Fiona May, collezionista di medaglie

Nata nel Regno Unito, da genitori di origine giamaicana, Fiona May diventa cittadina italiana nel 1994, a seguito del matrimonio con Gianni Iapichino. Il debutto con la nazionale azzurra avviene ai campionati europei di Helsinki, nello stesso 1994: è subito medaglia di bronzo. Specializzatasi nel salto in lungo, si aggiudica successivamente il titolo di campionessa mondiale indoor nel 1997 e quello di campionessa europea indoor nel 1998. Tra i numerosi successi del suo palmares, spiccano due medaglie d’oro (Mondiali di Goteborg nel 1995 e di Edmonton  nel 2001) e due medaglie d’argento (Olimpiadi di Atlanta 1996 e di Sidney 2000).

Ancora oggi la May è l’atleta italiana che ha conquistato il maggior numero di podi nel salto in lungo, disciplina nella quale detiene il primato con la misura di 7,11 metri (Budapest, 22 agosto 1998). Curiosità: la figlia primogenita Larissa Iapichino è attuale campionessa italiana di salto in lungo per la categoria under 20.

«Tutte medaglie bellissime, momenti egualmente splendidi. Non posso scegliere il migliore, perché ogni trionfo, ogni podio conquistato ha una sua storia particolare» , con queste parole, Fiona May, ha di recente raccontato al quotidiano Il Tempo i successi ottenuti nel corso della sua carriera agonistica.

Nel corso di un’altra intervista, rilasciata a “Il resto del Carlino”, ha dichiarato di ritenersi «una persona timida e una mamma floscia verso le due figlie» , precisando che «Larissa ha deciso da sola di fare atletica, senza che io le imponessi nulla». La May ha altresì espresso delle considerazioni critiche in merito alla situazione odierna dell’atletica leggera, sostenendo che a suo avviso «l’atletica è diventata uno sport globale. Il 50% degli atleti non sa allenarsi. Gli allenatori sono rimasti indietro, ma è colpa del sistema, che deve cambiare».

Abbandonata, nel 2005, la carriera sportiva, Fiona May è entrata nel mondo dello spettacolo, prendendo parte alla terza edizione del programma Ballando con le stelle e poi allo sceneggiato “Butta la luna”, nel quale ricoprì il ruolo di protagonista.

Oggi l’ex saltatrice è in prima linea nel volontariato ed è una fervida sostenitrice dei diritti dei bambini. Testimonial della Onlus salesiana “Missioni don Bosco”, sta promuovendo in Etiopia un progetto che ha lo scopo di supportare l’educazione scolastica, in particolare nei casi delle madri-bambine, piaga tristemente diffusa in molti Paesi dell’Africa.

Le tante medaglie, ottenute da atleta, le venivano appese al collo. I successi raggiunti grazie ai programmi televisivi le hanno dato ulteriore celebrità. Queste ultime soddisfazioni fanno pensare a un altro genere di traguardi, ancora da raggiungere, per la campionessa del salto in lungo. Le prossime medaglie, Fiona May, potrà appendersele all’anima: saranno forse meno “popolari”, ma brilleranno comunque.


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