Il calcio dopo il Coronavirus

 
 

Una panoramica sui principali campionati europei, a tre mesi dallo stop per la pandemia.


È tornato il calcio italiano. È tornato allo Juventus Stadium alle 21.00 dello scorso venerdì, col fischio di inizio della semifinale di ritorno di Coppa Italia, rimbombato tra gli spalti vuoti e con i giocatori che faticavano a toccarsi (il calcio, uno degli sport di contatto per eccellenza quasi irriconoscibile in queste condizioni). Un respiro dopo tre mesi di stasi per il Coronavirus. Un respiro però che è stato preceduto da un minuto di silenzio, in cui i giocatori si sono disposti in cerchio, a centrocampo, per ricordare tutte le vittime dell’epidemia. Al centro erano presenti un medico, un infermiere e un’operatrice socio-sanitaria.

A loro il ringraziamento di tutto lo stadio con una scritta sul maxischermo: «Ripartiamo grazie a voi». Entrambe le squadre hanno scelto di scendere in campo durante gli allenamenti con delle maglie speciali, dedicate alle proteste scoppiate negli Stati Uniti dopo la morte di George Floyd. I giocatori del Milan hanno deciso per una maglia nera con la scritta Black Lives Matter mentre sulla maglia dei bianconeri era stampato lo slogan No Racism. La partita è poi finita 0-0, favorendo alla Juventus il passaggio alla finale della coppa nazionale.

Tutta l’Europa sta facendo i conti con l’emergenza Coronavirus e, seguendo le indicazioni di governi e comitati scientifici vari, le federazioni calcistiche stanno definendo la ripresa delle competizioni. Vediamo allora qual è al momento la situazione dei principali campionati europei.

Cominciamo allora dal nostro campionato, la Serie A, con data di inizio il 20 giugno – subito dopo la finale di Coppa Italia, in programma il prossimo 17 giugno. Un inizio che prevede il recupero di alcuni match, rinviati alla 25esima, in virtù proprio dell’inizio della pandemia. La fine del campionato dovrebbe avvenire –il condizionale purtroppo è d’obbligo – entro il 20 agosto anche per facilitare le squadre in Champions League (l’inizio, ancora non ufficiale, dovrebbe avvenire ad Agosto).

Stesso discorso per il calcio inglese: anche la Premier League infatti ripartirà nel prossimo weekend il 17 giugno con due recuperi e poi il 19 giugno con un turno completo. L’auspicio è quello di terminare il campionato entro il 2 agosto, per poi giocare la finale di FA Cup nel weekend tra l’8 e il 9 agosto.

In Germania invece, la Bundesliga è già ripartita il 16 maggio, con la variante che nel momento in cui ci fosse un membro della squadra (giocatori o staff) positivo, si metta in autoisolamento, così da lasciar proseguire la stagione alla propria squadra. Questo processo probabilmente verrà seguito anche dalla Serie A e dalla Premier League. A tre giornate dalla fine, guida la classifica il solito Bayern Monaco, seguito dai gialloneri del Borussia Dortmund.

Anche in Spagna, la Liga spagnola è ricominciata proprio lo scorso weekend. Il CSD (Consejo Superior de Deportes, il Consiglio nazionale dello sport) ha fatto sapere in una nota che assieme a Federazione e Lega è stato stilato il calendario delle 11 giornate rimanenti alla conclusione della Liga, con la ripresa del torneo fissata per giovedì 11 giugno. L’ultima giornata si disputerà presumibilmente e sempre in funzione dell’evoluzione della pandemia nel fine settimana del 18 e 19 luglio.

Infine in Francia, per la Ligue 1 il discorso purtroppo è totalmente diverso. Per decisione del Governo francese, e per l’esattezza del Primo ministro Edouard Philippe, è stato annunciato che la Ligue 1 2019/20 è da considerarsi definitivamente terminata. Il titolo di Campione di Francia è stato infatti assegnato al PSG, che al momento della sospensione del torneo aveva 12 punti di vantaggio in classifica sull’Olympique Marsiglia. Resta da capire cosa faranno PSG e Olympique Lione, con i parigini che hanno chiesto di poter terminare la Champions League, la cui ripresa è stata prevista dall’UEFA nel mese di agosto.

Tornando al calcio italiano, un piccolo neo riguarda la decisione dello stop definitivo alla Serie A femminile. Lo ha deciso il Consiglio della Federcalcio che ha approvato la linea del presidente Gravina, decretando di fatto la chiusura delle competizioni sportive 2019/2020 di calcio femminile. Si chiude quindi anche l’unico torneo dilettantistico ancora non interrotto definitivamente a causa della pandemia. Si attendono ora comunicazioni ufficiali circa i verdetti per quanto concerne assegnazione del titolo, qualificazione in Champions e retrocessioni.

A un anno dalla favola delle azzurre nel mondiale, il movimento calcistico femminile italiano sta attraversando una fase buia, scandita da un clima di incertezza a da scarsa compattezza tra organi decisionali, società e calciatrici. Ci sarà tempo per ritrovare l’unione, per lavorare alla nuova stagione e garantire le tutele e il professionismo di tutti. Si tornerà in campo presto, a inizio agosto, anche per tutelare la nazionale attesa dalle ultime, decisive, gare per le qualificazioni agli europei. Rimane l’amarezza certo, accompagnata però dalla speranza che presto anche il calcio femminile potrà riassaporare la “normalità”.