Ottobre in rosa

Di Alice Antonacci – Questa mattina in farmacia c’è una dottoressa con un fiocchetto rosa sul bavero del camice. L’occhio da appassionati di moda potrebbe stimolare l’immaginazione ma in realtà dietro quel fiocchetto c’è un messaggio.

Con la campagna “Nastro rosa“, l’Airc (Fondazione AIRC per la Ricerca sul Cancro) ha scelto di focalizzare l’attenzione sulle forme più aggressive di cancro del seno. La Fondazione per la ricerca sul cancro ha scelto questo simbolo per rappresentare l’impegno al fianco delle donne che si trovano ad affrontare questa malattia.

Solo in Italia più di 50.000 donne all’anno ricevono una diagnosi di tumore al seno, stando a quanto riportato dalla stessa Airc durante l’ultima campagna di informazione svoltasi a Milano a fine settembre.

Rosa i fiocchi, rosa il mese della prevenzione e della lotta contro il cancro al seno. Rosa fimmina, se vogliamo dirlo in siculo, pink month se vogliamo essere internazionali. Ciò che conta non è il termine ma il contenuto. Quello che oggi proviamo a fare, consapevoli delle difficoltà, è scegliere le parole migliori per affrontare un tema così delicato. Proviamo a dire che non siete sole. Ci sono mali contro cui la lotta è più efficace se comune e condivisa. Costante, senza mai abbassare troppo la guardia.

Palazzi, ponti ed edifici sono tinti di rosa per l’occasione, così come capelli, cappelli e parrucche, per far sì che l’attenzione resti alta su un tema così delicato.

Luci rosa all’ospedale “Fatebenefratelli”, Isola Tiberina (Roma)

Per tutti coloro che hanno attraversato o attraversano una condizione del genere, Eco Internazionale ha deciso di sposare la causa con un nastrino rosa. Un simbolo per chi non vuole arrendersi alla malattia.


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