Vadem(Eco)m

Di Francesco Polizzotto – È tempo di bilanci, di analisi e di riflessioni, di rimpianti e di rimorsi, di buoni propositi e auspici vari. Noi di “Eco Internazionale” chiudiamo un 2019 carico di emozioni, pieno di novità, sicuramente intenso sotto tutti i punti di vista.

La mission originaria del nostro progetto editoriale, quella di registrare la testata giornalistica, è stata conseguita con successo a metà maggio. Il 16 maggio 2019 è diventato ufficialmente il nostro battesimo giornalistico, la data a partire dalla quale “Eco Internazionale” risulta a tutti gli effetti una testata giornalistica registrata. Ebbene sì, quello che tre anni fa era un semplice blog sul quale una decina di ragazzi scrivevano di politica internazionale per mero diletto, ha assunto la forma di un giornale vero e proprio.

Avendo avuto da sempre un assetto redazionale, non abbiamo dovuto rivoluzionare le nostre dinamiche di gruppo né la nostra metodologia di lavoro. Eccezion fatta per la cornice giuridica dell’intero progetto, abbiamo quindi confermato l’impianto sul quale si è forgiato il nostro gruppo. L’associazione culturale “Eco Internazionale”, costituita a ottobre 2016 da 20 soci e oggi composta da 49 soci, è l’editore della testata omonima. Trattasi di un editore “atipico”, i cui valori di riferimento sono l’indipendenza da logiche partitiche e il pluralismo.

La testata giornalistica è diretta da un direttore responsabile e da un comitato di redazione, composto dai caporedattori e dai responsabili delle sezioni tematiche del giornale. In mezzo alle due strutture (associazione e testata) agisce il direttore editoriale, figura mutuata dalla tradizione giornalistica anglosassone, che si colloca appunto tra l’editore e il direttore responsabile. Quanto alla linea editoriale, essa si conforma ai valori di riferimento sopramenzionati e rappresenta il punto di equilibrio necessario per far coesistere una comunità eterogenea, formata da teste pensanti.

Il raggiungimento dell’obiettivo strategico del nostro progetto, al di là delle celebrazioni rituali, non ci ha affatto mutati nello spirito. Siamo degli “idealisti pragmatici”, sognatori coi piedi piantati per terra, appassionati di giornalismo che adesso il giornalismo lo fanno sul serio. Nell’epoca delle fake news imperanti e in un mondo, quello dell’informazione, che sta vivendo l’inesorabile tracollo della carta stampata e l’altrettanto inesorabile boom dei giornali on-line, stiamo cercando di fare una testata capace di rendere comprensibili e vicine, tematiche complesse e lontane. Non è semplice trattare i temi dell’attualità internazionale e farsi leggere da un pubblico vasto. Fedeli all’insegnamento “montanelliano”, crediamo che il nostro unico padrone possa, anzi debba, essere il lettore. Declinare la realtà anarchica del cosiddetto “global disorder” attraverso le diverse sfaccettature delle nostre rubriche è stato, è e continuerà a essere uno dei marchi di fabbrica di “Eco Internazionale”.

Consci di esserci imbarcati in un’avventura senza confini, ma pienamente consapevoli di avere tutte le credenziali per andare sempre avanti e per fare sempre meglio, riteniamo la registrazione della testata giornalistica non un punto di approdo, una meta, bensì un nuovo punto di partenza, l’ennesimo trampolino di lancio per la nostra squadra. Ecco quindi come 2019 e 2020 risultano legati da speranze, ambizioni e obiettivi. Bilancio di un anno che finisce e prospettive per quello che inizia si intrecciano lungo un viaggio ambizioso, logico e coerente. Proviamo ad anticiparvi qualcosa.

Percorsi di praticantato, perché vogliamo far crescere alcuni nostri redattori, dandogli la possibilità di accedere alla professione giornalistica, tramite la nostra stessa testata; Eco come palestra di futuri giornalisti. Accrediti-stampa agli eventi più rilevanti nel calendario 2020, perché vogliamo seguire da vicino cosa succede e raccontarlo attraverso le nostre penne; Eco come rete di corrispondenti. Workshop di formazione, perché vogliamo espandere la nostra offerta oltre il circuito del sito e dei canali social, discutendo di giornalismo e di informazione a 360°; Eco come laboratorio di cultura editoriale. Sono idee ancora allo stato embrionale, la cui organizzazione e fattibilità sarà ponderata scrupolosamente all’interno del nostro gruppo e sulla base delle nostre possibilità economiche. Realizzare quanto volevamo, con la politica dei piccoli passi, è stata la nostra stella polare dal 2016 al 2019; proveremo a seguirla anche nel 2020!


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