Avengers Endgame: è davvero la fine dei giochi?

Di Gaspare Biondo – Un anno fa, in Avengers Infinity WarThanos ha schioccato le dita col «guanto dell’infinito» e ha distrutto metà della popolazione della terra inclusi molti dei supereroi dell’MCU. Abbiamo dovuto attendere il 24 aprile 2019 per sapere finalmente come i nostri beniamini abbiano preparato la loro vendetta contro il Titano pazzo.

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Da Avengers: Endgame, Thanos –  Marvel

Avengers: Endgame è il ventiduesimo film del Marvel Cinematic Universe, penultimo della fase 3 del medesimo (che si concluderà con Spiderman: far from home). Il film dura 3 ore e si può suddividere in tre archi narrativi: nella prima parte vengono narrati gli eventi immediatamente successivi a Infinity War con i vendicatori superstiti e che grazie a Capitain Marvel si recano sul pianeta in cui si è ritirato Thanos per recuperare il guanto e far tornare in vita chi era stato decimato. Purtroppo egli ha usato il potere delle gemme sovraccaricandole e distruggendole. Thor preso dall’ira lo decapiterà.

Già da adesso si inizia a notare qualcosa che riguarderà il futuro dell’MCU: lo straordinario potere di Captain Marvel e il suo essere un possibile leader per gli Avengers. È lei che riporta Tony Stark e Nebula dallo spazio, ed è lei che blocca Thanos con la sua presa. Inoltre riesce a contrastare lo stesso Stark che, disilluso dall’esito della battaglia precedente, si ritira dal gruppo in cerca di una vita normale.

La seconda parte è ambientata cinque anni dopo: grazie al ritorno di Ant Man dal regno quantico (per lui sono trascorse 5 ore mentre sulla terra sono trascorsi 5 anni) gli Avengers sotto la spinta di Captain America e Vedova Nera, decidono di viaggiare indietro nel tempo per recuperare le sei gemme dell’infinito prima che se ne impossessi Thanos, in modo da riportare in vita tutti quelli che sono stati decimati dallo schiocco di dita cinque anni prima.

Durante questi viaggi indietro nel tempo accadono diversi eventi, alcuni molto divertenti, altri più tristi (in primis il sacrificio di Vedova Nera per recuperare la gemma dell’anima) e si creano diversi collegamenti coi film precedenti. Tuttavia è proprio in questa parte del film che lo spettatore comincia a storcere il naso.

Ci sono diversi elementi incongruenti. Ma soprattutto si perde quella tragicità che aveva caratterizzato il film precedente. Il personaggio di Thor, ingrassato e alcolizzato diventa una macchietta. Non vi è traccia del dio del tuono valoroso e desideroso di vendetta data dal dolore di avere perso quasi tutto che troviamo nel primo film. Riappare Valchiria senza che ci sia spiegato che fine aveva fatto all’inizio di Infinity War. Anche il sacrificio di Vedova Nera è meno incisivo rispetto alla scena nel precedente film in cui Thanos sacrifica Gamora per ottenere la gemma dell’anima.

Un altro elemento poco chiaro si ha nell’incontro fra Hulk (ormai un ibrido fra il bestione e Bruce Banner, che si dà ai selfie) e l’Antico. Hulk, per ottenere la gemma del tempo, spiega all’Antico che il Dottor Strange consegnerà volutamente la stessa gemma a Thanos, e l’Antico allora la consegna dicendo: «se lui l’ha fatto avrà i suoi motivi». Bene, lo spiegate anche agli spettatori del cinema? Perché purtroppo fino alla fine del film questa scelta non sarà motivata. E la perplessità aumenta. In tutto ciò il personaggio di Captain Marvel è pressoché assente, poco interessata agli eventi della terra, e le uniche battute che la riguardano sono circoscritte al suo nuovo taglio di capelli!

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Captain Marvel (interpretata da Brie Larson)

Si arriva alla terza parte con il gruppo dei nostri eroi che riesce a ottenere le gemme. Hulk è l’unico che può schioccare le dita senza soccombere per riportare tutti i decimati indietro, ma all’improvviso arriva Thanos dal passato che grazie alla Nebula del futuro ha scoperto tutto utilizzando la Nebula del passato. Parte allora di nuovo una grande battaglia per il possesso del guanto fra Thanos e gli Avengers con il colpo di scena: arrivano in soccorso tutti gli eroi che erano stati decimati dal Titano. Sbuca fuori Captain Marvel che distrugge astronavi, creature aliene e quasi tutto l’esercito di Thanos.

