Gli “intimi estranei” di Susan Meiselas in mostra ai Cantieri Culturali

Prende il nome di “Intimate Strangers” la nuova mostra di Susan Meiselas, ospitata dal Centro Internazionale di fotografia, presso i Cantieri Culturali alla Zisa di Palermo, diretto da Letizia Battaglia; la mostra, aperta al pubblico, sarà fruibile fino al 16 di febbraio.

Chi è l’artista? Susan Meiselas nasce nel Maryland, a Baltimora, nel giugno 1948; fotografa documentarista statunitense di portata internazionale, è da molti considerata come una delle “pioniere del fotogiornalismo” moderno. Le sue foto rappresentano un vero e proprio manifesto femminista, il cui obiettivo è in primis quello di promuovere la dignità delle donne e la loro affermazione nella società. Dopo aver lavorato per alcuni anni come freelance, viene assunta dalla celebre agenzia fotografica Magnum nel 1976.

Dedita alla difesa dei diritti umani, negli anni porta avanti il suo impegno sociale tramite innumerevoli progetti; meritano menzione i suoi lavori documentaristici sull’America Latina, con i quali, durante la rivoluzione sandinista del 1979 in Nicaragua, l’artista denunciava il regime dittatoriale di Anastasio Debayle.

L’esposizione “Intimate Strangers”, letteralmente “Estranei Intimi”, presenta due dei progetti più potenti dell’autrice, Carnival Stripes e Pandora’x Box, i quali le valgono, nel 2019, l’edizione inaugurale del premio Woman In Motion. Il primo progetto, Carnival Stripes, è frutto dei lavori degli anni che vanno dal 1972 al 1975, anni in cui Meiselas segue le spogliarelliste delle fiere di paese in New England, Vermont e South Carolina; immortala, in bianco e nero, sia le loro esibizioni durante gli spettacoli che le loro vite private al termine degli stessi.

Alle istantanee in bianco e nero, la fotografa affianca le registrazioni audio delle voci delle protagoniste da lei stessa intervistate, rendendo così la narrazione multimediale. Pandora’x Box, seconda parte del percorso espositivo, ci trasporta in un club sadomaso di New York, definito la “Disneyland della Dominazione”, dove la protagonista, Mistress Raven, insieme al suo staff, formato da quattordici giovani donne, si esibisce in riti che mescolano dolore e piacere, mostrandoci l’esistenza di un altro modo di vivere il dolore e la violenza; l’artista, infatti, ci invita ad esplorare un mondo nascosto, dove il sesso si fonde a dinamiche di potere e segretezza.

Una grande occasione per visitare lo spazio che, dopo molti anni di attesa, ha visto Letizia Battaglia realizzare un suo grande desiderio. «Oggi il sogno si avvera. E si può dire che oggi a Palermo si può essere pure felici. E io a Palermo sono felice», commentava la fotografa palermitana all’apertura del Centro Internazionale di Fotografia nel novembre 2017.