Farewell, Terry Jones

Dopo Graham Chapman i Monty Python registrano una seconda perdita. Terry Jones, il titano della commedia inglese -come lo definisce la BBC- si spegne a 77 anni il 21 gennaio lasciando un vuoto immenso. Nel 2016 era trapelata la sua malattia (afasia progressiva – una variante altamente degenerativa della demenza frontotemporale) che ha avuto effetti drastici sulle sue abilità di comunicare.

Attore, regista, scrittore di una ventina di libri per bambini e autore di serie televisive (compresa una serie di documentari sul medioevo), penna di contributo per il Guardian e l’Observer, Terry Jones era un vulcano inesauribile, sempre con le mani in pasta in qualche progetto.

In Italia è conosciuto per due film dei Monty Python che sono stati doppiati poco dopo l’uscita nelle sale inglesi: uno è “The life of Brian” tradotto con il titolo “Brian di Nazareth”, in cui riesce a toccare il tema della spiritualità in chiave politica, senza mai scadere nel banale o nel volgare. The life of Brian è, infatti, una palese presa in giro alle sinistre che, sebbene con idee di progresso, non riescono ad attuare un vero cambiamento nella storia perché troppo contaminate da meccanismi burocratici che, alla fine, si traducono con una parola di solidarietà per Brian sulla croce.

Nella sua produzione sia scritta che performativa, si trattano temi scomodi come il sesso, ma mai in maniera volgare; lo stile è più assimilabile all’ilarità delle situazioni del sesso che si trovano nelle produzioni teatrali e letterarie medievali.

Il secondo film è “La ricerca del Santo Graal” in cui tra una risata e un’animazione di Dio che parla con gli uomini, ci si rende conto di quanto anche questo tipo di produzioni apparentemente di pura commedia, nascondano la capacità di analizzare la realtà politico sociale e trasporla in messinscena, rendendo i re giullari e giullari re, una spassosa missione in puro stile Armata Brancaleone. Una chicca che non molti sanno è che il doppiaggio della versione italiana vede tra i doppiatori Pippo Franco, Oreste Lionello, Bombolo e Pino Caruso, voci che rendono il film indimenticabile allo spettatore italiano.

Jones ha anche diretto l’uscita del 1983 di “The meaning of life” – Il significato della vita -, su una scala ancora più elaborata, mettendo insieme sketch, numeri musicali e scene dagli effetti – per l’epoca – complessi. Il film contiene anche il più famoso personaggio sullo schermo di Jones: il gigante Mr Creosote, che esplode dopo una mentina.

Ci sarebbe moltissimo da raccontare sull’esperienza Monty Python di Jones, ma preferiamo mantenere il clima di lutto e salutarvi con le parole della famiglia che dichiara alla BBC: «Speriamo che un giorno questa malattia venga completamente sradicata. Chiediamo che la nostra privacy sia rispettata in questo momento delicato e ringraziamo di aver vissuto la presenza di un uomo straordinariamente talentuoso, giocoso e felice che viveva una vita veramente autentica, con le sue parole “amorevolmente glassate di glucosio”». Farewell, Terry Jones.