StopEuropa: su Facebook 340.000 italiani chiedono l’uscita dall’UE

Mai come oggi i social network sono il termometro del paese. E al momento la temperatura di circa 340.000 contatti fa dire inaspettatamente che l’Italia è già fuori dall’Unione Europea. Ebbene sì, se dovessimo stare a sentire politologi o esperti e dare un’importanza ai numeri del primo social network al mondo – Facebook – il nostro paese a breve potrebbe sul serio abbandonare Bruxelles, l’Euro e gli alleati continentali. In una parola saremmo vicinissimi all'”ItalExit“.

ItalExit: di che stiamo parlando?

I social aiutano a capire gli umori e i sentimenti della società e questo è ormai un dato acquisito. Lo hanno capito molti oltreoceano, da Barack Obama, primo presidente afroamericano della storia che proprio sui social network costruì la sua fitta rete di sostenitori, a Donald Trump che ad oggi sarebbe capace di dichiarare guerra a una nazione in meno di 180 caratteri. La gente comune pare aver recepito il concetto e dentro Facebook, Twitter e piattaforme web si organizza in gruppi, pagine e cerca di sfruttare al meglio le potenzialità offerte dalla rete.

E sull’onda della pandemia coronavirus e dell’inattività obbligata dalla quarantena, gli italiani hanno già scelto il futuro della nazione post Covid-19. E stavolta non parliamo né di profili fake, né di troll, né di contatti creati da sofisticatissimi algoritmi. Certo, qualcuno delle suddette categorie ci sarà e servirebbe un’operazione “monstre” di analisi e di controllo per scovarlo, ma al momento in 340.000 – un numero enorme – urlano all’ItalExit. E lo fanno da casa, in quarantena.



Stop Europa: i 260.000 dell’Addio a Bruxelles

Di che gruppo parliamo? Si chiama “Stop Europa” ed è nato – secondo la sua descrizione – il 13 marzo 2020. Più di un quarto di milione di persone in poco meno di 3 giorni. Regole del gruppo: “1) Uscire dall’Europa. 2) Uscire dall’euro. 3) Tornare alla lira. 4) Seguirà programma del Movimento”. Niente di più semplice. Un nuovo movimento definito letteralmente “Antieuropeista”, ma non schierato politicamente seguendo il principio secondo cui “questo gruppo nasce per la CREAZIONE di un nuovo Movimento Politico StopEuropa che non è né di sx e né di dx e vicino a Nessun Partito e/o Movimenti Politici del panorama politico italiano”.

Tutto chiaro? Bene. Ovviamente stare all’interno del gruppo ha le sue regole, che troverete nello screen qui sotto. Sono poche e semplici e sostanzialmente applicabili tranquillamente con un minimo di vigile sorveglianza da parte degli admin, che però adesso non può essere assicurata visto il sempre più crescente numero di post e partecipanti.

C’è persino la raccomandazione di non usare parole forti e di odio perché – si legge nelle regole – “stiamo correndo il rischio che questo gruppo fb possa essere chiuso da Fb e credo, nessuno di noi lo voglia. Tutto questo in attesa della pubblicazione del sito StopEuropa dove potremo trasmigrare la nostra partecipazione al progetto del Movimento StopEuropa ITALEXIT iscrivendoci”. Un progetto ben strutturato e dall’ampio respiro, quindi.



Lagarde e Lira: le due star del gruppo

Innanzitutto, è utile fare un chiarimento preliminare: il gruppo è nato nello stesso giorno in cui Christine Lagarde affossava i mercati con le sue dichiarazioni infelici e lo spread tra i titoli di stato italiani e tedeschi cresceva a dismisura. E che non sia un caso, lo testimoniano alcuni post al veleno in cui la Presidente della Banca Centrale Europea finisce sulla graticola. La politica francese in uno viene accusata di essere colei che “ha permesso la speculazione con lo spread” ed è affiancata da Angela Merkel con didascalia altrettanto dura “ha bloccato l’esportazione di mascherine” ed Emmanuel Macron, reo di essere “proprietario” di alcune televisioni che hanno preso in giro gli italiani ai tempi del coronavirus.

Vengono poi rilanciate interviste “decisamente contro” l’odiata politica votata dalla maggior parte dei partiti politici italiani – come qualcuno fa notare. Ad esempio quella rilasciata a Panorama dal professor Guido Sapelli dal titolo: “Christine Lagarde vuole distruggere l’economia italiana”. O articoli come quello de loccidentale.it dal titolo “Lagarde: Italia (cane) che affoga si bastona. Fanno gola i risparmi degli italiani”. La Lagarde unico nemico? No, tutti sott’accusa. Politici vecchi e non, economisti, banche centrali. Tutti hanno commesso qualche empio atto contro l’Italia e per questo vanno criticati. Anche al punto di trasformare la bandiera europea, ridisegnandola con una svastica su sfondo blu, accerchiata dalle care stelle europee.

Ma c’è di più: la vera star del gruppo è la lira. In tutte le sue salse viene invocata da chiunque. Post e post continuamente ripubblicati in cui si ama e si loda la vecchia e cara moneta. Si ripubblica anche Prodi e una sua intervista in cui “confessa” di aver svalutato la lira. C’è chi pubblica persino le dichiarazioni dello psichiatra Alessandro Meluzzi, dove suggerisce di abbandonare l’UE e ristampare la lira. Insomma, la nostra vecchia moneta è richiestissima.

Apolitico?

Secondo le regole, il gruppo non è schierato politicamente. Ma alcuni post relativi a politici e non, potrebbero far pensare a uno scostamento verso destra del gruppo stesso o quanto meno verso i partiti che solitamente muovono richieste antieuropeiste. Appaiono video provenienti dalla pagina di Giorgia Meloni, interviste del filosofo Diego Fusaro storicamente antieuropeista e appaiono post critici nei confronti di coloro che “hanno trascinato” l’Italia nell’Euro come Giorgio Napolitano, Romano Prodi o Mario Monti.

E da ieri, sin dalle indiscrezioni legate alla bozza sugli investimenti programmati dal governo a favore dell’economia in questo momento emergenziale, è montata l’ira verso il governo, reo di aver fatto poco per il bene dei lavoratori e aver preteso poco rispetto agli omologhi tedeschi e francesi. Ovviamente non mancano neppure le critiche ai “porti aperti” nonostante il coronavirus.



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