Meno trafficata e green: tutti i progetti della Palermo del nuovo decennio

 

Il Piano Urbano per la Mobilità Sostenibile (PUMS) adottato nel 2019 dal Comune di Palermo, non ha passato l’esame del Ministero delle Infrastrutture e dei trasporti. Quest’ultimo, con una nota del 10 aprile 2020, ha, innanzitutto, sottolineato la necessità che il cosiddetto PUMS venga redatto, non dal Comune capoluogo, ma dalla Città Metropolitana di riferimento, prendendo dunque in considerazione l’intero ambito della stessa e non solamente quello palermitano.

Inoltre è stato reso noto che agli elaborati del Comune è stato assegnato un punteggio inferiore alla soglia minima richiesta per poter accedere ai finanziamenti statali (1,75/2.0). In particolare, risulterebbe omessa per ogni obiettivo l’individuazione di target di breve, medio e lungo periodo; andrebbe reso più chiaro il contributo fornito alla definizione degli obiettivi stessi da parte del percorso partecipato; per gli interventi di Piano andrebbero riportati i costi di realizzazione, la programmazione di breve periodo, l’indicazione delle priorità e le coperture finanziarie. Rileva infine il Ministero, che nell’analisi dell’interazione domanda-offerta non sono stati analizzati in maniera adeguata i livelli di servizio e i flussi per rete stradale TPL, nonché l’indice di utilizzo della sosta.

A fronte di ciò e onde evitare la perdita dei fondi messi a disposizione dallo Stato per sviluppare infrastrutture e mobilità sostenibile, l’Ufficio Mobilità Urbana e l’Assessore Giusto Catania dovranno adesso tornare tempestivamente al lavoro in modo tale da adeguare il PUMS alle istruzioni ministeriali entro il prossimo ottobre.

Ma che cosa prevede con esattezza questo documento? Il Piano Urbano per la Mobilità Sostenibile (videografica a fine articolo),  nella definizione formulata nel Decreto del Ministero delle Infrastrutture e trasporti del 4 agosto 2017,  «è uno strumento di pianificazione strategica che, in un orizzonte temporale di medio-lungo periodo (10 anni), sviluppa una visione di sistema della mobilità urbana – preferibilmente riferita all’area della Città metropolitana, laddove definita – proponendo il raggiungimento di obiettivi di sostenibilità ambientale, sociale ed economica, attraverso la definizione di azioni orientate a migliorare l’efficacia e l’efficienza del sistema della mobilità e la sua integrazione con l’assetto e gli sviluppi urbanistici e territoriali».

La Giunta Municipale del Comune di Palermo, con deliberazione del 3 luglio 2019, ha fatto seguito alle suddette indicazioni ministeriali, individuando una serie di azioni coordinate per la gestione, pianificata e programmata, della mobilità pubblica e privata, all’interno del proprio territorio.

Gli obiettivi del PUMS, sviluppato dalla nostra amministrazione comunale, possono essere racchiusi in quattro macrocategorie: efficacia ed efficienza del sistema della mobilità; sostenibilità energetica ed ambientale; sicurezza della mobilità stradale; sostenibilità socio-economica. Nello specifico, il Piano intende: ridurre il consumo dei carburanti tradizionali diversi dai combustibili alternativi, nonché la congestione del traffico veicolare;  migliorare l’attrattività del trasporto ciclopedonale e del trasporto pubblico collettivo; ottenere una sensibile diminuzione degli incidenti e dei costi da essi derivanti;  garantire l’accessibilità alle persone con mobilità ridotta, e aumentare in generale il tasso di soddisfazione della cittadinanza, relativamente alla materia trattata. La strategia principale è sostanzialmente quella di indurre un riequilibrio della domanda di trasporto tra collettivo e individuale, in modo da ridurre la congestione e migliorare l’accessibilità da e verso le periferie urbane.

Tra gli interventi previsti all’interno del cosiddetto “Quadro conoscitivo”, merita una particolare menzione, innanzitutto, lo sviluppo della rete tramviaria, attraverso le tratte: A (Via Balsamo/ Via Croce Rossa), B (Stazione Notarbartolo/Giachery) e C (Corso Calatafimi/ Via Basile/ Stazione Orleans), introdotte nella pianificazione 2020-2024, nonché attraverso le tratte D (Stazione Orleans/Bonagia), E (Via Croce Rossa/Mondello), F (Giachery/Via Balsamo) e G (Via Lanza di Scalea/Sferracavallo), introdotte, invece, nell’ambito della pianificazione 2024- 2030. 