Anche durante questa epica battaglia le cose poco chiare sono tante: Captain Marvel, che distrugge tutto, dall’esercito alle astronavi del titano, non sembra essere in grado di ucciderlo. In un combattimento di pochi secondi con Thanos viene messa ko; Captain America comincia a usare – dal nulla! – Mjolnir (il martello di Thor) tranquillamente senza che ci sia spiegato il perché, tenendo conto che non tutti gli appassionati della saga cinematografica hanno seguito le avventure su carta.

Tutti combattono fino ad arrivare al sacrificio di Iron Man che utilizza il guanto per polverizzare Thanos e il suo esercito, perdendo la vita. Questa è sicuramente una delle scene più belle del film che rende omaggio al supereroe con cui undici anni fa è cominciato tutto. Bellissima la scena del funerale con tutti i protagonisti presenti.

Tuttavia il finale delude: Captain America riporta indietro nel tempo le gemme dell’infinito salutando per pochi secondi Falcon, Hulk e il Soldato d’inverno. Riappare poco dopo invecchiato raccontando di aver vissuto la sua vita normalmente con Peggy Carter; poi affida il suo scudo a Falcon che diverrà il nuovo Captain America. Ora la domanda nasce spontanea: se Antman è mancato 5 anni nel regno quantico e per lui sono state 5 ore, come ha fatto Steve Rogers in pochi secondi a vivere una vita? Non ci è dato saperlo. Si esce dal cinema pieni di dubbi irrisolti e anche un po’ delusi.

Avengers Endgame sicuramente va visto, ma delude le aspettative dello spettatore. Innanzitutto non mantiene quel tono narrativo drammatico e di pathos che invece aveva caratterizzato Infinity War. Viene tutto smorzato dalla commedia che è preponderante per buona parte del film. Essendo la conclusione di un ciclo poteva sicuramente essere molto più avvincente dato il materiale che i registi avevano tra le mani, per non parlare della moltitudine di personaggi presenti.

Sebbene sia stato bello rivedere personaggi dei film precedenti e sopratutto tutti gli eroi dell’MCU uniti contro Thanos resta la perplessità su quanto è stato fatto. Nonostante si sapesse da tempo che i contratti di Robert Downey jr e Chris Evans fossero in scadenza, l’uscita di scena dei personaggi è deludente per il semplice motivo che sono stati invertiti i ruoli: doveva essere Captain America a sacrificarsi per il mondo e morire in quanto questo è congruente col personaggio che ci è stato raccontato in tutti questi anni, mentre Iron Man era quello che doveva ritirarsi per vivere una vita normale con la sua famiglia (specie dopo l’incontro col padre nel passato).

Forse i registi hanno volutamente invertito i ruoli per creare un bel colpo di scena, riuscendoci.

Cosa accadrà adesso con l’avvento della fase quattro? Ancora ci sono pochi elementi per farci un’idea sul nuovo corso dell’MCU. Tramite il presidente dei Marvel Studios Kevin Feige, sappiamo soltanto che usciranno un film stand-alone su Vedova Nera, che sarà un prequel in quanto verrà narrata la sua storia, un altro sugli Eternals e visti i successi dei film precedenti arriveranno i sequel di Black Panther, Doctor Strange e probabilmente Captain MarvelSappiamo inoltre che è già in preparazione Guardiani della galassia 3 con, probabilmente, Thor come nuovo membro, visto che alla fine di Endgame parte con tutta la squadra dei guardiani.

Sicuramente sarà da tenere d’occhio Spiderman: far from home che non solo chiuderà la fase 3 (la cosiddetta Infinity Saga), ma aprirà le porte al multiverso forse facendo meglio chiarezza su ciò che i viaggi nel tempo avvenuti in Avengers Endgame hanno scatenato nell’universo cinematografico Marvel. L’attesa cresce sopratutto per scoprire chi saranno i nuovi membri degli Avengers fra superstiti e nuovi ingressi. Perché tutto il mondo ha bisogno di Supereroi!


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