Il tennis italiano dopo i Masters di Madrid e Roma

I due tornei Atp Masters di tennis, recentemente disputati a Madrid e a Roma, hanno visto trionfare rispettivamente Zverev e Nadal. Come sono andati gli atleti italiani?


Al termine dei due Masters 1000 di Madrid e Roma, che hanno visto prevalere Alexander Zverev e Rafa Nadal, il tennis italiano può ritenere più che soddisfacenti i risultati ottenuti dai nostri ragazzi. Il Masters spagnolo ha infatti visto Matteo Berrettini arrivare in finale e arrendersi contro il tedesco Zverev per la poca esperienza nel disputare incontri di un certo livello. Jannik Sinner, a Roma, è uscito ai sedicesimi contro Rafa Nadal, numero 3 al mondo. Lorenzo Sonego, sempre a Roma, si è ritrovato in semifinale contro il numero uno al mondo, Novak Djokovic, dopo aver superato ai quarti di finale il numero sette del ranking, Andrej Rublev, e agli ottavi il numero quattro, Dominic Thiem. 

Il movimento tennistico italiano sta sicuramente vivendo un momento esaltante. Se fino a qualche anno fa c’era solo Fabio Fognini a tenere alta la bandiera italiana (come dimenticare la qualificazione fra i top 10 nel 2019), adesso la nostra cantera sta sfornando diversi giovani talenti. Nel ranking Atp infatti adesso ritroviamo: Matteo Berrettini (25 anni) al nono posto, Jannik Sinner (19 anni) al diciasettesimo posto, Lorenzo Sonego (26 anni) in ventottesima posizione e Fabio Fognini (33 anni) in ventinovesima posizione. Tornando ai due recenti Masters, vediamo nel dettaglio l’andamento dei tornei. 

Madrid

Il Masters 1000 di Madrid ha visto trionfare il tedesco Alexander Zverev, che ha sconfitto in finale (6-7, 6-4, 6-3) il “nostro” Matteo Berrettini. Il tennista romano, che nonostante la sconfitta è salito fino alla nona posizione nel ranking mondiale, si è inchinato al cospetto della maggiore solidità, soprattutto mentale, dell’avversario, già abituato a giocare queste partite di cartello. Per il tennista tedesco, di origini russe, che attualmente ricopre il sesto posto nella classifica Atp, si tratta infatti del secondo successo a Madrid dopo quello del 2018, e del quarto trionfo in un Masters 1000. 

Berrettini invece ha visto sfumare la sua prima finale in un torneo della categoria, seconda solo agli Slam, ma non ha molto da rimproverarsi, se non il calo di tensione subito nel terzo set, quando ha dato l’impressione di credere poco nella vittoria. Grazie alla finale di Madrid, Berrettini è diventato il terzo italiano nella storia a qualificarsi per l’atto conclusivo di un torneo 1000. Discorso diverso merita il baby fenomeno Jannik Sinner, che ha mostrato i limiti di un campione ancora in erba. Il 19enne azzurro, nervoso e infastidito dal polline, si è arreso in due set contro Alexei Popyrin (numero 76 del ranking), uscendo così di scena già al secondo turno del torneo.

Nel torneo femminile invece, successo di Aryna Sabalenka. La 23enne bielorussa, numero 7 Wta e sesta testa di serie, ha battuto in finale in tre set l’australiana Ashleigh Barty, numero uno del mondo e del tabellone: 6-0, 3-6, 6-4 il punteggio dopo un’ora e 39 minuti di gioco. Per la Sabalenka si tratta del decimo titolo nel circuito maggiore, il secondo stagionale dopo quello conquistato ad Abu Dhabi.

Roma

Dopo circa tre ore di gioco è stato Rafa Nadal ad aggiudicarsi il titolo di “re di Roma”, battendo in tre set (7-5, 1-6, 6-3) il numero uno al mondo ed ex detentore del Masters, Novak Djokovic. Per il maiorchino è il decimo titolo agli Internazionali di Roma (il primo fu nel lontano 2005 a soli 16 anni) e l’ottantottesimo titolo in carriera. Un’ottima preparazione per entrambi in vista del prossimo grande appuntamento, sempre in terra rossa, al Roland Garros di Parigi.

Nella finale femminile è la polacca Iga Swiatek ad avere la meglio sulla ceca Karolina Pliskova (campionessa al Foro Italico nel 2019, arrivata in finale anche lo scorso anno contro Simona Halep) col punteggio di 6-0, 6-0. Non succede spesso di assistere in una finale, sia maschile che femminile, a un risultato così netto. Quello dell’attuale numero 15 al mondo e campionessa in carica del Roland Garros, che in semifinale aveva sconfitto (6-7, 3-6) la campioncina americana Cori Gauff, è stato un vero e proprio dominio. 

Per quanto riguarda i “nostri” ragazzi, invece, inizio di torneo tutt’altro che facile per Jannik Sinner, che ai sedicesimi ha perso contro Rafa Nadal (5-7, 4-6) e per Matteo Berrettini, che si è congedato dagli Internazionali già agli ottavi, battuto in due set (6-7, 2-6) dal greco Stefanos Tsitsipas. 

Con Berrettini e Sinner fuori dai giochi quasi subito, l’Italia del tennis si è aggrappata alle imprese di Lorenzo Sonego. Il tennista piemontese ha battuto agli ottavi in tre set l’austriaco Dominic Thiem, numero quattro al mondo, con il punteggio di 6-4, 6-7, 7-6. Ai quarti di finale ecco la sfida contro il numero sette al mondo, il russo Andrej Rublev. L’incontro, iniziato il venerdì sera, si è concluso la mattina seguente a causa della pioggia battente che ha fatto sospendere le ostilità. 

Nonostante ciò, Sonego ha trionfato col punteggio di 3-6, 6-4, 6-3. Nel corso della stessa giornata, a distanza di qualche ora, la semifinale contro Novak Djokovic (anche lui vittima dello slittamento gara dei quarti il giorno prima contro il greco Tsitsipas) che ha visto trionfare il numero uno al mondo col punteggio di 6-3, 6-7, 6-2. 

Se queste sono le basi per i tornei Masters dei prossimi mesi, non possiamo che essere fiduciosi di portare a casa risultati sempre più prestigiosi. Gli avversari sono dei veri e propri monumenti del tennis mondiale, da Djokovic a Nadal, da Medvedev a Tsitsipas, fino all’eterno Federer. La sensazione, supportata dalle ultime prestazioni, è che continuando con questa voglia, con questa tenacia e con questa passione, la pattuglia dei tennisti italiani possa ben presto regalarci enormi soddisfazioni.