Covid e differenziata: il centro di Palermo sotto i rifiuti

Gli esercenti riaprono e fanno la raccolta differenziata, ma nessuno porta via i rifiuti. Tra problemi vecchi e nuovi, Palermo, insieme alla Sicilia, torna in zona bianca il 21 giugno.


Dopo mesi di chiusura e un anno e mezzo davvero da incubo per l’economia, i locali di Palermo riaprono al pubblico. Devono, però, accogliere i clienti fra cumuli di cartoni perché nessuno passa a raccogliere i rifiuti. «Ho provato a contattare la RAP ai diversi numeri indicati online – ci dice V. esercente di via Dante – ma nessuno risponde». É così che il “salotto buono” di Palermo si presenta ai cittadini e ai turisti, che riprendono ad arrivare in gran numero. Uno spettacolo indecoroso per una città europea dell’importanza di Palermo

Impotenti anche gli operatori RAP che, in transito sulla camionetta per la raccolta dei rifiuti indifferenziati, vengono interpellati dall’esercente: «purtroppo non possiamo raccogliere carta e cartone» rispondono. 

Comincia così, in maniera claudicante, la stagione estiva palermitana che, a fronte degli sforzi dei cittadini e dei commercianti – che per la maggior parte pagano le tasse per la raccolta rifiuti – diventa regno di criminalizzazione degli esercenti più che di cura.

Dopo la valanga di ordinanze promulgate a partire dall’inizio della pandemia, che sembrano aver combattuto più la cosiddetta “movida” che la diffusione del virus, anche la “zona bianca” potrebbe essere caratterizzata da restrizioni volte, a dire della giunta comunale, al mantenimento dell’ordine pubblico. Chiusi molti ingressi al mare, viabilità in continuo mutamento, possibilità di chiusura al transito pedonale di alcune pubbliche piazze. 

Vietata la vendita di alcolici in vetro dalle 21 alle 7: con questa recente ordinanza i commercianti serviranno le bibite in contenitori di plastica, un’alternativa poco ecologica e che preoccupa anche dal punto di vista dello smaltimento. Se nessuno raccoglie il cartone, chi raccoglierà i cumuli di bicchieri che verranno prodotti in ottemperanza all’ordinanza firmata da Orlando? 

La giunta comunale, che esaurirà le sue competenze a breve, si è trovata a far fronte all’emergenza Covid dimenticando questioni come le mancate sepolture cimiteriali, le condizioni delle strade e dell’illuminazione pubblica, e i pubblici trasporti. Fra rendering di tram-chimera e ordinanze draconiane, però, il centro città rimane una discarica a cielo aperto. Sicuri che la responsabilità sia sempre e solo dei cittadini?