Alex Zanardi, la lunga lotta di un campione a cui non piace perdere

 

A un mese dall’incidente stradale in handbike, il campione Alex Zanardi, ancora in gravi condizioni, sta affrontando l’ennesima lotta per la vita.


Un mese duro e di grande lotta, quello appena trascorso da quando il campione paralimpico Alex Zanardi, è stato vittima del grave incidente accaduto lungo la statale 146 del comune di Pienza (Siena) e che lo ha visto coinvolto mentre affrontava una delle tappe della staffetta Obiettivo3.

Zanardi, protagonista ed ideatore della manifestazione sportiva itinerante, che vede tra i partecipanti numerosi atleti paralimpici che corrono in handbike, bici o carrozzina olimpica, si è scontrato con un mezzo pesante, riportando un trauma maxillo-facciale che i soccorritori intervenuti sul posto hanno sin da subito definito gravissimo.

In seguito alle difficoltà intercorse per raggiungere agevolmente il punto preciso della collisione, è stato necessario l’intervento dell’elisoccorso per il trasferimento d’urgenza di Zanardi in ospedale. Da quanto emerso dalle prime ricostruzioni, Zanardi stava percorrendo un tratto in discesa e, lungo una semicurva verso il lato destro, è finito nella corsia opposta proprio nel momento in cui stava sopraggiungendo un mezzo pesante.

L’ex campione di Formula 1 è stato trasportato successivamente all’ospedale Santa Maria alle Scotte di Siena in codice tre e, dopo accertamenti, le sue condizioni sono state definite gravi a causa di un politrauma. Pochi giorni prima dell’avvio della manifestazione sportiva, lo stesso Zanardi aveva definito tale iniziativa «un’idea meravigliosa, che sarà un momento di grande festa».

Obiettivo3, infatti, consiste in una grande staffetta che porta ben 50 atleti paralimpici in giro per tutta Italia, ed è stata introdotta dal campione con grande entusiasmo e partecipazione al fine di sensibilizzare collettività e persone con disabilità ad avvicinarsi all’atletica, nonché con grande spirito di rinascita e ritorno alla normalità dopo l’emergenza sanitaria della Covid-19.

Ad oggi, si attendono maggiori dettagli sulla dinamica dell’incidente e sull’avvio del lento  e delicato percorso di riduzione della sedazione indotta e del risveglio dopo un lungo mese caratterizzato da numerosi interventi al volto, alla mandibola e alla testa. La prognosi, al momento, risulta ancora riservata in quella che i medici definiscono “la fase più critica” caratterizzata da condizioni fisiche e metaboliche buone, ma con un quadro neurologico ancora grave.

Intanto, tutto il mondo sportivo e quello dei social stanno letteralmente riempiendo di post e di messaggi d’affetto i propri profili a sostegno del campione. Tra questi, quello del premier Giuseppe Conte e del cantautore Roberto Vecchioni, che di lui dice: «Lo porterei su Marte per far comprendere agli alieni cos’è un uomo».

«Mi mandò un messaggio quando ebbi l’incidente – ha dichiarato il nuotatore Manuel Bortuzzo al quotidiano Repubblica -, scrivendomi “io ci sono”, dandomi forza e incoraggiamento». 

Di Sabrina Longi

Foto in copertina Brian Fuller


 
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