Il navigator ideale

Di Erica Barra – Insieme al reddito di cittadinanza il Ministero dello sviluppo economico ha finanziato un piano di assunzioni volto ad assumere 10.000 navigator, il cui ruolo è assistere i destinatari del sussidio nel loro percorso di ricollocazione lavorativa.
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Le unità previste saranno reclutate dall’Agenzia nazionale per le politiche attive del lavoro (ANPAL) e dalle Regioni. Ognuna secondo criteri che possono variare. Al momento l’ANPAL ha dichiarato che pubblicherà l’avviso di selezione dei navigator non appena avrà adeguato i propri regolamenti alla nuova figura professionale.

Quali saranno le mansioni del navigator? Il navigator selezionerà possibili offerte di lavoro per i beneficiari del reddito di cittadinanza che gli verranno assegnati e dovrà monitorare il comportamento e il reale impegno dei percettori del reddito, stilando dei report grazie ai quali sarà possibile per il Ministero del Lavoro intercettare eventuali abusi.

Le prime assunzioni dovrebbero avvenire in estate e l’avviso sarà pubblicato sul sito dell’ANPAL nella sezione “Lavora con noi”. L’ANPAL assumerà i navigator con una procedura che prevede una preselezione basata sul possesso di determinati titoli ed una selezione basata su una prova a test psicoattitudinali e sulle materie del mercato del lavoro. Potranno accedere alla selezioni coloro che posseggono una laurea magistrale in Economia; Giurisprudenza; Sociologia; Scienze politiche; Psicologia; Scienze della formazione.

L’ANPAL procederà alla selezione tramite un’apposita Commissione composta da esperti di selezione del personale e delle materie oggetto. Le candidature saranno valutate sulla base di diversi criteri: curriculum e titoli dichiarati/posseduti; formazione specialistica relativa alle attività di interesse, incluso il grado di conoscenza delle normative del settore; specifiche esperienze maturate nell’ambito del settore di attività e/o nel ruolo richiesto. Viene attribuito un un punteggio massimo di 30 punti.

Per i candidati che accederanno alla selezione, il punteggio attribuito al curriculum si somma al punteggio complessivo ottenuto nelle prove selettive, che consistono in un test a risposta multipla composto da massimo 100 quesiti su 10 materie, tra cui: cultura generale; logica e Informatica; Modelli e strumenti di intervento di politica del lavoro; Reddito di cittadinanza; Disciplina dei contratti di lavoro; Sistema di istruzione e formazione; Regolamentazione del mercato del lavoro; Economia aziendale.

I candidati risultanti vincitori saranno invitati a stipulare il contratto individuale di lavoro nei termini ed alle condizioni previste dall’avviso e fino a copertura del fabbisogno professionale dichiarato nel medesimo. Dopo l’assunzione è previsto un periodo di formazione sul ruolo che ricoprirà il navigator.

Infine verrà inserito nei centri per l’impiego, la cui attività, per legge, è di esclusiva competenza regionale. Difatti senza il permesso delle Regioni i navigator non potranno entrare nei centri per l’impiego. A quanto pare molte regioni hanno gia fatto sapere che non hanno uffici a disposizione per ospitare i navigator selezionati da ANPAL . Per quanto riguarda la retribuzione mensile dei navigator, per i due anni di collaborazione avranno tra i 1600 e 1700 euro netti al mese.

Il ruolo del navigator sarà dunque quello di trovare impieghi che siano in linea con le competenze dei beneficiari; anche e soprattutto per chi ha già una formazione alle spalle ed esperienza in determinati settori, che in questo modo non correrà il rischio di dovere accettare un lavoro che non è in linea con le sue competenze pur di avere un salario minimo.


Palazzo_d_Orleans_elezioni_SiciliaLa Regione Sicilia ha già proposto percorsi lavorativi simili a quello del navigator, all’interno di proposte di formazione, con risultati però piuttosto confusionari. In questo caso i consulenti hanno avuto il compito di somministrare test psicologici per accertare quali fossero le competenze già acquisite dai candidati nel corso degli anni, capirne le predisposizioni in modo da aiutarli a ricercare un lavoro che fosse adatto alle loro competenze, compilando curricula e lettere di presentazione.

Insomma un lavoro tutto di matrice psicologica. In questo caso la Regione Sicilia ha proposto il lavoro senza fornire informazioni riguardo a che tipo di professionisti dovessero tenere i corsi. Il bando infatti era aperto a tutti ed è stato un caso “fortunato” e ben guidato se il team di lavoro è stato formato da psicologi competenti in materia di orientamento. Altri enti che si sono affidati alle figure di avvocati o architetti per creare corsi di orientamento hanno riscontrato forte insuccesso nel loro intento, con la conseguente rinuncia al corso di orientamento da parte dei destinatari beneficiari.