Global goal live

A 35 anni dal Live Aid il mondo ci riprova: sarà il “Global Goal Live”

Non solo Queen: il Live Aid dell’85 brillava di stelle, tutte unite per la solidarietà. Stavolta ci si riprova, con lo stesso spirito, con il “Global Goal Live”. 


Era il 13 Luglio 1985 e sul palco Freddie Mercury cantava una struggente versione di “Bohemian Rhapsody”. Prima dei Queen, in quell’evento, si erano esibiti i Dire Straits, che subito dopo avrebbero lasciato spazio a David Bowie

Live Aid negli anni è comunque diventato sinonimo dei Queen e della loro potentissima esibizione, ma ha racchiuso al suo interno alcune delle maggiori figure di spicco della musica internazionale: Led Zeppelin, Phil Collins (lui riuscì addirittura a essere nel Regno Unito e negli Stati Uniti nella stessa giornata), Santana, Madonna, Duran Duran, Mick Jagger, Tina Turner, Bob Dylan. 

Un evento internazionale che ha riunito più di centinaia di migliaia di persone da Londra a Philadelphia (i due eventi principali), ma anche a Melbourne, fino in Giappone e con “eventi minori” a L’Aia, a Mosca, a Belgrado e a Colonia. Tutti riuniti con un unico obiettivo: raccogliere fondi per la popolazione che dal 1983 al 1985 soffriva per la grande carestia in Etiopia. Indimenticabile la chiusura, con tutti gli artisti uniti sul palco per cantare “We are the world“, diretti da un magnifico Lionel Richie. Un evento internazionale, un concerto che ha toccato varie città del mondo e le ha unite in un unico grande abbraccio di solidarietà. 

A 35 anni da quel momento, il mondo potrebbe lasciarsi cullare dallo stesso abbraccio di note che nell’85 ha riunito bianchi, neri, poveri, ricchi, famosi, non famosi su un unico grande palco mondiale. La Global Citizen, realtà no-profit che organizza eventi in tutto il mondo, aveva inizialmente programmato per il 26 settembre 2020 – spostato al 25 settembre 2021 a causa della pandemia da Covid-19 – un enorme concerto trasmesso, grazie alle nuove tecnologie, in tutto il mondo: il “Global Goal Live: the Possible Dream”.

Si legge sul sito ufficiale: «Today, in light of COVID-19, Global Citizen and Teneo are announcing that Global Goal Live: The Possible Dream, the year-long campaign and multi-city series of events meant to drive impact for the world to achieve the United Nations Global Goals, will not take place on September 26, 2020. Global Goal Live, the campaign, will extend into 2021, and the major events will be postponed to September 25, 2021».

Scopo dell’evento sarà quello di raccogliere fondi per aiutare le Nazioni Unite nella promozione dello sviluppo sostenibile. La notizia è stata rilasciata dalla CNN, che ha affermato: «sarà una performance di 10 ore, che attraverserà cinque continenti nel tentativo di raccogliere fondi per supportare gli obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite». Alcune indiscrezioni anticipano la partecipazione, fra gli altri, di Billie Eilish, Metallica, Coldplay, Shawn Mendes, Miley Cyrus, Alicia Keys e Pearl Jam. 

Un evento in streaming “alternativo” e di raccolta fondi su Youtube – come molti altri, basti pensare al canale ufficiale dei Pink Floyd con video-eventi con donazione istantanea – il “Global Goal: United for Our Future – The Concert”, ha riunito lo scorso 27 giugno le esibizioni di Shakira, Coldplay, Usher, Jennifer Hudson, Justin Bieber e Quavo, Miley Cyrus, Chloe x Halle, J Balvin, Yemi Alade, Christine e Queen per celebrare la campagna di finanziamento per lo sviluppo e l’equa distribuzione di terapie, test e vaccini Covid-19 per tutti, ovunque, per combattere l’impatto del Covid-19 nelle comunità marginalizzate del mondo. 

Il 2021 potrebbe esser ricordato non solo come l’anno del (post)pandemia che ha sconvolto il mondo e gli assetti economici, ma anche per un evento internazionale che potrebbe rappresentare la ripartenza ufficiale verso un mondo nuovo e più sostenibile. Durante la quarantena si sono avvicendati altri eventi volti ad unire la popolazione in un momento così critico: oltre al Global Goal, ricordiamo l’evento streaming curato da Lady Gaga “One World: Together at home”

È risaputo che l’uomo nei momenti critici tende a cercare solidarietà nei suoi simili e anche stavolta i popoli del mondo si sono uniti nella sofferenza per creare qualcosa di maestoso: un evento che grazie alle nuove tecnologie promette di avere un impatto mondiale non indifferente. Un live streaming che attraverserà il mondo a ritmo di musica, la stessa che ha aiutato molti italiani durante la quarantena che hanno trovato compagnia sui balconi la sera, cantando insieme.


 
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