La rete tramviaria si integrerà ovviamente con gli interventi in corso per il completamento del passante ferroviario (con il raddoppio delle tratte Palermo Centrale/Brancaccio – Notarbartolo; Notarbartolo – La Malfa e La Malfa – Carini) e il completamento della “Metroferrovia di Palermo” con chiusura ad anello dell’esistente ramo oggi in esercizio a singolo binario compreso tra le stazioni Notarbartolo e la fermata “Giachery”, in cui ricadono anche la fermata “Imperatore Federico” e la fermata “Fiera”.

Anche in questo caso si prevedono due scadenze temporali al 2024 (per il prolungamento della linea ferroviaria fino piazza Castelnuovo, con la realizzazione della fermata “Libertà”, della fermata “Porto” e della stazione “Politeama”) e al 2030, con la chiusura dell’anello ferroviario dalla stazione “Politeama” alla stazione “Notarbartolo” con la realizzazione della fermata “Malaspina” nei pressi dell’omonima via.

Nella pianificazione di lungo periodo rientra anche la MAL, la Metropolitana leggera, che attraverserà la città lungo l’asse nord-sud dallo svincolo autostradale di via Oreto a Partanna-Mondello, per una percorrenza totale di 20 km serviti da 23 stazioni e della quale è attualmente in fase di studio il primo stralcio di 6,5 km da via Oreto alla stazione Notarbartolo.

Un ampio capitolo del PUMS è, poi, dedicato alla mobilità dolce, mediante l’utilizzo delle biciclette. Nel Piano, in particolare, vengono ricordate sia le azioni già intraprese sia quelle programmate, innanzitutto, con le nuove piste ciclabili previste nell’ambito delle summenzionate tratte del sistema tramviario, precisamente:

  • Tratta A (Via Balsamo/ Via Croce Rossa) – mt 12.347
  • Tratta C (Corso Calatafimi/ Via Basile / Stazione Orleans) mt 3.016
  • Tratta D (Stazione Orleans/ Bonagia) – mt 5.190
  • Tratta E (Via Croce Rossa/ Mondello) – mt 17.235
  • Tratta  G  (Via Lanza di Scalea/ Sferracavallo) – mt 4.406.

A queste si affiancano le previsioni relative alla “Green way”, il percorso fra Palermo e Monreale che prevede la riconversione ad uso pista ciclabile della dismessa ferrovia a scartamento ridotto Palermo- Camporeale, nel tratto Palermo-Monreale. La realizzazione del percorso ciclo/pedonale consentirà il collegamento tra la Stazione Notarbartolo e la Stazione di Monreale ed attraverserà, oltre aree urbanizzate, anche ambiti di particolare valenza ambientale e paesaggistica, con l’obiettivo di valorizzarne e qualificarne le risorse naturali e paesaggistico-architettoniche.

Il Piano contiene poi il riferimento al “percorso ciclabile zona sud”, ovvero il completamento del percorso ciclabile esistente in via Messina Marine e via Archirafi, comprensivo di opere smart è finanziato dal PON METRO ed il progetto Go2school, anche questo finanziato con fondi PON metro, che prevede il potenziamento delle infrastrutture per il servizio bike sharing BiciPa, mediante la fornitura e il posizionamento di 25 nuove ciclostazioni e 300 biciclette a pedalata muscolare tipo “tandem”.

Quanto, invece, alla rete stradale esistente, non si prevedono grandi interventi, a meno di non considerare quelli inseriti nell’ambito del nuovo sistema tram e la cosiddetta “radiale Imera”, che consentirà il collegamento nord/sud in alternativa alla chiusura dell’asse di via Roma al traffico privato e collegherà la via Notarbartolo (Piazza G.le di Maria), la Piazza Stazione Lolli e il Corso Calatafimi (altezza Piazza Indipendenza), permettendo altresì di servire efficientemente il grande polo ospedaliero cittadino formato da Policlinico ed Ospedale Civico attraverso un collegamento Nord-Sud.

L’altro intervento sarà quello del “ponte Rapisardi”,  per il prolungamento dell’omonima via, una volta che le vie Da Vinci, Notarbartolo e Duca della Verdura saranno interamente percorse a senso unico verso il mare su due corsie.

Agli interventi strutturali si accompagneranno delle azioni volte all’efficientamento della gestione delle flotte di bus e ad una più facile fruizione del trasporto pubblico di massa, tramite lo sviluppo di un sistema di informazioni per la mobilità ed uno di tracciamento dei mezzi.

Infine, viene affrontato il tema dei parcheggi, che tiene conto della riduzione di stalli conseguente alla realizzazione del Tram, cui si farà fronte con il sistema di strutture dedicate per la sosta. Anche in questo caso, saranno tre i nuovi parcheggi pianificati entro il 2024 (per 1.430 posti) e altri tre quelli pianificati per il 2030 (per 2.110 posti) determinando un incremento complessivo di posti auto disponibili.


 

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