Auguri Nole! Trentatré anni per il numero uno del tennis mondiale

 
 

Sport capace di regalare grandi emozioni e di raccontare storie appassionanti, il tennis negli ultimi anni ha visto brillare la stella del serbo Novak Djokovic, detto Nole.

Nato a Belgrado nel maggio del 1987, iniziò a praticare tennis all’età di quattro anni ed il suo talento venne subito notato da Jelena Gencic. La donna convinse i genitori del serbo a farlo allenare in impianti sportivi più adeguati, e così si trasferì all’accademia di Nikola Pilic a Monaco di Baviera. Iniziò a partecipare ai tornei junior a 14 anni, ottenendo ben 40 vittorie su 50 partite che gli permettono di classificarsi al 24° posto del ranking.

Il 2003 è un anno importante per lui: diventa professionista e partecipa a diversi tornei ATP, classificandosi a fine stagione al 184° posto. Nel 2005, invece, partecipa per la prima volta a tutti e quattro gli Slam in cui riesce ad ottenere anche vittorie importanti, come quelle contro Ginepri, Monfils e Ancic. La stagione successiva, negativa nella prima parte, vede comunque Djokovic disputare un ottimo Roland Garros, nel quale si arrende contro Nadal ai quarti di finale.

Alcuni mesi dopo arriva, invece, per lui la conquista del primo torneo ATP sulla terra di Anersfoort battendo in finale il cileno Massu. Djokovic cresce sempre più e infatti raggiunge la sua prima finale in uno Slam, ovvero gli US Open, in cui subisce una netta sconfitta da parte di Roger Federer. Questa partita, però, non lo demoralizza; e infatti la sorpresa arriva agli Australian Open 2008. Il serbo cede in tutto il torneo un solo set e batte in finale senza problemi il francese Tsonga.

Le stagioni 2009 e 2010 non sono molto fortunate per il tennista serbo, che a causa di problemi allo stomaco non riesce a dare continuità alle sue vittorie. Nonostante tutto, Djokovic riesce a battere Federer nella semifinale degli US Open, conquistando la seconda posizione mondiale. Gli anni successivi sono caratterizzati, invece, da una serie di innumerevoli successi, in particolare gli Slam, che lo portano a diventare il nuovo numero uno al mondo per ben 100 settimane consecutive. Il 2015 rappresenta poi l’anno dei record: vince Australian Open, Wimbledon e US Open ma l’unico torneo Slam che ancora non riesce a conquistare è il torneo francese del Roland Garros.

Novak Djokovic è ritenuto uno dei migliori tennisti della storia per record, titoli conseguiti e per lo stile di gioco completo ed efficace su tutte le superfici. Nel singolare infatti, ha occupato la prima posizione della classifica ATP per un totale di 282 settimane, terzo alle spalle di Roger Federer (310) e Pete Sampras (286), di cui 122 consecutive. Da Wimbledon 2015 al Roland Garros 2016 ha vinto consecutivamente, anche se non nello stesso anno, i quattro tornei del Grande Slam, compiendo il cosiddetto “Grande Slam virtuale” o “Nole Slam”, impresa che nel tennis maschile non riusciva dai tempi di Rod Laver (vincitore del Grande Slam nel 1962). È il solo tennista della storia ad aver vinto almeno una volta in carriera i nove tornei Masters 1000, risultato che a partire dal 2009, l’ATP denomina Career Golden Masters.

Su 26 finali disputate nelle prove del Grande Slam, ha conquistato 17 titoli, aggiudicandosi otto Australian Open (record assoluto), cinque Wimbledon, tre US Open e un Roland Garros. Ha trionfato in cinque occasioni (di cui quattro consecutive, record assoluto) al Masters di fine anno. Nel suo palmarès figurano anche, 34 tornei Masters 1000, oltre alla medaglia di bronzo ai Giochi olimpici di Pechino 2008, una Coppa Davis e una ATP Cup con la nazionale serba. È uno degli otto giocatori riusciti nell’impresa di centrare il Career Grand Slam e in era Open, uno dei dieci ad aver raggiunto la finale in tutti i tornei del Grande Slam.

Con 56 successi è in testa alla classifica dei vincitori dei cosiddetti “Big Titles“, ovvero i tornei del Grande Slam, i Masters 1000, le ATP Finals e le Olimpiadi. «Ho sempre grande fiducia in me stesso – ha dichiarato Djokovic in una recente intervista a Graham Bensinger – credo di poter vincere più Slam di tutti e battere il record di settimane al numero 1 del mondo. Questi sono i miei obiettivi principali, ma non sono gli unici motivi che mi spingono a continuare a giocare. Non credo nei limiti. Penso che i limiti siano soltanto illusioni del tuo ego o della tua mente» ha aggiunto Novak, utilizzando parole molto simili a quelle proferite di Michael Jordan nel suo discorso di introduzione nella Hall of Fame.

Nell’attuale panorama tennistico nessun atleta è più competitivo di Nole, che all’inizio del 2020 aveva messo in mostra un rendimento invidiabile, tanto da rimanere imbattuto in questa stagione prima della sospensione dovuta all’emergenza Coronavirus. Il numero 1 del mondo aveva guidato la sua Serbia al successo in ATP Cup e si era aggiudicato gli Australian Open per la seconda volta consecutiva, oltre a conquistare il titolo a Dubai dopo aver rischiato tantissimo contro Gael Monfils in semifinale.

Il serbo adesso è a due sole lunghezze di distanza dai 19 Slam di Rafael Nadal, mentre il record all-time di Roger Federer è a -3. Nole avrebbe potuto battere anche il record di settimane in vetta al ranking mondiale, detenuto dallo stesso Federer, ma dovrà attendere almeno il 2021 dato che le classifiche sono state congelate, in attesa della ripresa delle competizioni agonistiche. Ancora auguri, campione!


 
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