahim Mousavi ha commentato il 4 gennaio la “fine” delle proteste popolari in Iran cominciate il 28 dicembre.

Proteste che hanno causato 21 morti fra i manifestanti, due fra le forze di sicurezza ed oltre 1000 arresti e che, nonostante le affermazioni del Generale – e quelle di vari organi della Repubblica Islamica – non sono finite, ma continuano.

Sono proprio dichiarazioni come quelle del Generale, poi ribattute da varie agenzie di stampa internazionali, a contorcere la realtà delle cose, nascondere tutto sotto un manto di cospirazioni e complotti che hanno la strana tendenza a rimbalzare di agenzia in agenzia, di social in social, di blog in blog.

Al contrario delle teorie espresse dai Guardiani delle Rivoluzione che punteggiano il web, quello che è successo in Iran non è riconducibile ad una “manovra della CIA”, né tantomeno del Mossad o dell’Arabia Saudita, ma si tratta di un fenomeno tutto interno che parte dalle reali condizioni economiche del paese.

La disfatta economica iraniana. L’Iran ha un problema: la sua economia cresce, ma la popolazione si sta impoverendo. La disoccupazione in Iran è attorno al 12%, crescono i prezzi dei generi alimentari ed in generale il costo della vita. Questo a fronte di un aumento costante delle esportazioni di greggio – atte a controbilanciare i prezzi sempre più bassi – che si affianca ad un’economia che non riesce a creare alternative agli idrocarburi limitando, quindi, la creazione di nuovi posti di lavoro.

In questo contesto si inserisce la Presidenza di Hassan Rouhani (esponente dei Riformisti iraniani) che è stata sì capace di tagliare l’inflazione del 70% da quando salito al potere, ma che si è visto costretto a fare tagli importanti sui servizi sociali, oltre ad aumentare le accise sulla benzina. Tutto questo mentre sussistono le sanzioni degli Stati Uniti, le quali limitano gli investimenti esteri.

Queste le basi economiche, il casus belli delle proteste, ma per capire cosa sia successo in Iran, occorre capire cosa sia l’Iran e, soprattutto, la Repubblica Islamica. Continua a leggere su Il Caffè e l’Opinione…