L’Italia del calcio verso nuove sfide

Grazie ai successi contro Polonia e Bosnia-Erzegovina, la Nazionale italiana di calcio si è qualificata alle Final Four di Nations League. 


«Quando abbiamo iniziato il nostro percorso, la situazione non era delle migliori, c’erano tristezza e scoramento per non essere andati al Mondiale. Abbiamo deciso di provare a cambiare. I ragazzi hanno fatto qualcosa di molto bello per far riavvicinare i tifosi alla Nazionale e hanno confermato di essere un gruppo solido e importante». Queste le parole del commissario tecnico della Nazionale italiana di calcio, Roberto Mancini, dopo aver ottenuto la qualificazione per le Final Four di Nations League

Vincendo gli ultimi due incontri contro Polonia e Bosnia-Erzegovina (entrambi col punteggio di 2 a 0), gli azzurri hanno chiuso al primo posto il gruppo 1, grazie a 12 punti, con tre vittorie, tre pareggi, sette goal fatti e due goal subiti. Negli altri gruppi della Lega A, si sono imposte il Belgio, la Francia e la Spagna. Saranno queste quattro squadre a contendersi la seconda edizione della Nations League. Si prospetta, quindi, una fase finale completamente diversa dalla precedente, nella quale si fronteggiarono Portogallo, Olanda, Inghilterra e Svizzera (trofeo vinto dai portoghesi). Le Final Four si disputeranno proprio in Italia (Torino e Milano) ad ottobre 2021, precisamente il 6 e 7 (semifinali) e il 10 (finalissima e finalina), con calendario da decidere tramite il sorteggio del prossimo 3 dicembre.  

Grazie a una striscia incredibile di 22 risultati utili consecutivi, la Nazionale italiana è ritornata tra le prime dieci squadre del Ranking Fifa, come non accadeva dal 2016. Questo piazzamento, al di là del prestigio, rappresenta un’agevolazione rilevante ai fini del sorteggio per la fase finale dei prossimi mondiali. Infatti, il prossimo 7 dicembre, l’Italia verrà considerata come “testa di serie” e sarà quindi collocata in uno dei gironi a cinque squadre. Insomma, per gli azzurri di Mancini si prospetta un cammino facilitato, anche in vista dei mondiali 2022, ospitati dal Qatar. 

Nations League, Europei 2020 (slittati al 2021), Mondiali 2022: un tris di appuntamenti ai quali occorre arrivare al meglio delle nostre possibilità. Indubbiamente, la gestione di Mancini è stata ricca di soddisfazioni, sia dal punto di vista dei risultati raggiunti che da quello del livello di gioco espresso dalla squadra. Nei 27 match disputati, l’attuale commissario tecnico ha ottenuto 18 vittorie, sette pareggi e due sole sconfitte, con 62 reti segnate e 14 subite. La media del 66,67% di vittorie rappresenta il record tra tutte le gestioni della Nazionale. E a proposito di record, in questo ciclo ne sono stati superati due: quello delle vittorie consecutive (12), risalente addirittura alla Nazionale di Vittorio Pozzo (10), e quello della vittoria con lo scarto più ampio (9 a 1 sull’Armenia, il 18 novembre 2019). 

Considerato che la gestione Mancini ha avuto inizio dopo la cocente delusione subita nel 2017, con la mancata qualificazione ai mondiali di Russia 2018, possiamo affermare che il tecnico ha portato avanti un lavoro enorme. Al di là dell’evidenza dei risultati, è importante sottolineare come questi stiano arrivando quasi sempre attraverso un calcio gradevole, offensivo e scandito dal possesso palla. Inoltre, il lavoro di Mancini è stato fondamentale per l’inserimento e per la crescita di numerosi calciatori giovani, sui quali la Nazionale potrà contare per parecchi anni. «Eravamo pronti per l’Europeo, ci è dispiaciuto non giocarlo a giugno, ma in questi mesi sono venuti fuori altri giovani interessanti, che possono avere un futuro importante in Nazionale».

Difficile stabilire se il rinvio di Euro 2020 sia stato un vantaggio oppure uno svantaggio per la nostra Nazionale. Indubbiamente, un anno di esperienza in più ha reso la squadra di Mancini più consapevole dei propri mezzi. La speranza è quella di poter continuare questo periodo magico anche nel 2021, al cospetto di avversarie di livello superiore e in contesti più complessi di quelli affrontati finora. Il banco di prova degli Europei sarà decisivo per capire davvero a che punto siamo rispetto alle nazionali blasonate. Il percorso di Mancini è stato impeccabile, ma la strada per tornare a primeggiare in una grande manifestazione è ancora lunga. 


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