Tre anni con “Eco Internazionale”

Di Francesco PolizzottoChe cos’è “Eco Internazionale”? Un’idea, un progetto, un sogno, una sfida? Direi una miscela esplosiva di tutte queste cose! Abbiamo scelto Eco perché vogliamo che la nostra informazione si propaghi come un suono, e Internazionale per il taglio prevalente (ma non esclusivo) delle tematiche da affrontare.

Abbiamo assemblato una squadra di gente seria, preparata e motivata, con passione e voglia di mettersi in gioco, imparando e crescendo tutti quanti assieme. Ci muoveremo su un orizzonte essenzialmente giornalistico e la nostra linea editoriale accoglierà i differenti punti di vista sui fatti, puntando sul carattere scientifico e mai politicizzato dei nostri articoli.

La nostra comunità, composta prevalentemente da studenti laureati e laureandi in Relazioni Internazionali, aspira a diventare un punto di riferimento per quanti nutrono il desiderio di approfondire quei saperi caratterizzati dal respiro internazionale. Luogo di dibattito e di confronto, “Eco Internazionale” ha l’ambizione di fare informazione circa le complesse dinamiche dell’odierno global disorder.

0302Queste erano le parti salienti del manifesto col quale il 16 marzo 2016 inauguravamo il nostro progetto editoriale. L’ambizione era quella di fare un giornalismo libero e indipendente da logiche partitiche, che sapesse gettare uno sguardo sul mondo. La mission di “Eco Internazionale” non a caso era scandita dagli hastag #informazionesuscalaglobale #persaperedovevailmondo.

Oggi festeggiamo il nostro terzo Eco-compleanno nella piena consapevolezza di aver vissuto una cavalcata entusiasmante, sempre alla costante ricerca di migliorare il nostro progetto sotto qualsiasi profilo. Eppure tutto era partito con un semplice obiettivo: creare un blog di politica internazionale sul quale scrivere qualche articolo di analisi. In verità già dai primi mesi di attività si capì benissimo che avevamo dato vita a un vero e proprio “mostro”. Animati da passione ed entusiasmo, siamo andati ben oltre la piattaforma web originaria per passare al sito ufficiale.

La crescita numerica del nostro gruppo ha reso necessaria la formalizzazione giuridica della nostra realtà ed ecco quindi la registrazione presso l’Agenzia delle entrate come associazione culturale. Questo passaggio ha di fatto sancito la politica del doppio binario, in base alla quale “Eco Internazionale” condensava in sé sia le caratteristiche di una redazione giornalistica che quelle di un gruppo associativo culturale.

Fedeli alla nostra mission, abbiamo indirizzato comunque le attività culturali promosse e organizzate verso un target decisamente giornalistico. Muovendoci su questi due binari siamo riusciti ad allargare gli orizzonti di “Eco Internazionale” sia in termini di visibilità progettuale che dal punto di vista della pianta organica. Articolo dopo articolo, assemblea dopo assemblea, attività dopo attività, abbiamo rafforzato il nostro gruppo, inserendo elementi sempre più validi e penne sempre più brillanti, dando così al progetto nuova linfa vitale e nuovi stimoli.

«Il lavoro di squadra è la capacità di lavorare insieme verso una visione comune. La capacità di dirigere la realizzazione individuale verso degli obiettivi organizzati. E’ il carburante che permette a persone comuni di raggiungere risultati non comuni» (Andrew Carnegie)

L’idea di coniugare giornalismo e politica internazionale, autentico marchio di fabbrica di “Eco Internazionale”, è stata apprezzata da un pubblico sempre più vasto, attento ed esigente. È proprio grazie ai nostri lettori e ai nostri sostenitori che siamo riusciti a perfezionare, mese dopo mese, la nostra offerta redazionale, arricchendola con rubriche specifiche e dossier tematici.

L’attualità internazionale rappresenta la base fondante del nostro sito, ma essa viene affiancata da quella varietà di argomenti trattati scrupolosamente grazie alle rubriche: dall’economia alla cultura, dagli studi strategici alla politica al femminile, passando per i diritti umani. Un contenitore ricco e multiforme, all’interno del quale si possono leggere le maggiori vicende degli scenari globali, declinate attraverso differenti punti di osservazione.

In questi tre anni non sono mancate di certo le difficoltà, le criticità, le incomprensioni. La crescita di un progetto associativo comporta inevitabilmente dei rischi, dovuti se non altro alla formazione stessa del nostro organico, composto da tante teste pensanti.

Ci siamo spesso confrontati (in alcuni casi scontrati) su come far evolvere quell’idea contagiosa dalla quale eravamo partiti. Personalmente ho avuto l’onore e onere di fare la sintesi tra le diverse istanze e posso essere orgoglioso di aver trovato quasi sempre, grazie al sostegno di tutti, la soluzione migliore per “Eco Internazionale”.

L’idea, il progetto, il sogno, la sfida, insomma quella miscela esplosiva di cui parlavo il 16 marzo 2016, continua inesorabilmente il suo percorso. La prossima tappa evolutiva ci porterà a raggiungere quello che è da sempre il nostro obiettivo principale: la registrazione della testata giornalistica.


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