La rivoluzione del 5G tra verità e fake news

 
 

Negli ultimi mesi il 5G è stato un argomento caldo di discussione, soprattutto da quando alcune persone hanno associato questa tecnologia alla pandemia da COVID-19. Una notizia che in certi casi ha provocato una preoccupazione tale che alcuni sono persino arrivati a bruciare antenne e ricevitori radio, non solo quelle adibite al 5G. Sorte ironica, visto che proprio quest’ultima ha permesso una così vasta diffusione della notizia falsa, che in pochissimo tempo ha fatto il giro del mondo: infatti, comportamenti simili sono stati osservati nel Regno Unito e negli Stati Uniti, provocando disservizi alla rete, già sotto stress per i lockdown.

Cosa è allora questo famigerato 5G? È davvero pericoloso per la salute umana? E quali sono i suoi benefici? Vediamo di rispondere insieme a queste domande.

Il termine 5G indica tecnologie e standard di quinta generazione nell’ambito delle telecomunicazioni, con prestazioni e velocità nettamente superiori rispetto alle precedenti. Ciò sarà possibile grazie all’uso di onde che rientrano nell’ordine delle microonde, operando quindi tra i 3 GHz e i 300 GHz. In parole povere, il 5G utilizzerà onde comprese nella parte innocua dello spettro elettromagnetico: in quest’ultimo rientrano anche le onde visibili all’occhio umano, che però ne costituiscono una piccolissima parte.

Questa nuova tecnologia verrà suddivisa in 3 categorie per servire meglio ogni utenza: una banda inferiore ad 1GHz per coprire meglio la ricezione negli edifici – in Italia sarà di 700 MHz; una tra 1 e 6 GHz per coprire le zone urbane – in Italia sarà fissata tra i 3.4 e 3.8 GHz; e una maggiore di 6GHz fino ad un massimo di 100GHz per permettere lo scambio ad “alta velocità” – in Italia sarà tra i 24.25 e i 27.5 GHz. Oltre a questo, verrà impiegata una tecnica denominata “Beam forming”: invece di irradiare un’ampia area in modo eguale, si indirizza un fascio verso il dispositivo richiedente. Questo permetterà di usare meno energia – non a caso le celle 5G saranno di piccole dimensioni – e garantirà una migliore copertura al singolo.

Con l’avvento del 5G sarà possibile connettere più dispositivi alla rete contemporaneamente, permettendo così al cosiddetto mondo dell’Internet delle cose (Internet of things) di essere accessibile alla massa degli utenti e non ai semplici appassionati. In questo modo, avremo nelle case oggetti smart che serviranno meglio gli utenti, agevolando e automatizzando moltissime azioni. Immaginate di essere a lavoro e di non vedere l’ora di tornare a casa: una volta tornati, il 5G vi permetterà di ritrovarvi in un ambiente accogliente, dove la temperatura è ideale e il forno è pronto per essere usato.

A ottenere benefici non sarà solo la domotica ma anche la medicina: un dottore seduto a migliaia di chilometri di distanza potrà operare un paziente, controllando un robot medico a distanza, grazie all’alta velocità della rete. Potremo scaricare gigabyte di informazioni in una manciata di secondi, manovrare macchine a distanza e permettere alle automobili che si guidano da sole di essere in connessione tra di loro ed evitare incidenti. Il dipartimento della Protezione Civile potrebbe usare droni con videocamere ad alta risoluzione per pattugliare zone pericolose per un essere umano e fare ricerche, il tutto in tempo reale e senza far correre rischi ai propri operatori.

Le applicazioni sono tante e ancora da esplorare; quel che è certo questa tecnologia renderà le cose più semplici a molti. Dovremo aspettare per l’arrivo del 5G ma sono comunque molti i paesi che si stanno attrezzando. Anche le aziende, non solo di telecomunicazioni, dovranno prepararsi per fornire prodotti che utilizzino questa formidabile tecnologia.

Controindicazioni per la salute umana? In base a questo studio dell’Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale (ARPA) dell’Emilia-Romagna, non sono stati osservati particolari danni per gli esseri umani. Lo stesso vale per gli studi condotti a livello internazionale dall’ICNIRP (International Commission on Non-Ionizing Radiation Protection), dalla Commissione europea, da Scientific American e dall’American Cancer Society. Da questi studi risulta inoltre che il 5G prenderà piede, ridurrà l’inquinamento elettromagnetico, dismettendo le vecchie tecnologie. Le frequenze usate non sono nocive per l’uomo, dal momento che trasportano una quantità di energia non sufficiente a danneggiare un essere vivente: per quello dovremmo spostarci nel regno delle frequenze ionizzanti di cui fanno parte i raggi X e i raggi gamma.

Ad ogni modo, le leggi vigenti sia a livello nazionale – ovvero il DPCM dell’8 Luglio 2003 e il decreto crescita del 2012 – sia a livello europeo, limitano di un fattore n le indicazioni ricevute dall’OMS, così da poter permettere una lunga esposizione ai campi elettromagnetici, senza correre rischi per la salute.

In conclusione, il 5G non è pericoloso per la salute umana: anzi, può contribuire in vari modi a migliorarla. Sarà uno strumento utile al genere umano e come tutti gli strumenti avrà dei pro e dei contro: non può essere considerato dannoso in sé, ma tutto dipenderà dall’uso che ne faremo.

Sukhdev Mohan