Addio Sebastiano Tusa, difensore della cultura e della storia

Di Virginia Monteleone – Partito da Addis Abeba, domenica 10 marzo Sebastiano Tusa era diretto in Kenya, per partecipare a una conferenza internazionale promossa a Malindi dall’Unesco, per un progetto di ritrovamenti archeologici sottomarini nell’oceano indiano. Ma l’assessore di beni culturali della regione Sicilia, non è mai arrivato a destinazione. Il Boeing 737 precipita dopo soli sei minuti dal decollo. Le vittime sono 175 di 35 nazionalità diverse, di cui 8 italiani, tra cui Sebastiano Tusa.

Sebastiano Tusa era un brillante archeologo e professore universitario mosso da una forte passione per l’arte. Per lui l’archeologia era un  «messaggio di pace, cemento fra i popoli e le loro storie», ricorda la moglie Patrizia Li Vigni direttrice del Palazzo Riso di Palermo. Prima di ricoprire la carica di assessore, Tusa è stato a capo della Soprintendenza del Mare della Regione siciliana, ente da lui istituito nel 2004.

Figlio di archeologo, partecipò a importanti scavi come quelli del 2003 a Pantelleria dove vennero rinvenuti tre ritratti imperiali romani. Organizzò missioni archeologiche oltre che in Italia in Iran, Pakistan e Iraq. Particolare attenzione per la provincia di Trapani, dove guidò gli scavi nel 2005 a Mozia, isolotto di fronte lo Stagnone di Marsala, dove rinvenne una strada sommersa che conduce all’isola.

Insieme a Fabrizio Nicoletti e Maurizio Cattani, hanno anche confermato il ruolo di Pantelleria come «crocevia per i mercanti» in epoca antichissima. Nel 2008 girò insieme a Falco Quilici uno stupendo documentario sulla preistoria mediterranea proprio a Pantelleria.

Il Mediterraneo era sempre uno dei suoi maggiori interessi, ricco di tesori e di tradizioni. «Aveva un amore infinito per quello che faceva e per la sua terra» dice il figlio AndreaTra le sue ultime scoperte un teatro romano a Tusa ( Messina ) nel sito di Alesa. Un evento che avrebbe valorizzato la zona ed incrementato il turismo.

«La nostra regione perde un vero luminare che ha dedicato al sua vita alla tutela e alla valorizzazione del patrimonio archeologico» dice il Sindaco di Palermo Leoluca Orlando.

Il comune di Patti nella persona del Sindaco Giuseppe Mauro Aquino  insieme al Direttore artistico del Tindari Festival, Anna Ricciardi,  dedicheranno la prossima edizione di Tyndaris Augustea, l’evento culturale all’interno degli scavi dell’antica Tyndaris, al professore Sebastiano Tusa.

«Credo che la memoria del Professore Tusa – afferma il sindaco Aquino – eccellenza dell’archeologia internazionale, che, con dedizione e amore assoluti, ha dedicato tutta la sua vita alla ricerca e all’archeologia, a cui dobbiamo le più importanti scoperte subacquee riguardanti la storia della  Sicilia, a cui va il merito di avere gestito prima la Sovrintendenza del mare e poi l’Assessorato, con straordinaria competenza e grande capacità amministrativa e politica, un binomio  che in lui coesisteva in modo  strepitosamente perfetto e raro, non deve essere dimenticata  ma deve essere per tutti  esempio  incrollabile affinché il suo lavoro prosegua e dia quei frutti che restituiscano in futuro il senso profondo della sua vita, spezzata certamente troppo presto».

Tra i suoi imminenti progetti vi era proprio la costituzione del Parco Archeologico di Tindari che avrebbe dato un nuovo avvio alla valorizzazione di uno dei siti più affascinanti della Sicilia Antica. Dichiarato il lutto cittadino a Palermo il giorno dei funerali. Al momento bandiere a mezz’asta in tutti gli uffici regionali.


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