La mascella di Caino, l’enigma che ha spopolato su TikTok

Non un libro come gli altri. Anzi il più grande rompicapo della storia e solo tre persone al mondo sono riuscite a risolverlo: stiamo parlando di Cain’s Jawbone, La mascella di Caino.


Tradotto in italiano con il titolo La mascella di Caino, questo rompicapo nato nel 1935 dalla mano – e dalla mente – di un cruciverbista londinese noto con lo pseudonimo di “Torquemada”, torna oggi in auge e svetta in cima alle classifiche grazie nientepopodimeno che a TikTok.

Questo testo mette insieme le pagine in ordine casuale. Ci sono assassini e vittime e non si capisce chi siano né l’uno né l’altro: l’unico modo per risolvere il diabolico puzzle è quello di mettere in ordine le pagine. Dunque, via di forbici e pronti a tappezzare il muro con tutte le pagine per ricavarne la soluzione. 

La versione inglese del rompicapo si presenta come uno scatolo con dentro le pagine non rilegate, pronte per poter essere riordinate. Solo tre persone al mondo sono riuscite a risolvere il mistero.

Un particolare passatempo che, anche in questo caso, come nel 1935, si conclude con la vincita di un premio: spedendo la soluzione corretta entro novembre 2022 a Mondadori (per la versione italiana) si può vincere un buono di 500 euro. 

la mascella di caino mondadori
Immagine da Mondadori

Gli esordi del rompicapo

«Mathers diventò famoso con i cruciverba: ma è più sensato dire che i cruciverba in Inghilterra divennero famosi con lui». (Dalla prefazione di Stefano Bartezzaghi)

Questo testo impossibile trova i suoi natali in Inghilterra e il suo bizzarro creatore fu Edward Powys Mathers: figlio di un proprietario di giornali, lavorava come poeta e traduttore, ma era soprattutto un esperto risolutore di cruciverba. Quando cominciò a pubblicarne di suoi sull’Observer, l’edizione domenicale del The Guardian, riscosse enorme successo. Si firmava sempre con lo pseudonimo di “Torquemada” (ispirato all’inquisitore spagnolo). In molti si lamentavano dell’estrema difficoltà dei suoi rompicapo, inviando in redazione lettere di dissenso chiedendo chi fosse il pazzo dietro lo pseudonimo.

Il libro The Torquemada Puzzle Book, dopo le due vincite del 1935, andò fuori produzione e cadde nel dimenticatoio per più di ottant’anni

Il 2017, il ritorno di La mascella di Caino

Nel 2017 la Laurence Sterne Trust, una fondazione benefica che si occupa della casa-museo dello scrittore irlandese Laurence Sterne, venne in possesso di una copia di The Torquemada Puzzle Book. Incuriosito e con la voglia di risolvere l’enigma, venendo in contatto con John Mitchinson, uno dei fondatori di Unbound (casa editrice che pubblica solo libri finanziati da crowdfunding), si pensò alla riedizione di Cain’s Jawbone. L’iniziativa fu proposta sulla piattaforma di Unbound che riscosse molto successo e infine fu ripubblicato nel 2019. Ovviamente la casa editrice mise in palio mille sterline per chi mandasse la soluzione corretta entro un anno.

Tra le 12 persone che mandarono la soluzione solo uno mandò quella corretta: si trattava di John Finnemore, noto comico inglese e appassionato cruciverbista. Egli stesso confessò che non fu per niente facile, anzi rivelò che si trattava del puzzle più difficile che avesse mai avuto tra le mani, soprattutto per l’abbondanza di tempo che gli si doveva dedicare. Ma durante il lockdown il tempo non era assolutamente un problema.

Quanto è difficile La mascella di Caino? 

Nella prefazione dell’edizione italiana del testo, Bartezzaghi fa due esempi delle definizioni che Torquemada usava per i suoi cruciverba e che fanno capire il livello di difficoltà degli enigmi contenuti in quasi ogni frase di La mascella di Caino:

“Non un dio, ma una ragazza di Ibsen”. Soluzione: “Nora” (Nora, di Casa di bambola; “non Ra”, dove Ra era un dio egizio).

“Striscia con i nomi di Edmund e suo figlio Charles.” Soluzione: “snake”, “serpente”. “Snake” è anche anagramma di “Keans” (cioè gli attori Edmund e Charles Kean).

Come è diventato virale oggi?

Nell’ultimo periodo, aprendo TikTok potreste imbattervi molto spesso in influencer della cultura, che consigliano letture, che fanno il room tour non della camera da letto piena di abiti o trucchi, ma delle loro librerie, o potreste imbattervi in alcune live dove ci si ritrova con un sottofondo musicale rilassante, in virtuale compagnia per un paio d’ore dedicate alla lettura. 

In questi ultimi mesi il libro ha fatto il giro degli utenti di TikTok grazie ai video pubblicati da Sarah Scannell, giovane americana impiegata in una casa di produzione di documentari. In questo video la ragazza mostra la parete ricoperta dalle pagine di questo libro. Il video conta più di 6 milioni di visualizzazioni, cosa che ha parallelamente mandato il libro per un periodo in sold out per la grande richiesta.

Ovviamente La mascella di Caino è diventato virale anche in Italia grazie a TikTok e ai migliaia di video che ne propongono la sua straordinaria diversità da ogni altra modalità di lettura. 

Per la realizzazione della traduzione italiana troviamo un gruppo nascosto dietro lo pseudonimo di The Crime Badger. Donatella Minuto, editor di Mondadori, ha spiegato che hanno «deciso di mantenere l’anonimato anche per evitare di essere bersagliati di domande dai lettori più curiosi». The Crime Badger ha lavorato anche con l’aiuto dello stesso Finnemore per mettere insieme una traduzione il più possibile fedele all’originale. «Essendo un libro degli anni Trenta, abbiamo deciso di farlo tradurre a persone con profili alti: è un testo ricco di citazioni, riferimenti colti, letterari, politici, botanici, di tutti i tipi. C’è stato un momento in cui erano davvero disperati, pensavano di non farcela, e in questo l’aiuto del solutore inglese è stato fondamentale». E adesso che abbiamo compreso la complessità dell’enigma de La mascella di Caino, vi cimenterete anche voi nel più difficile rompicapo di sempre?


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